#2647
Una bella copertina di Cavazzano con Topolino che prende il sole in braghette corte (sembra che la storia di Casty con Estrella marina di un po' di tempo fa abbia ridefinito le modalità di utilizzo dei celebri calzoncini) fa da apripista a un altro ottimo numero, contenente il proseguio delle due saghe di Sisti e Casty. E mentre quella di Casty si ferma qui, quella di Sisti va avanti dimostrando (anche grazie al cambio di disegnatore) di voler andare avanti per molto molto tempo.
Topolino e il Dominatore delle Nuvole - Seconda parte (Casty/Cavazzano): Veramente complimenti. E pare che anche Cavazzano in occasione di questa storia di sia impegnato anche più del solito occupandosi in maniera più che egregia dei disegni. Disegni che questa volta ritraggono un Macchia Nera sempre più dandy, pur nella versione invecchiata ("Ulp! Orrore Estetico!"), e allo stesso tempo massiccio nella sua personificazione nuvolare. Disegni che in un caso ritraggono pure un Topolino in versione Scarpicastiana. E poi c'è il fatto che Casty ha fantasia, una fantasia che debanalizza alcune idee ormai pluriabusate. La scontata danza della pioggia diventa nelle sue mani "metereopatia inversa", il vecchio sciamano del deserto viene reso "particolare" dal nome e dal fatto di essere apparso nel prologo, cosa rara nel fumetto Disney odierno, dove le comparse one shot sono poco più che riempitivi necessari a far funzionare la storia. E' un trucchetto che già aveva messo in atto Scarpa nel lungo flashback introduttivo dell'Imperatore della Calidornia, in cui si portava il lettore a familirizzare con personaggi che sarebbero saltati fuori solo dopo nella narrazione. Se il primo tempo era un poliziesco urbano in tutto e per tutto, questa seconda parte punta tutto sull'avventura e ci riesce bene pur non rinunciando alla componente tenera (la nuvolina umanizzata e l'incantesimo per far svanire le nubi sono castyanissime) e arrivando a citare - non si sa quanto volontariamente - addirittura Spirited Away di Miyazaki nella scena in cui Topolino arriva alla città abbandonata e si ritrova davanti agli spettri di Macchia. Ottima infine la partenza di Macchia e il colpo di scena finale, che dimostra che Casty ci aveva ingannati sin dall'inizio. Insomma, cavolo, e pensare che c'è pure qualcuno che ha da ridire su quest'autore, che si sta facendo un mazzo grande come una casa per nobilitare il Topo. Complimenti Casty.
I Bis-Bis di Pippo - 3° Episodio: Pipsettete e la Piena del Nilo (Sisti/Ferraris): Questa invece mi ha un po' deluso. Complice il cambio di disegnatore, che sebbene non abbia mai fatto pazzie per Piras me l'ha fatto rimpiangere non poco, e una storia abbastanza anonima per quanto gradevole. Il fatto è che pare che questa saga si protrarrà per parecchio se nel terzo episodio siamo ancora agli egiziani e quindi un cambio di disegnatore è necessario. E proprio per questa sua lunghezza (e mi auguro che si arrivi ai giorni nostri saltando meno epoche possibili) non tutti gli episodi possono contenere filologia delirante o comunque elementi costitutivi della gens pippa (molecole pippidiche, nascita delle soffitte). Spero che però ci siano episodi più importanti di altri e che quello di questa settimana sia uno dei minori. Sisti, non ci deludere.
Credo sia il caso di spendere due parole anche sulle altre quattro storie contenute. Mentre la storia di Ambrosio con Archimede e quella Panaro/Pastrovicchio con Paperino si fanno leggere, le altre due presentano non pochi problemi. Pessima quella della PIA, ambientata...a Monkey Island O_O, mentre quella di Cimino soffre del solito problema: stanno bistrattando uno dei migliori autori che hanno. Veder relegate idee e battute grandiose come quella del "Legame Mentale Trasmigrante", "la lettera di raccomandazione per gli orsi delle montagne rocciose" in storielle di poco conto fa solo male. Vabbè speriamo nel prossimo numero, dedicato a Cars, che dovrebbe proseguire la saga pippesca con le matite di Perina.