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Bè, non mi dire che tu, alla nona pagina, pensavi che...... S- P- O- I- L- E- R ...... tenere a mente in che stanza fosse avvenuto il furto (in una delle 3 abitazioni), era fondamentale per lo svolgimento della vicenda...  :  

Ma certo! C'ho i poteri anch'io, chetticredi?
Seriamente: certo che no! Il fatto è che la cosa rivela un problema dell'"innalzamento di status" dei comprimarî. Mi spiego: Topolino non è certo nuovo a queste deduzioni in stile Holmes, con tanto di memoria sovrumana a volte. Il problema è che, se non si vuole far fare agli altri personaggî la figura dei dementi (come finora spesso Basettoni e Manetta han fatto), si crea necessariamente quell'attimo in cui si mostrano le loro capacità e in cui, per cosí dire, rubano la scena a Topolino. Il quale viene di conseguenza ad avere meno spazio per farsi notare; e quando ce l'ha, dovendo essere superiore alle capacità già mostrate dai compagni, finisce per "esagerare" come in questo caso. Del resto però hai due scelte per quanto riguarda le "spalle", se vuoi esaltare il protagonista: o fai sembrare i comprimarî degli imbecilli (stile Watson con Holmes, e anche Pippo rientra spesso nella categoria) o, se sono quantomeno umane, il protagonista per forza di cose ha qualcosa di superumano - in questo caso la memoria. Non si scappa. Devo però confermare che preferisco di gran lunga un Basettoni e un Manetta che dimostrino d'esser degni del loro posto, che non i due pulotti cerebrolesi cui decenni di storie ci hanno abituato.

Bè, non mi dire che tu, alla nona pagina, pensavi che...... S- P- O- I- L- E- R ...... tenere a mente in che stanza fosse avvenuto il furto (in una delle 3 abitazioni), era fondamentale per lo svolgimento della vicenda...  :  

Ma è così che funziona il giallo! Tutti i lettori di gialli sanno che qualsiasi particolare può essere utile alla soluzione del caso, idem lo sa l'investigatore (pur non professionista come in questo caso), ricordare una frase detta di sfuggita che contrasta con la versione dei fatti rientra nello schema tipico del giallo, non ci trovo nulla di strano!
E il fatto che tu (come io) non ci sia arrivato mentre Topolino ci è arrivato è un po' la dimostrazione della "superiorità" del protagonista rispetto agli altri personaggi e ai lettori stessi: serve a fati dire "potevo arrivarci anch'io ma non ci sono arrivato"...

Topolino e il malloppo di troppo  (Bosco/M. De Vita)

Storia carina, giallo ben orchestrato. Bosco spesso non ha la freschezza e il dinamismo divertente di Casty, Faraci, Scarpa, Gottfredson, però ugualmente non male. Lo strano è che nelle storie brevi di Bosco tipo quella del commissariato alle 10 del mattino c'erano un sacco di battute e gag che però mancano nelle sue storie lunghe...

Lord Paperon e il giro del mondo in 5 ricette (Salati/Gatto)

Questa saga l'ho trovata carina e con degli spunti divertenti. Senza troppe pretese però qua e là ho scoperto vari accenni a realtà storiche o geografiche che impreziosiscono rispetto alla media del profilo culturale basso che hanno la maggioranza delle storie. E' iniziata un po' in sordina ma andando avanti l'ho apprezzata.

La Banda Bassotti, Rockerduck e l'indice di gradimento (Gaya Perini/Dalena)

Storia divertente e a tratti demenziale! L'ho apprezzata molto. I disegni di Dalena sono molto strani rispetto allo standard disney, ma non male.

Pippo e la millebiglia (Gagnor/Panaro)

Carina ma giusto un riempitivo.

Paperino e il traffico di idee (Salvagnini/Palazzi)

Molto bella l'idea della simulazione al computer, un'idea classica (Paperino che ha un'idea balzana che viene poi trasformata in invenzione da Archimede e commercializzata da Paperone) ma svolta in maniera originale.

Paperinik e il tesoro di Cornelius Coot (Sarda/A. Pastrovicchio)

Molto carina, speravo fosse un po' più lunga, secondo me meritava lo spazio di una storia di quelle ad ampio respiro!

Ma è così che funziona il giallo! Tutti i lettori di gialli sanno che qualsiasi particolare può essere utile alla soluzione del caso, idem lo sa l'investigatore (pur non professionista come in questo caso), ricordare una frase detta di sfuggita che contrasta con la versione dei fatti rientra nello schema tipico del giallo, non ci trovo nulla di strano!
E il fatto che tu (come io) non ci sia arrivato mentre Topolino ci è arrivato è un po' la dimostrazione della "superiorità" del protagonista rispetto agli altri personaggi e ai lettori stessi: serve a fati dire "potevo arrivarci anch'io ma non ci sono arrivato"...

Ma io stavo solo rispondendo a Zangief... Dicevo che, a differenza di altre volte, l'intuizione topoliniana era del tipo "memoria di elefante", ecco tutto. E' chiaro che un giallo che si rispetti deve avere queste caratteristiche per poter spiazzare il lettore, non sono mica delle "storie gioco" del tipo: "scopri il colpevole" o roba simile...
Se pensiamo che la soluzione all'enigma debba sempre essere realistica e plausibile, non dovremmo piu' leggere fumetti allora...

Per ora ho letto solo la storia di Bosco, "Topolino e il malloppo di troppo", e mi è piaciuta: davvero ben costruita e gradevole!  

#2636

Oh che bella cosa. Andare in edicola a comprare Topolino. Un Topolino che ha all'inizio e alla fine due belle storie, una di Topi e una di Paperi. Anche questo numero quindi si rivela bello. E ovviamente lo consiglio.

Topolino e il Malloppo di Troppo (Bosco/De Vita): Oh una storia gialla. Una bella storia gialla. Interessante il cammino di crescita di Bosco che dalla storia del segreto Da Vinci sembra star migliorando sempre più. Interessante la sua attenzione per i comprimari, il suo uso positivo di Manetta, Basettoni e Zapotec. E la trama è pure non poco complessa. Bene bene bene, ne voglio ancora.

Lord Paperon e il Giro del Mondo in 5 Ricette - Quinto Episodio: Oceania e America (Salati/Gatto): Finalmente tocca a Gatto per un episodio doppio che tradisce la voglia di chiudere in fretta. Uno sbilanciamento non da poco se si considera la puntatina asiatica con Pico, assai striminzita, e questa. Oltretutto la ricetta Australiana non è neanche una vera ricetta, ma frutta pura e semplice. Ma si riconferma la  voglia di Salati di usare i nomi originali dei persoanggi. Dopo John Rockerduck, Brigitta McBridge, ecco dunque Elvira McCoot, con quel Mc che la rende cugina al grado di parentela con Paperone. Forse un compromesso tra tradizione americana e italiana? Vabbè cmq da segnalare la presenza di Paperino in Messico (anche se io avrei messo anche Panchito). La settimana prossima la conclusione.

Paperinik e il tesoro di Cornelius Coot (Sarda/Pastrovicchio): E il Pastrovicchio del titolo è Alessandro, non Lorenzo, che sembra star trovando una strada differente dal fratello rendendolo un po' l'erede di Fabio Celoni. Bella storia questa, che non entra neanche necessariamente in contraddizione coi fatti raccontati da DonRosa e da Macchetto in Quel tesoro di Cornelius. E la cosa migliore è la coralità della storia. E' infatti sia una storia "filologica", che una storia di Paperone e Rockerduck. E' una storia delle Giovani marmotte (c'è anche Lardello) e soprattutto una storia di Paperinik. Una girandola di personaggi utilizzati tutti a meraviglia, al servizio di una storia gradevole e simpatica. Insomma avercene.

Bene bene, anche questo numero quindi nel suo complesso si candida al titolo di numero migliore (e più equilibrato nell'insieme) dell'anno. La settimana prossima invece a quanto pare avremo una storia in costume. Speriamo bene.

A me sono piaciute le storie che tu hai scritto, le altre invece, non mi sono piaciute.

Comunque anche l'ultima puntata non è disegnata al meglio non trovate?Certo non come la 2° ma siamo lì!

Ops!Mi correggo!La 3° puntata!Quella di Lord Paperon non è niente male!

Paperinik e il tesoro di Cornelius Coot (Sarda/Pastrovicchio): E il Pastrovicchio del titolo è Alessandro, non Lorenzo, che sembra star trovando una strada differente dal fratello rendendolo un po' l'erede di Fabio Celoni. Bella storia questa, che non entra neanche necessariamente in contraddizione coi fatti raccontati da DonRosa e da Macchetto in Quel tesoro di Cornelius. E la cosa migliore è la coralità della storia. E' infatti sia una storia "filologica", che una storia di Paperone e Rockerduck. E' una storia delle Giovani marmotte (c'è anche Lardello) e soprattutto una storia di Paperinik. Una girandola di personaggi utilizzati tutti a meraviglia, al servizio di una storia gradevole e simpatica. Insomma avercene.
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Mi è piaciuta un sacco.
Ecco alcune "citazioni" che mi son divertito ad immaginare (non so quanto siano volute).
Io scrivo gli oggetti... qualcun'altro scriverà a quali storie si riferiscono...  

Il Calumet (della Pace)
Una statua (o statuetta?) con doppiofondo
La rotta di Colombo (e un tesoro nascosto...)