Topolino e il segreto da vinci (bosco/ferraris): clap clap clap.
Questo è il genere di storie che mi piace leggere sul Topo. Topolino e amici invischiati in misteri piú grandi di loro, e che per loro possono anche rimanere tali, come accade in questo caso, salvo strizzata d'occhio al lettore per fargli comprendere tutto. Senza per forza rinunciare a gag, che però non inficiano la serietà della storia. Ottimi i ruoli di Zapotec e Marlin, per una volta senza la macchina del tempo e che precisano ulteriormente le loro specializzazioni. L'idea dell'influenza aliena sulla civiltà terrestre non è certo una novità, ma Bosco riesce a renderla interessante (e soprattutto
lunga!) quanto basta per incitare alla lettura e a voler vedere come finirà. Conclusione logica e molto nel personaggio di Topolino, che certo non va a formulare l'ipotesi piú improbabile... Grandiose le caratterizzazioni dei personaggî secondarî, quali il tassista maniaco degli inseguimenti (
) e la bibliotecaria stizzita, come noto esser tipico di Bosco. Giusto una nota per il colorista: ma la Gioconda come mai era bionda la prima volta? Vabbè, si può supporre una parrucca, dettagli da rompiballe...
Lord Paperon e il giro del mondo in 5 ricette (3° puntata) (salati/milano): è il secondo numero che vediamo citazioni da Asterix, e per di piú dallo stesso albo (
Asterix e Cleopatra), anche se non so quanto sia voluta; nella fattispecie la scena in cui Ciccio sfonda la porta in pietra della piramide, che mi rammenta Obelix fare la stessa cosa sebbene la giustificazione della superforza sia differente (a tal proposito, i superpoteri indotti a Ciccio dalla fame non sono male come trovata
). Assai in personaggio Brigitta e i Bassotti, ma a parte questo la storia non mi ha detto gran che; in ogni caso mi ha divertito a sufficienza.
Paperino al giro d'Italia (3° puntata) (badino/limido): ormai s'è capito che in ogni puntata i gregarî serviranno a qualcosa, e stavolta s'è (giustamente) messo in evidenza Gastone, seppure aiutato dalla strategia dello zione. La sfilza di gag in cui uno dopo l'altro i paperi arrivano nella campana di vetro ha un ottimo ritmo, e mi ha fatto veramente ghignare: non male.
Pippo poeta a domicilio (gagnor/amendola): solita storia sul filone del "m'invento qualcosa che per moda poi fanno tutti finché non si arriva alla saturazione". Passabile.
Paperoga asso dello scatto (panaro/marini): Paperino e Paperoga e s'è già detto tutto. Il genere m'è venuto a noia, ma a qualcuno piacerà.
Paperino paperotto e il progetto per il futuro (gianatti/tosolini): un Paperino sempre piú Calvin cita ripetutamente piú o meno
tutto quel che farà realmente in futuro. Veramente carina, anche se ogni volta che leggo queste storie mi sorge inevitabilmente la domanda: e i compagni di Paperino, da grandi, dove son finiti? :
Dimenticavo: per ora questa storia di Bosco è per me la storia dell'anno. Mi sarebbe forse piaciuta di piú con altri disegni, senza nulla togliere a Ferraris, ma può darsi ch'io sia viziato dall'associazione Zapotec-De Vita...