Come ormai i "vecchi" frequentatori di questo forum già sanno, e come quindi i "nuovi" stanno per venire a sapere, compro il Topo solo in occasione di gadgets; o almeno così era fino a questa estate. Infatti, dopo la barca di PP8 ed il windsurf di Pippo, sono stato "costretto" ad acquistare i due numeri successivi per leggere la storia Casty/Cavazzano e la saga dei Pippidi, e sarò "costretto" ad acquistare almeno anche il prossimo numero a causa di Cars. E devo essere sincero: se la strada intrapresa dalla rivista è questa, potrei (attenzione: potrei) anche pensare di ricominciare ad acquistarla regolarmente. Non c'è stato un numero che mi abbia deluso in pieno; in ognuno c'è stata almeno una storia per la quale è valsa la pena spendere € 2,10. Certo, ci sono state sia storie "deboli" che gli errori che mi piace tanto trovare e sottolineare (uno in particolare nella storia del n.2641 Paperino & Paperoga e lo scoop sportivo: dopo la pallonata presa, è Paperino eventualmente a non poter sentire più nulla, non Pico de Paperis; ed infatti nella 4^ vignetta di pag.165, nonostante Pico dica di non sentire più nulla, dalla radio esce una vignetta chiarissima; dunque gli errori sono almeno due...), ma sia le une che gli altri c'erano anche durante i tempi d'oro della rivista. Tornando dunque IT, la seconda parte di TL e il dominatore delle nuvole conferma Casty come ottimo sceneggiatore e Cavazzano come grandissimo disegnatore, anche se, ad essere sincero, in alcune inquadrature mi è sembrato di vedere molto di Massimo De Vita (forse anche perchè fuorviato dal mio ricordo di Cavazzano, ricordo riproposto in maniera clamorosa dalla storia del Paperzucum riletta in Io Paperino uscito questa estate, e da me comprato proprio per questa storia); la storia degli agenti della PIA, sebbene "debole", non è per niente brutta; ZP e l'alleanza con Gastone ha l'originalità di iniziare dove di solito le storie di Cimino finiscono, facendo vedere forse per la prima volta cosa accade dopo ogni finale di ogni ricerca di un tesoro da parte dei paperi (e la battuta sulla lettera di raccomandazione agli orsi, visto che funziona a detta di tutti, non è affatto "sprecata"); la storia di Archimede è una parodia di quanto accade in altri ambiti lavorativi, con gente che lavora solo se ha disposizioni altrui e che le segue pedissequamente, e che mi ha ricordato una storiella giuntami qualche tempo fa via e-mail e che è possibile leggere
qui (non dico che siano la stessa cosa, ma le similitudini sono molte, a mio avviso); P miliardario straordinario è, in fin dei conti, il racconto di una giornata di vita vissuta di Paperino (che forse deve qualcosa anche a Fiorello ed al suo personaggio dello smemorato di Cologno...); infine la terza puntata della saga dei Pippidi (è possibile sapere in qualche maniera quanto durerà, o dovrò fermarmi ad un certo punto per poi attenderne la pubblicazione in volume unico per sapere come si svilupperà?), al di là della coraggiosa idea di dare vita alla storia dei bis-bis di Pippo, è molto simpatica, ironica e divertente anche nei disegni di Ferraris.
Insomma, questo andazzo del Topo mi piace molto, e questo numero in particolare è stato veramente un ottimo numero; continuare così non potrà fare altro che fare del bene alla rivista più amata da tutti noi, e non solo.