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Lol, e il tipo alla fine è Ambrosio!

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Lol, e il tipo alla fine è Ambrosio!

Ditemi che Casanova lo fa scomparire!  

#2653

Sei storie alcune delle quali degne di nota, come ad esempio la love story tra Miss Paperett e 176-176, di Perini/Ziche e l'ingegnosa, ma dal finale deludente, storia paperinesca di Gentina. C'è un Gervasio autore completo da non sputarci sopra. E poi qualcos'altro su cui scaracchiare. Stiamo parlando ovviamente del caro vecchio Ambrosio.

Paperinik e il Magico Eroe (Ambrosio/Cavazzano): Ok, in sé non sarebbe stata poi una storia così pessima se non fosse per alcuni "punti notevoli" che la elevano al rango di storia di cui discutere. Stiamo parlando di Ambrosio che con la sua solitissima fuffa fantascientifica a base di robottoni insulsi, e storpiature di nomi che più artificiose non si può ha veramente scassato. Non è certo la prima volta che ci ritroviamo davanti a questi "omaggi", ma sentire cose come il mago Papernova è tuttora sgradevole. Quando poi viene data a questo personaggio l'identità segreta di Papermagic il disgusto raggiunge vette inimmaginate. Ma non l'apice. Che viene invece raggiunto quando Paperinik si ritrova faccia a faccia con la sua antica nemesi Spectrus e non dà il minimo segno di conoscerlo. E così ci risiamo, l'ha rifatto ancora. Dopo Pk-frittole, pp8-frittole, Ki-kongi-frittole e Paperoidi-frittole anche Spectrus raggiunge questo pantheon disgraziato. La perversione ambrosiana verso gli universi Ultimate, rivisitati all'acqua di rose,  è qualcosa che nel mondo Disney già di per sé privo di continuity non dovrebbe starci. Se volessimo spezzare una lancia a favore si potrebbe però dire che nella storia Paperinik non dà neanche segno di stupirsi troppo di fronte a Spectrus lasciando quindi il lettore nel dubbio, ma visti e considerati i precedenti Ambrosiani, questo dubbio ci appare sotto una luce tutta particolare. E fa nervoso pensare che Ambrosio con queste discutibili operazioni commerciali sia giunto a farsi affidare l'imponente saga di Wizard of Mickey. Ma questa volta il mondo ti guarda, Ambrosio, vedi di non fare altri scivoloni.

I Bis-Bis di Pippo - 7° Episodio: Il Codice De Pippis (Sisti/Piras) E ritorna Piras, dopo i primi due episodi in un episodio alquanto particolare che differentemente dal solito si basa più sulle gag che sull'avventure del Pippo di turno. Il medioevo è descritto questa volta nelle forme più disparate e pur focalizzando su Pippert De Pippis, molti altri Pippi compaiono qua e là. E viene finalmente alla luce il cognome che. filologicamente parlando, viene dato in Italia a Pippo, e Sisti si dimostra una volta ancora un esperto coi controfiocchi. Ovviamente assai valide anche le gag.

Un numero particolare dunque, che è stato persino pubblicizzato su Striscia la Notizia, in questo servizio, peraltro abbastanza triste, che nel finale vede apparire il famigerato Ambrosio. E nel prossimo numero inizia Wizard of Mickey, di cui già circolano delle immagini. E, Ambrosio permettendo, permettetemi di sbavare.

E c'è chi non vede l'ora che la saga inizi...
Preparate gli ombrelli, che secondo me pioverà parecchio  .

Non è che ti sia perso granchè, diciamolo... Casanova entra nelle rotative, diventa un fumetto e cita le storpiature dei vari nomi fittizzi presenti nella storia. In fondo un po di pubblicità gratuita non fa mai male, anche se avrebbero potuto specificare il numero in questione...

Siamo sicuri che fosse gratuita? Guarda un po' alla vigilia dell'uscita di Wizards of Mickey, e con presente il suo autore...

(P.S.: "fittizzi"??)

Ma questa volta il mondo ti guarda, Ambrosio, vedi di non fare altri scivoloni.

Scivoloni? Se è una sua costante sembra che siano cose volute più che errori. E in questo caso dovrebbe essere la redazione a bloccare l'ondata revisionistica.

(P.S.: "fittizzi"??)

Ignorante, di zeta ce ne vogliono QUATTRO. (Sisti docet)

Anche stavolta, mi trovo a commentare la sorprendente prova, in negativo, di un autore noto: Gervasio. Il suo tratto mostra evidenti segni di ispirazione intiniana, e si fatica a riconoscere quello che è (era?) considerato dai più un semi-clone di Cavazzano... evoluzione di stile o semplice caso di affaticamento da "sindrome da autore completo"?    

Anche stavolta, mi trovo a commentare la sorprendente prova, in negativo, di un autore noto: Gervasio. Il suo tratto mostra evidenti segni di ispirazione intiniana, e si fatica a riconoscere quello che è (era?) considerato dai più un semi-clone di Cavazzano... evoluzione di stile o semplice caso di affaticamento da "sindrome da autore completo"?    

Fammi capire: clone di Cavazzano = positivo, clone di Intini = negativo?

Paperinik e il magico eroe   -   Ambrosio /Cavazzano
  
A parte le incongruenze che già avete rilevato (inammissibile quella di Spectrus, incongruente quella del fiammifero estintore che avrebbe dovuto smascherare immediatamente Papermagic-Papernova, ecc...) trovo che una cosa sia inserire elementi di attualità nelle storie, tutta un'altra sia invece realizzare storie così biecamente asservite a trasmissioni e personaggi "famosi"(e che personaggi, poi...). Mi sembra che il prezzo da pagare per ottenere un po' di pubblicità sia troppo alto e sicuramente sbilanciato...

Miss Paperett e il malaugurato batticuore  -   Perini / Ziche

Molto delicata, nuova, originale. Sono d'accordo che poteva essere sviluppata di più, ma sembra lasciare aperta la possibilità ad un sequel (non so quanto però questo potrebbe risultare altrettanto piacevole..)

Tip e Tap e il concerto faticoso   C. Panaro/O. Panaro

Gradito il ritorno di Tip e Tap, ma la storia è piuttosto infantile. I nipotini di Topolino forse potrebbero essere usati meglio...

Zio Paperone e la gara del multisala   -  Gervasio

Tema nuovo, qualche gag carina.

Paperino e la cascata magica   -   Gentina / D'ippolito

Sono d'accordo che è piacevole all'inizio, ma procedendo verso il finale diventa insopportabilmente irritante: tutti sappiamo che Paperino sta precipitando verso la rovina, ma nessuno (men che mai egli stesso) può fermarlo.

I bis bis di Pippo  7.mo ep.  - Sisti/Piras

Un po' slegata, sembra più il pretesto per mettere insieme una serie di gag tenute nel cassetto. Nel complesso piacevole, ma possedeva gli spunti giusti per costituire una storia ben più corposa

ciak di Panaro/Facciotto e di Salvagnini/Asaro.

Carina, niente di eccezionale

Mi piacerebbe tanto che Miss Paperett tornasse a fare la zelante segretaria di Zio Paperone; non mi piace la sua trasformazione in zitella sfortunata che addirittura fa innamorare uno della Banda Bassotti. Se non sbaglio da poco la Paperett aveva provato delle simpatie per Filo in una storia della Arrighini.  

author=Grrodon link=topic=11858/15#19 date=1159444570]#2653
E fa nervoso pensare che Ambrosio con queste discutibili operazioni commerciali sia giunto a farsi affidare l'imponente saga di Wizard of Mickey.

Il problema dell'affidamento di serial e saghe, nel senso di troppo spazio a certi autori e poco ad altri, è già stato rilevato da me e da altri in più di un'occasione. Tu sembri d'accordo per quel che riguarda Ambrosio, ma non lo accetti, con le tue ragioni, quando si tratta di Faraci e Artibani, il che mi sembra in un certo senso "ingiusto" nei confronti di Ambrosio. A me sembra che tutti e tre abbiano avuto molte più opportunità di altri autori che forse (sottolineato) avrebbero anche potuto fare di meglio (o di peggio). Non posso tuttavia escludere che con Wizard of Mickey, Ambrosio possa stupirci piacevolmente. Aspettiamo (tutti) prima di giudicare (serenamente e obiettivamente).

Dai su, diciamoci la verità. Faraci ha fatto un pugno di storie e sono tutte fantastiche, Ambrosio ha fatto un mucchio di robe e non ce ne ricordiamo nessuna, e a parte "Se...", tutto il resto è frittole e cose così. E non mi sembra che Faraci abbia avuto tutte queste opportunità visto che, MM a parte, si è sempre limitato al formato standard, senza saghe a puntate e cose così.
La verità è che forse non avete mai preso in considerazione il fatto che se non escono grandi saghe di autori minori, è perchè forse questi autori minori non hanno alcun interesse a farle. Lamentarsi del fatto che farsi strada nel mondo del fumetto è difficile è giusto e sacrosanto, ma una volta dentro l'unico modo di paragonare un Faraci con un Ambrosio è avvalersi della cara vecchia meritocrazia.