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La Rinascita di Topolino

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    La Rinascita di Topolino
    Sabato 15 Lug 2006, 02:55:22
    Poco tempo fa sul Sollazzo è nata una disputa tra nastalgici (Elik) e progressisti (modestamente io) che ha avuto come casus belli proprio il famigerato Casty. Ne è seguita poi una sfida che è a sua volta sfociata nell'analisi da parte nostra rispettivamente del Topo di dieci anni fa e quello di adesso. In seguito si è aggiunto pure Tej (qui Bruno) che ha pensato di colmare il buco. Bè per quel che mi riguarda riporto qui sotto ilrisultato della mia analisi:


    Qui mi si dice che io conosco solo Barks e Scarpa.
    Qui mi si dice che amo troppo il vecchiume.
    Qui mi si dice che le storie recenti in cui vedo reminiscenze di vecchie glorie non sono altro che mie impressioni da nerdastro autoilluso.

    Questo mi si dice. E chi me lo dice? ELIKROTUPOS. E' sempre sua la colpa.
    Quindi da adesso in poi mi metterò a ripercorrere la storia recente del Topo per dimostrare quanto di buono sta accadendo nell'ultimo periodo, per dimostrare ad Elikrotupos che un miglioramento netto c'è.

    Cominciamo ricordando la situazione alquanto deludente dei primi anni 2000. Esauritasi la spinta al rinnovo del Disney di Nuova Generazione, le storie belle erano sempre più rare. Ogni numero oltre a presentare un'infinità di storie che finivano per mangiarsi spazio l'una con l'altra, sembrava puntare quasi unicamente sull'umorismo, sulla messa in discussione dell'autorevolezza di certi personaggi, proponendo strane coppie o smitizzazioni varie. Ciò che in quel periodo nasceva di buono finiva per svalutarsi (storie della baia) quando non lo si inflazionava bellamente (pp8). Poi c'era la mania di etichettare le storie a seconda del personaggio protagonista (paperinik, pp8, amelia, indiana pipps) finendo per creare una antipatica struttura a vasi non comunicanti che deve ancora essere smantellata del tutto. Ma vabbè già poco prima del 2500 autori come Savini e Casty (che finora aveva scritto solo Topolino e i Mostri Idrofili) stavano cominciando a cambiare le cose.
    Noi cominceremo l'analisi dal 2500 prendendolo come inizio convenzionale del rinnovo:

    2500

    Per comodità riporto il commento (poco lusighiero) che feci a suo tempo, quando ero piccolo e niubbo:

    hem...non vorrei deluderti... (rispondendo a Elik)
    un numero celebrativo, nient'altro.
    la copertina è di perina...ed è cartonata!

    la particolarità è che ogni storia contiene il numero 2500, anche le tavole, ma non è mai inteso alla stessa maniera, a volte si parla di 2500 metri, kilometri, pecore da contare e così via...
    il numero si apre con un ciak di Artibani, carino

    -si prosegue con "zio paperone e la festa dei 2500" (25 tavole) di gentina/camboni. paperone vuole festeggiare il 2500esimo fantastiliardo con una festa di tre persone ma paperino e paperoga gliela trasformano in un ricevimento di 2500 persone.
    tra gli invitati figurano topi e paperi. leggibile ma squallida.

    -"Topolino e l'anniversario da incubo"(8 tavole di cordara/gottardo) fa cagare. c'è topolino che continua a fare sogni scemi e non arriva puntuale alla festa dei 2500 nonsisabenecosa. orribile. nell'ultima tavola si scorgono enigm e atomino. nostalgia

    altro ciak di artibani, questa volta scarso.

    -"paperino paperotto e il 2500 a tema" (24 tavole di Enna/Soffritti) mi è piaciuta! ben fatta e ben sceneggiata, ripresenta l'ambientazione anni 20 dei primi episodi e parla della storia d'amore tra il poliziotto e la maestra. bella.

    poi c'è un quiz di cultura topolinesca tremendamente facile.

    -in "manetta e la banconota più che perfetta"(6 tavole di michelini/pastro) manetta indaga su una banconota falsa senza accorgersi che il taglio è di 2500 dollari. simpatica ma troppo scontata.

    -un'altra bella storia è "topolino e il misterioso 25:00"(30 tavole di savini/dalla santa), ci sono zapotec e marlin, la macchina del tempo e i soliti cronopasticci,ma a me è piaciuta!

    -"zio paperone e il TDF 2500" (26 tavole di gianatti/ziche) è invece di uno squallore unico: c'è zio paperone che fa uno scherzo ai bassotti, attirandoli nel deposito per festeggiare il 2500esimo tentativo di scasso. è una stronzata contrabbandata dal disegno umoristico della ziche, ma pur sempre una stronzata. storie così fanno pensare. a forza di andare avanti a stereotipi siamo arrivati al punto che i personaggi si prendono per il culo tra loro

    -"veloci come il vento al 2500" (16 tavole di macchetto/perina) chiude l'albo con l'ennesima storia celebrativa. tutti i personaggi fanno una gara di corsa e pico de paperis fa il cronista. tra il pubblico ci sono ezechiele, timmy, tommy, lupetto, gimmy e paperetta ye ye (ancora tu? ma non dovevamo vederci più?).

    terzo e ultimo ciak artibanico, bufissimo


    in conclusione: a parte un paio di storie, tutto il resto è deboluccio. cosa dovevo aspettarmi da un numero celebrativo, dopotutto? (bé, c'è celebrativo e celebrativo, la storia di cavazzano in apertura del numero 2000 era di tutt'altra pasta)
    casi come quelli della storia sui bassotti mettono tristezza, è brutto vedere i personaggi in questo stato, spompati, che fingono di essere se stessi.
    deprimente vedere macchia nera, un tempo il male allo stato puro, andare alla festa di paperone o correre alla corsa campestre.
    i personaggi sembrano recitare un ruolo scritto su un copione, e inevitabilmente la loro recitazione risulta manierista e fasulla. peccato...
    comunque queste constatazioni sono ormai vecchie e riguardano la situazione generale, in definitiva questo numero fa quello che può per rimanere comunque leggibile e superiore alla media di questi tempi.



    ah, dimenticavo: ANNUNCIO IL DECESSO DI ROCK SASSI.
    dopo aver vissuto un periodo d'oro, passando in mano ad autori diversi da faraci, che l'hanno promosso al rango di personaggio regolare, il poliziotto texano è improvvisamente mancato all'affetto dei suoi cari.
    ne danno il triste annuncio i lettori.

    no, dico potevano farlo ricomparire almeno in quest'occasione!
    maledetti buffoni.:aargh:


    Ok, come potete ben vedere il panorama era abbastanza deprimente.
    Poi si volta pagina:

    2501:
    Si inizia già da subito con un numero che tra le brevi ha Topolino e il Vortice di Luce (Panaro/Pastrovicchio), storia che segna il ritorno in grande stile (leggi, in stile gottfredsoniano) di Macchia Nera, che da adesso in poi smetterà di essere la macchietta che era diventato. Ottimo Pastrovicchio, e notevole Panaro che però avrebbe ben presto smesso di firmare storie rilevanti adagiandosi sugli allori delle storie brevi. Bum Bum e l'Artista Liberato (Mastantuono) è invece una gradevolissima chicca. Oltre a portare avanti il discorso di Mastantuono autore completo vede la partecipazione dei personaggi di Tin Tin! Da segnalare anche la posta che per un brevissimo periodo divenne filologica,con domande a tema Disney e risposte competenti. Cosa che si è andata persa adesso che la posta è identica a quella di Witch.

    2502
    Altro grande numero. Topolino e il Furto della Perla Rossa (Savini/Ferraris) porta avanti il rilancio di Macchia Nera (anche grazie alla sua macchina, in allegato come gadget) con una storia intrisa di spirito Gottfredfsoniano, con citazioni più o meno evidenti a Topolino e il Mistero di Macchia Nera e al ciclo di Eta Beta, che per la cronaca qui torna ad essere un uomo del futuro e non un alieno. Ma non c'è solo l'ottimo Savini, c'è anche Archimede e l'Applauso Facile (Faccini) di un Faccini autore completo, perfetto esempio di breve dal sapore barksiano. In conclusione la gradevolissima Paperinik e l'Intrigo Sotterraneo (Ambrosio/Ziche) in cui viene messa a repentaglio la sicurezza del rifugio di Paperinik. Un numero da avere.

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      Re: La Rinascita di Topolino
      Risposta #1: Sabato 15 Lug 2006, 02:56:21
      2503
      Topolino e le Bizzarrie di Neoville (Casty/De Vita) è la prima storia di Casty, post 2500. Ancora in coppia con De Vita, l'autore inizia già a distinguersi per la costruzione minuziosa delle sue storie, tendenti sempre al giallo e al fantastico.
      Macchia Nera e il Doppio Inganno invece fa parte del ciclo di storie legate al gadget automobilistico. Questa breve è importante perchè reinserisce nel cast dei personaggi regolari il Faraciano Rock Sassi. E si inizia già ad accettare i primi finali non del tutto lieti, con Macchia nera che fugge minacciando vendetta. Poco tempo dopo i finali aperti sarebbero stati ereditati proprio da Casty.

      2504
      Premiata Ditta Filo & Brigitta - P.P.S. Paperopoli Personal Shopper (Arrighini/Cavazzano): Il ciclo Filo & Brigitta ironizzerà sempre di più sulle mode odierne arrivando a fare vera e propria satira sociale. Questa storia ne è un esempio.  Tra le brevi continuano le grandi fughe di Macchia con Macchia Nera e il Colpo al Buio (Cordara/Urbano)

      2505
      Inizia il ciclo introspettivo di brevi firmate da Enna. Strani Giorni - Vigile e Impeccabile (Enna/Freccero) focalizza su un Pippo più sveglio del solito.

      2506
      Continua il ciclo di Casty, quello De Vitiano. Topolino e la Macchina dell'Oblio (Casty/De Vita), è un giallo assai intrigante, che rimette in scena Macchia Nera, che nell'interpeetazione castyana si distinguerà sempre per i suoi macchinari fantascentifici. Strani Giorni - Serenata Allegria (Enna/Freccero) mette invece in scena Paperino.

      2507
      Con De Vita abbiamo il Casty giallo, mentre con Cavazzano quello avventuroso. Topolino e la Spedizione Perduta (Casty/Cavazzano) segna l'esordio di Eurasia Tost nell'universo continuativo Castyano. In Strani Giorni - Pessimo Umore (Enna/Freccero) tocca invece a Paperoga. Sir Topolino e il Regno delle Due Spade (Asteriti-Macchetto/Asteriti) è la celebrazione dell'arte di Asteriti che, per una volta al soggetto, decide di ambientare la storia nel medioevo, atmofera che ben si addice al suo stile fiabesco e un po' vintage.

      2508
      E riecco uno strillo in copertina che fa riferimento al contenuto interno. Si tratta di Topolino e il Mistero di Pupazzo di Neve (Mezzavilla/Perina) che segna il ritorno di Mezzavilla sulle pagine del Topo. Non sarà un capolavoro ai livelli della Voce Spezzata ma è una gran bella storia che si fa ancor più apprezzare per l'esplicità citazione all'Unghia di Kalì. E una lacrimuccia scende.
      Si chiude il ciclo di Enna con Strani Giorni - Senza Soluzioni (Enna/Freccero) su Topolino.  

      2509
      Il numero di Natale! E presenta una storia in due tempi Premiata Ditta Filo & Brigitta - Il Natale...Chiacchierato (Arrighini/Freccero). Una buona storia di cui però sempra superflua la divisione in due parti.

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        Re: La Rinascita di Topolino
        Risposta #2: Sabato 15 Lug 2006, 02:57:00
        [size=18]2004[/size]

        2510
        Paperoga e il Ritorno della Renna (Savini/Gervasio) non è un capolavoro, ma si pone in continuity con un'altra storia di Savini, sempre con Paperoga. E' un esempio di filologia  Saviniana, che andando avanti sarà sempre più frequente.

        2511
        Topolino e l'Enigmatico Enigmistico (Casty/Mazzarello): Una storia avventurosa quanto disimpegnata è il modo migliore per far risaltare lo spirito burlesco e mattacchione di Casty. Il fatto che non sia affidato né a Cavazzano (che porta avanti la linea avventurosa) né a De Vita (fautore di quella gialla) la rende una storia a sé. Molto buona.

        2512
        Un numero meno impegnato ma pieno di cosette notevoli. Tanto per cominciare Zio Paperone, Nonna papera e lo Scambio...alla Pari? (Arrighini/Ziche). scambi di ruoli, strne accoppiate etc. Sono sempre stato nemico di questo genere di storie, ma non si può negare che questa sia riuscitissima, assai divertente e molto molto ben gestita. E fa ridere, il che è importante. Molto interessanti sono anche Gambadilegno e la Donazione a Rischio (Brolli/Cabella) in cui compare anche Rock Sassi e Topolino e il Poeta Gastronomo (Panaro/Barbaro) del ciclo della macchina del tempo. Da segnalare anche Faccini in pianta stabile d'ora in poi nei ciak in cui sfoga tutta la sua vena umoristica.

        2513
        Topolino e il Mistero del Museo delle Cere (Macchetto/Cavazzano) è una grande storia piena di citazioni colte al mondo dello spettacolo e con una coppia di autori davvero in forma. Da segnalare in questo periodo anche la storia in quattro settimane Paperoga e la Sfida Imperdibile (Vitaliano/Gottardo-Ferraris), pallido tentativo  di reintrodurre le storie a puntate.

        2514
        Ed è il numero del capolavoro. Macchia Nera e il Buon Vicinato (Savini/Cavazzano) è giustamente considerata una delle storie più belle degli ultimi anni, che ripropone Macchia Nera sotto una luce nuova. Qui Macchia è un eroe romantico, un artista del furto assai tormentato. Questo suo lato nobile, grande nel male, viene risaltato dall'accostamento ardito con la comune e concreta società provinciale di Zia Topolinda, qui ripescata dalla tradizione Scarpiana. E mai come in questa storia, in cui Macchia ha mille contrattempi umoristici, il personaggio ci era apparso così elegante, pur nella sua frustrazione. Una storia da incorniciare e da avere assolutamente.

        2515
        Pippo e il Compagno di Prima (Savini/De Vita) è un'altra gran bella storia, con un finale commovente, che mostra che il processo di innalzamento qualitativo del Topo aveva tra i suoi fautori anche Savini (che ora sembra essersi dato alla Macchia...).

        2516
        Questo numero non ha niente di rilevante a parte una storia di pp8 caruccia.

        2517
        Tou Po Lin e il Centesimo Guerriero (Cordara/Camboni) ricompaiono le storie in costume di un certo respiro, anche se in un tempo solo. Questa è un kolossal e come tale ne ha i ritmi. Non male e ottima prova per Cordara.

        2518
        E Ferraris tenta la strada dell'autore completo con Zio Paperone e il Tesoro Economico (Ferraris) confezionando una storia discreta ma non esaltante. Più interessante è l'arrivo della miniserie (che verrà pubblicata a sbalzi) Space Cabs (Salvagnini/Sciarrone), brevi fantascientifiche illustrate da un ottimo Sciarrone. In chiusura ecco ancora Mezzavilla che con Gambadilegno e la Rapina del Secolo (Mezzavilla/Palazzi) mostra la sua consueta sensibilità per i cattivi.  

        2519
        Koda Fratello Orso in copertina. Niente consueta trasposizione fumettista del classico questa volta. Il che è un peccato e si spera che la tradizione prima o poi riprenda. E sulle pagine del Topo. All'interno due cose degne di nota, la breve Paperino e il Fiuto Tesoriero (Ambrosio/Lucci) che proseguirà poi nel numero successivo con un'altra storia pur staccata da questa, e ovviamente la grande avventura Topolino e l'Isola Nefausta (Casty/Cavazzano), che per la prima volta ci presenta un Casty in due tempi. Una storia coi controfiocchi e con tanti voltafaccia. E viene ripescato dalla tradizione scarpiana il caro vecchio Bruto, che era caduto nel dimenticatoio. Grande Casty.

        2520
        Lieve cambiamento grafico. E le storie vengono portate a sette. Il che è un gran passo indietro. Però il numero si fa perdonare dal momento che vi viene pubblicata una delle storia più divertenti della storia Disney: Zio paperone e la Vecchia Ciabatta (Gentina/Ziche). Da morir dal ridere. Poi c'è il seguito della storia piratesca dello scorso numero, Un Galeone per Cinque (Ambrosio/Dalla Santa) che mischia paperi e topi per introdurre il gadget del galeone. Uno dei più incasinati a montarsi.

        2521
        Numero scialbo senza niente di rilevante.

        2522
        Se da un lato Macchetto annoia con il mago Ciccio, dall'altro incanta con Topet il Commissario - Lo Strano Caso del Signor Hiver (Macchetto/Perina) in cui la serie di Topet viene riesumata proponendo una storia non più demenziale ma poetica e surreale. E non è finita qui perchè questo numero è sublime anche per la presenza di una chicca, Pippo nel Microcosmo (Bottaro), nuovissima storia del Maestro, che mette ovviamente in scena Pippo e Nocciola in un contesto surreale e pieno di deformazioni. Fantastico.

        2523
        Da un lato Ciccio continua a imperversare (questa volta come Ciccionik) ma dall'altro continuano le delizie di Casty che con Topolino e il Segreto della Balena Nera (Casty/Cavazzano) fa esordire la sua seconda protagonista femminile dopo Eurasia Tost: Estrella Marina.

        2524
        Ed ecco il ciclo pezziniano. La Storia Vista da Topolino - Gli Uomini del Nord (Pezzin/Palazzi) sfoggia una colorazione di tutto rispetto, per un ciclo che cerca di riportare la cultura sulle pagine del Topo. D'altro canto Badino con Lusky e Battista Accoppiata Vincente (Badino/Gottardo) inizia il miniciclo di Lusky e Battista, storielle patetiche in cui viene proposto il cliché dei maggiordomi che si ribellano ai padroni finendo poi per scavalcarli.

        2525
        Bum Bum e l'Imbianchino Mascherato (Mastantuono/Intini) porta avanti il ciclo di Bum Bum incrociandolo con quello di Paperinik. Una storia gradevole che segna il passaggio di Mastantuono alla sceneggiatura, facendo disegnare la sua storia da Intini.

        2525
        Con Black-Out a Topolinia (Savini/Pastrovicchio) si ha finalmente una copertina inerente alla storia principale. La storia è veramente ottima, e si collega a un iniziativa didattica in collaborazione con l'Enel. Ma dalla storia tutto questo non è intuibile, e rimane solo una bella avventura "tecnica" e nel finale pure poetica. E ovviamente ritorna l'ottimo Macchia Nera di Savini.

        2527
        Continuano le storie di pp8 con un Cabella autore completo. Ma in questo numero c'è di meglio: Topet il Commissario e il Caso del Mistero più Vero del Vero (Macchetto/Mazzarello) recupera la vena folle e surreale della serie. E poi c'è anche Faccini con Paperoga Bigliettaio (Quasi) Automatico (Faccini), la solita eccellente comica che dovrebbe mostrare la strada alle brevi.

        2528
        Numero scialbotto, giusto una storiella gradevole con Paperinik. E iniziano gli strilli in copertina nei tondini.

        2529
        Anche Gervasio si scopre autore completo con Paperino e il Mostro del Lago (Gervasio), mentre Ciccio comincia a venir impegato un pelino meglio in Agente Speciale Ciccio - Il Mistero della Fetta di Torta (Secchi/Cavazzano) che apre una serie carina. Ma da prendere col contagocce.

        2530
        Niente di troppo interessante neanche qui, a parte forse una storia di pp8.

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          Re: La Rinascita di Topolino
          Risposta #3: Sabato 15 Lug 2006, 02:57:44
          2531
          Numero tematico dedicato all'evento Passaparola. Tra i concorrenti infatti figurarono Francesco Artibani e Roberto Gagnor che decisero di dedicare alla trasmissione ciascuno una storia per ricordare la loro recente esperienza. Paperino Campione Catodico (Artibani/Cavazzano) e Eta Beta Campione Intergalattico (Gagnor/Ziche) sono due ottime storie. La prima è intricata, e nel finale poetica. La seconda invece punta tutto sull'umorismo, e pur presentando il classico strafalcione dell'Eta Beta alieno, si fa perdonare dopo a suon di citazioni e soprattutto grazie all'atteggiamento flemmatico di Eta Beta che molto spesso si tende a non mostrare.

          2532
          C'è pp8, c'è il Mago Ciccio ma soprattutto prosegue la lunga storia a puntate in costume iniziata la settimana prima: La Straordinaria Leggenda della Roller Coaster (Vitaliano/Ferraris-Lucci-Dalla Santa) che per quattro puntate (con una pausa) accompagnerà i lettori per un bel pezzo.

          2533
          Numero celebrativo per il 70esimo compleanno di Paperino, con tanto di cartolina e copertina tematica. Tutto molto bello, peccato che il numero non contenga troppi must. Sono tutte storie con protagonista Paperino, su cui spicca la simpatica Paperino Paperotto e la Canottiera Imbarazzante (Radice/Urbano), scritta da Teresa che con la versione baby di Paperino si trova parecchio a suo agio.

          2534
          Premiata Ditta Filo e Brigitta - Telelotta Senza Quartiere (Arrighini/Freccero) è l'unica storia degna di nota. Come al solito parodizza i vizi mediatici della società attuale ed è cosa buona e giusta trovare ciò sul Topo.

          2535
          "Nuovo arrivo a Topolinia!" recita lo strillo in copertina. Con Topolino e il Magnifico Doppioscherzo (Casty/De Vita) Casty introduce il suo ultimo personaggio dopo Eurasia e Estrella. Si tratta di Vito Doppioscherzo, rivale di Topolino e malandrino burlonesco, degna incarnazione della vena surreale e immaginifica di Casty. Il personaggio in questione riesce a mettere veramente in crisi il personaggio di Topolino, e a farlo bollare da tutta Topolinia come rosicone. Le sue fattezze riprendono poi quelle di storici rivali Topolineschi come Mr. Slicker, Mortimer e Bubbo. Ma non c'è solo questo, è presente anche il passaggio del testimone da Mastantuono a Faccini, che ora porta avanti il ciclo di Bum Bum Ghigno con 90° Minuto...Quando il Pallone fa Bum (Faccini) deliziosa carrellata di antropomorfizzazioni degli animali più svariati che interpretano il ruolo dei calciatori delle più diverse nazionalità (mitico il tucano brasiliano, e anche il tizio equino).

          2536
          Sarà perchè era l'anno degli Europei, ma ecco un'altra deliziosa storia calcistica Paperino e il Rigore Decisivo (Secchi/D'Ippolito) è un bellissimo viaggio mentale di Paperino che sul punto di calciare un rigore si chiede che piega prenderebbe la sua vita a seconda dell'esito. E bello anche il finale aperto in stile chissenefrega, tiriamo e basta. Veramente ottima.

          2537
          Ed è capolavoro. Ed è il grande ritorno di due coppie storiche: Faraci & Cavazzano e Manetta & Rock Sassi. L'Ispettore Manetta in 2 Piedipiatti in Fuga (Faraci/Cavazzano) è una goduria lunga una quarantina di pagine in cui Faraci dà sfogo a tutto sé stesso riprendendo il caro vecchio stile che sul finire degli anni 90 aveva portato quella ventata d'aria fresca in casa Disney. Ci sono le vere origini di Rock Sassi, una trama poliziesca, un cameo di Topolino e Pippo e soprattutto le banconote da sette dollari. Una storia che potrebbe far scendere una lacrimuccia a tutti gli amanti di MM, Topolino Noir e PK. Dopo quello di Savini con Macchia ecco un altro numero assolutamente da avere. Inchini.

          2538
          Premiata Ditta Filo & Brigitta - Nella Nuova Fattoria (Arrighini/Freccero), questa volta parodizza le manie agrituristiche. Ma è anche il numero della storia più rivoltante mai scritta, e cioè quel Lusky & Battista Eroi Sempre in Pista (Badino/Limido) che tanto fece inorridire a quei tempi.

          2539
          Numero non eccezionale con ben poco di interessante. Rockerduck e i suoi Fratelli (Salvagnini De Lorenzi) è interessante più per il titolo che per il contenuto, mentre già migliore è Ciccio Mangiastorie (Macchetto/Barbaro) delirio assurdo di Macchetto.

          2540
          Paperino e lo Squassante Programma Dimagrante (Faccini) di un Faccini più autore completo che mai. Umorismo sempre ai massimi livelli.

          2541
          Inizia in questo numero e si protrarrà per cinque settimane quella che verrà considerata una saga Zichiana apocrifa. Paperi nella Torre (Bosco/Ziche) riprende per certi versi lo stile di Papernovela, Topokolossal, Grande Splash e Paperina di Rivondosa ma i testi sono di Bosco e non della Ziche e questo si sente. I cinque microepisodi si concentrano intorno a una commedia degli equivoci, il tutto è come un teatrino, un palazzo in cui per i motivi più disparati si incontra tutto il cast di Paperopoli. Non bella quanto quelle puramente zichiane ma molto divertente e gradevole.
          In chiusura Paperino, Bum Bum e il Montante Schivato (Mastantuono/Intini) porta avanti il ciclo di Paperino, Archimede e Bum Bum.

          2542
          Arrivano le olimpiadi e quindi ecco una storia tematica: Zio Paperone e l'Oro Olimpico (Ambrosio/Cavazzano) è una storiellina, ma esaltata dai disegni di Cavazzano e dalla presenza della banda Disney al gran completo.

          2543
          Ottima, veramente ottima. Una delle migliori storie di Casty, Topolino e il Mistero Pop (Casty/De Vita) oltre a rimettere in scena il Bruto di Scarpa (e pure Gancio) per la seconda volta dopo L'Isola Nefausta, fa una feroce satira contro il panorama musicale attuale. Casty non ha peli sulla lingua, e può permettersi di dire tutto ciò che vuole proprio grazie a quel tono giocoso per cui solitamente viene tanto criticato. Pugno di ferro in guanto di velluto insomma, e il risultato è Disney allo stato puro.

          2544
          Numero ordinario, con una storia di Ciccio Agente Speciale, bah. La cosa peggiore è che anzichè mettere una copertina con il classico in uscita nei cinema (Mucche alla Riscossa) qui la consuetudine viene bellamente ignorata. Ribah.

          2545
          Umperio Bogarto e il Caso Paperinik (Sarda/Panaro) è una buona commedia degli equivoci, mentre Paperino Paperotto e l'Ospite Ingombrante (Radice/Perissinotto) è storia buona e giusta perchè mette in scena Gastone da piccolo, tirando fuori pp8 da quel vicolo cieco da dimensione parallela in cui si sta cacciando.

          2546
          Topet il Commissario e il Caso della Fontana di Pippenstein (Macchetto/Perina) è la consueta storia Macchettiana con tutte le fantasiosità del caso.

          2547
          Una copertina originalissima e quasi fotorealistica per un numero alquanto fiappo, a parte una storia di Ciccio pirata,  è contenuto di "notevole" solo Zio Paperone e l'Isola dei Granosi (Sarda/Molinari) storia celebrata in copertina ma alquanto fiappa. Bah.

          2548
          Paperino, Pico e il Favoloso Termoghiaccio (Panaro/Cavazzano) è la 500esima storia di Panaro, e non è neanche male invero. La cosa viene pure celebrata all'interno del giornale, bé auguri!

          2549
          Numero alquanto sciapo. Una storiellina di pp8, una di Indiana Pipps, e inizia il ciclo di Paperut che ultimamente sta venendo ripreso.
           
          2550
          Premiata Ditta Filo & Brigitta - Squadra Vincente...si Cambia! (Arrighini/Ziche): come ho sempre detto sono nemico di questo genere di storie sugli scambi e buffonate varie, ma questa storia è veramente ottima e soprattutto condotta in modo realistico. Bene bene. Eta Beta e la Cotta Stellare (Gervasio) è invece una mezza delusione. Si vede che ci si è impegnato ma la caratterizzazione di Eta Beta è stata cannata in pieno.

          2551
          Niente di rilevante.

          *

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            Re: La Rinascita di Topolino
            Risposta #4: Sabato 15 Lug 2006, 02:58:12

            2552
            E se Savini sembrava essersi fatto da parte eccolo qui di nuovo con la simpatica Topolino & Pippo in Il Ritorno dei Mariachi (Savini/Ferraris) che fa da sequel a un'altra sua vecchia storia, confermando l'amore per la continuity di questo bravo autore.

            2553
            Topolino e i Furti Statuari (Mezzavilla/Dalla Santa) è la terza storia di questo nuovo Mezzavilla, non all'altezza del vecchio ma neanche male. C'è da dire però che forse questa è la peggiore finora.

            2554
            Le Notti Insonni di Manetta (Mastantuono/Cavazzano). Capolavoro dalla prima all'ultima pagina. Se col ciclo di Bum Bum Mastantuono si era limitato alle gag ecco che qui si rivela un degno erede sia di Faraci che di Mezzavilla. Veramente ottima, e ne voglio ancora. Da questo numero parte il gadget Deposito di Zio Paperone, forse uno dei migliori.

            2555
            Topolino e gli Scherzodollari (Casty/Camboni) segna il ritorno di Vito Doppioscherzo. E' il primo personaggio di Casty a tornare confermando così la volonta di Casty di crearsi una propria continuity. La storia è visionaria e burlesca, come sempre e Topolino viene nuovamente accusato di invidia.

            2556
            Con Topolino e il Segreto della Ballata Perduta (Horace/Gervasio) arriva un nuovo autore, tale Horace, che visto il nickname si pensa poter avere qualche affinità creativa con Casty. E invece Horace per il momento ancora non decolla. Peccato. In chiusura c'è Bum Bum e lo Scettro Tribale (Mastantuono) in cui Mastantuono si riappropria del suo personaggio.

            2557
            Numero sciapo, si segnala solo un pp8 dall'inizio un po' cinmatografico. ma niente di che.

            2558
            Copertina dedicata a Gli Incredibili, Topolino e la Dilagante Scherzelletta (Casty/Mazzarello): Terza apparizione di Doppioscherzo, ormai personaggio fisso. Storia più delirosa del solito ma veramente ottima e in cui appare anche il caro vecchio Kirby Nintendo, solo in versione verdolina e moltiplicata. La storia ha poi ispirato un concorso. In copertina inizia la serie di quattro cover che accostate comporranno la scritta "Auguri".

            2559
            La Storia Vista da Topolino - Giochi di Corte (Pezzin/Palazzi) è un'ottima storia, arricchita dalla colorazione efficace e dalla solita vena un po' didattica tipica di queste ultimissime storie di Pezzin per la Disney, rimaste nel cassetto da prima del suo abbandono. Speriamo ce ne siano ancora molte. In chiusura c'è una storiella gradevole: Paperinik e Ciclone (Sarda/Coppola).

            2560
            Numero non esaltante con una storia gialla di Topolino by Panaro e una by Ferraris con Gamba.

            2561
            Numero di Natale che chiude la serie di cover augurali. All'interno una sequela di storie natalizie di cui si ricordano volentieri Topolino, Gamba e il Furto di Natale (Secchi/Ferraris) e Zio Paperone e l'Intruso della Vigilia (Marconi/Dalla Santa), entrambe con un grande cast che comprende anche Babbo Natale.

            *

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              Re: La Rinascita di Topolino
              Risposta #5: Sabato 15 Lug 2006, 02:59:09
              [size=18]2005[/size]

              Dopo la svolta data nel 2003 e le piccole rivoluzioni del 2004 è la volta del 2005, un anno pieno di conferme.

              2562
              Numero di Capodanno, con tutte le conseguenze del caso. Una copertina zichiana che sarebbe stata riciclata per il primo numero di Pocket Love e un paio di buone storie celebrative: Paperino Paperotto e il Sospirato Capodanno Ritrovato (Macchetto/Tosolini) e Ciccio e il Cenone delle Beffe (Arrighini/Cavazzano). Savini porta avanti per l'occasione anche il bel ciclo di Moby Duck con Le Storie della Baia - Capodanno con Inganno (Savini/Palazzi), con una colorazione come al solito superiore alla media topoliniana.

              2563
              Argh, non lo trovo. So però che è un numero epifanizio, con tutte le conseguenze del caso, visto che i personaggi in America non dovrebbero festeggiare la Befana...

              2564
              Premiata Ditta Filo & Brigitta - Il Gioco delle Coppie (Arrighini/Freccero) costituisce una buona apertura di albo, mentre in chiusura si cerca di rilanciare le avventure di Indiana Pipps con Indiana Pipps e l'Altro Volto della Serenissima (Figus-Sarda/Held) in cui viene riutilizzata l'ormai abusata (ma sempre affascinante) idea delle gondole volanti. In questo numero inizia anche una delle miniserie più belle degli ultimi tempi, un vero esempio di come dovrebbero essere le brevi. Pillole di Pico (Bosco/Facciotto-Panniello-Mangiatordi-Mazzon-Colantuoni-Gorlero) durerà per sei settimane e col suo andamento didascalico/umoristico saprà ricordare non poco lo spirito degli How to di Pippo.

              2565
              E Casty inizia a fare sul serio. Questo è il primo numero di Topolino in cui una sua storia merita l'onore della copertina. Non era mai accaduto in tempi recenti che a una storia contenuta all'interno venisse data tutta queste rilevanza: c'era stata la volta dell'isola dei granosi in cui il disegno era equivocabile, e c'era stata Blackout a Topolinia una copertina nera, che però volendo avrebbe potuto essere utilizzata per altro. Qui Cavazzano confeziona una copertina, con tanto di strillo per promuovere Topolino e il Dono di Xamoc (Casty/Cavazzano), storia archeologica che rimette in scena Eurasia Tost, dopo il suo esordio l'anno prima.
              E così dopo Vito Doppioscherzo anche Eurasia si candida a diventare personaggio fisso, avendo l'onore di apparire anche in copertina!

              2566
              Numero assai sciapo, con giusto una storia dell'Agente Ciccio e una di pp8. Continua la serie di Pico.

              2567
              E ritorna Bottaro con la sua (per adesso) ultima storia, che idealmente potrebbe chiudere il lungo ciclo di Pippo e Nocciola. Al termine di Pippo e la Corona delle Strege un Pippo più serafico del solito ammette finalmente di credere alle streghe salvo poi borbottare tra sé e sé "in fondo basta poco per far felice qualcuno...come la simpatica Nocciola che crede di volare su una scopa!". In questa frase c'è tutto Pippo e  di questo bisognerebbe ringraziare Bottaro, l'autore che più lo ha capito. Un numero storico insomma, che racchiude anche un'altra particolarità: Topolino e l'Occhio di Topoltec (Casty/Mangiatordi) rappresenta un caso più unico che raro di breve firmata da Casty (infatti poi ce ne sarà soltanto un'altra). Ricompare Macchia Nera che Mangiatordi tratteggia in modo divino.

              2668
              Continua il ciclo con Premiata Ditta Filo & Brigitta - Operazione Car Sharing (Arrighini/Perina) mentre Cordara torna ai testi di una storia con l'ottima Paperino Paperotto e il Corteggiamento Delegato (Cordara/Vetro).

              2569
              Ed ecco un altro numero storico, di quelli da incorniciare. E' infatti presente (in due tempi e con tanto di copertina dedicata) il delizioso omaggio di Savini ai grandi Martina e Carpi con Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi - Petronius Paperonius e la Calata dei Barbari - Episodio Extra (II Bis) (Savini/Freccero) che si inserisce megnificamente nella saga Martiniana subito dopo il secondo capitolo. Una storia fantastica da avere assolutamente, piena di battute, strizzatine d'occhio ai lettori attempati e come al solito quell'humor dissacrante proprio di Savini che lo porta a ironizzare sui Beoti, sui turisti teutonici e a far cantare a Paperonius "ma che m'importaaa se nel Faleernum ho messo l'acquaaaa". Ma non ci sono solo questi miscugli di latino e romanesco, c'è anche molta azione, gag slapstick e i disegni di Freccero che sono una gioia per gli occhi. E poi c'è la vignetta finale che si riallaccia al terzo capitolo e ci mostra un Carpi che guarda il tramonto. Grande Savini, ci hai fatto commuovere. E dentro è presente anche la seconda e ultima storia breve di Casty: Topolino e il Bacio Spaziale (Casty/Piras).

              2570
              Ed ecco la quarta storia del Mezzavilla rinnovato! Topolino e la DIssolvenza Alfabetica (Mezzavila/Palazzi) è una storia bella, surreale ma assai ben costruita, con un sacco di belle scene. E c'è Macchia Nera, che Palazzi sfortunatamente deturpa dotandolo di occhi e bocca sotto il cappuccio.

              2571
              E se la presenza di Paperica finora era sempre sembrata forzata figuriamoci quella di Paperello, corrispettivo di Fiorello in Paperino & Paperica in Giallo in Onda (Mollica-Faraci/Cavazzano). Questa storia segna il ritorno di Faraci dopo 2 Piedipiatti in Fuga e la sua ironia si sente in questa storia-evento forzatamente mediatica.

              2572
              Numero assolutamente sciapo in cui inizia uno dei gadget più scemi mai visti, la Moto GP di Pippo e continua la miniserie Un Mistero per Due (Sarda/Tosolini-Uggetti) che per tre settimane farà incontrare l'inedita coppia Indiana Pipps e Gilberto.

              2573
              L'incipit della breve Paperino Extra Collezionista (Badino/Gatto) è da incorniciare, perchè sfotte ottimamente la mania dei nerd per i contenuti speciali dei dvd, anche quelli meno interessanti e inseriti solo perché tanto non si butta via niente. Ma dopo le prime pagine diventa una storiella ordinaria. Molto buona è anche l'ultima, Paperinik e il Grande Pic Nic (Panaro/Gervasio) in cui si inizia a sentire un vago sapore di Paperinik martiniano. E Gervasio farà tesoro di questa storia quando deciderà di riproporsi come autore completo.

              2574
              Numero di Pasqua. E Faccini si limita ai testi nella delirosissima e assolutamente esilarante Paperino e il Trattamento Definitivo (Faccini/Cavazzano) che apre l'albo.

              2575
              Massimiliano Valentini porta avanti la saga di Savini, che era rimasta ferma a Capodanno con Le Storie della Baia - Il Lindorn (Valentini/Palazzi), come al solito molto buona. Inizia anche il miniciclo assolutamente delirante e esilarantemente insensato Topet il Commissario Presenta Pipotte (Piras) rarissimo esempio di spin off, miniserie tratta da un'altra serie.

              2576
              Numero sotto la media che però ripresenta il personaggio di Anacleto Mitraglia in una storiella disegnata dalla Ziche. C'è anche una storia con Pippo e Gancio alla faccia di chi dice che non ne fanno più. Niente di che però.

              2577
              Casty per la seconda volta in copertina, con uno splendido disegno by Cavazzano. E per celebrare la sua seconda storia in due tempi, la sua Topolino e l'Eremita degli Abissi (Casty/Cavazzano). E questa volta a venir ripescata è l'oceanologa Estrella Marina, comparsa nel Mistero della Balena Nera. Anche Estrella appare in copertina. La storia è piena di trovate ottime come un Gambadilegno contrabbandiere che pesca di frodo con le bombe di profondità (tanto per dare torto a chi gli dà del buonista) o Topolino che risfodera i mitici calzoncini rossi anni 30 in occasione del suo soggiorno balneare, come a volersi riallacciare alla tradizione classica.
              Se Casty da una parte delizia, in questo numero Badino continua a massacrare Battista con Battista Cabarettista per Svista (Badino/Colantuoni).

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                Re: La Rinascita di Topolino
                Risposta #6: Sabato 15 Lug 2006, 02:59:51

                2578
                Unica cosa notevole del numero è Qui, Quo, Qua e il Superzio (Secchi/Perina) in cui per salvare le apparenze Paperino si spaccia per sostituto di Paperinik portandosi dietro i nipotini. Molto carina.

                2579
                L'Agente Ciccio? Tzé, altro numero perdibilissimo. Si segnala però l'inizio della serie di storie a livelli, le eredi delle storie a bivi che vengono realizzate da questa settimana in collaborazione con l'Enel, la prima è Paperino e la Rincorsa Energetica (Ambrosio/Ferraris).

                2580
                Capolavoro! Con Topolino e le Regolissime del Guazzabù (Casty/De Vita) si ha quella che viene definita come una delle migliori storie di Andrea Castellan. Segna la quarta apparizione di Vito Doppioscherzo, personaggio più celebre fra quelli creati da Casty, e il manifesto programmatico del suo modo di fare fumetto. Questa storia è assolutamente delirosa, piena di gag che scandiscono i ritmi ogni quattro vignette, e soprattutto c'è quel fascino per l'insensatezza, per il nonsense che da sempre caratterizza l'opera di Casty. C'è un Topolino vulnerabile che finisce per farsi prendere dalla mania che imperversa per Topolinia, perdendo così il contatto con la realtà. Il guazzabù è un gioco di ruolo che distorce la realtà: che si tratti di una sottile critica a una certo tipo di divertimenti? Ad ogni modo è giustamente ritenuta una perla. Con Papeprino e l'Invito...al Risparmio (Ambrosio/Urbano) si ha la seconda storia a livelli in collaborazione con l'Enel.

                2581
                Numero scialbotto.

                2582
                Fa un ottimo lavoro Perina col gialletto Topolino e la Notte del Discobolo Stanco (Nigro/Perina) che rimete in scena Rock Sassi, che adesso è tornato al distretto in via del tutto definitiva. E in conclusione ci si può rifare gli occhi con Sciarrone, che sul Topo non passava da tempo: si tratta di Paperin Squattrin e la Chiave di Fuoco (Panaro/Sciarrone) che appunto si ricorda più per i virtuosismi grafici che per i contenuti.

                2583
                E con questo numero direttamente dalla copertina si annuncia l'inizio di Paperina di Rivondosa (Ziche) lunghissima saga Zichiana in tredici microepisodi, quarta della serie che include Papernovela, Topokolossal e Grande Splash. E' un grande evento che ha deluso però i più nostalgici, che hanno trovato l'umorismo un po' sottotono rispetto agli standard di un decennio prima. La cosa è da ricercarsi nell'andamento parodico della storia che preferisce non lasciarsi andare a deliri assurdi per parodizzare più sottilmente i cliché assurdi della fiction italiana. Assai fedele a Elisa di Rivombrosa questa quarta saga mediatica è un ennesimo gioiello che propone un cast veramente immenso, includendo per la prima volta in un racconto in costume Doretta Doremì e Reginella. Il numero non è imperdibile soltanto per questo, ma anche perchè è presente un omaggio a Romano Scarpa, morto da poco: cinque pagine dedicate e la ristampa di Gambadilegno e la Banda delle Pupe (Faraci/Scarpa), caso rarissimo in una testata di soli inediti.

                2584
                Altro capolavoro, La Storia Vista da Topolino - L'Impresa di Fra' Pippoldo (Pezzin/Mottura) è una delle ultime storie Disney del grande Pezzin ancora da pubblicare. E il tocco di Mottura nobilita tutto, il resto lo fa la colorazione. La storia è veramente ottima e istruttiva, come sempre all'interno di questa magnifica serie.

                2585
                Dopo la parentesi Ambrosiana Savini si riappropria di ciò che è suo e crea una seconda grande storia a livelli, intensa, piena di bivi e difficile da risolvere. Si tratta di Le Storie della Baia - Dov'è Trippa? (Savini/Intini), veramente straordinaria e con una citazione (voluta?) sul finale alla situazione familiare di Paperino, costretto a far da balia ai paperottoli per colpa di una sorella iperimpegnata.
                Tra le brevi è notevole Superpippo Eroe di Corsa (Gagnor/Pastrovicchio) che rappresenta il perfetto esempio di ciò che dovrebbe essere una storia di Superpippo, ovvero una parodia assolutamente demenziale di una storia supereroistica.

                2586
                Un Casty ufologo firma Topolino e il Mistero dei Tergicristalli (Casty/Mazzarello), un gialletto bonario e dal finale tenero. Non fra le sue migliori ma ancora una volta impeccabile.

                2587
                Una copertina dedicata a Star Wars. Ariecco il Faccini solo sceneggiatore in Paperino e l'Ingombrante Ospite Petulante (Faccini/Freccero).E c'è poco da fare, si ride a più non posso in quella che si può considerare un'autentica bomba comica.

                2588
                Topolino e lo Sguardo del Basilisco (Casty/De Vita), un magnifico e intrigante giallo con una punta di horror, e la classica presentazione dei personaggi nei tondini della prima tavola. E all'inizio appare anche Zia Topolinda.

                2589
                Non un numero strepitoso. Inziia il gadget dell'estate: la barca di Paperino. Uff.
                Dentro una gradevole Paperinik e gli Ospiti Impossibili (Bosco-Valentini/Freccero) e un'intrigante breve con Macchia Nera che sembra proseguire il discorso destabilizzante dell'inquietante storia del Vortice di Luce: Topolino e l'Irreale Realtà (Panaro/Pastrovicchio).

                2590
                Copertina enigmistica. D'estate Topolino viene letto di più e alla Disney cercano di puntare in questo periodo sulla qualità. Ecco quindi un'insolita concentrazione di storie di Casty, che è presenta anche in questo numero con una storia sceneggiata e disegnata da De Vita. Quanto ci sia di Casty nel soggetto di Topolino e gli Spaventogrammi (Casty-De Vita/De Vita) non è dato saperlo ma è nota l'abitudine di De Vita di ritoccare le storie che gli vengono date da disegnare. Che si tratti di un disconoscimento della storia da parte di Casty? Oltre che con Rivondosa la Ziche è presente anche con Paperi al Volante (Muzzolini/Ziche) sorta di storia-gioco articolata in due settimane in cui bisogna indovinare le infrazioni commesse dai Paperi in guida spericolata. Molto gradevole.

                2591
                Continua Rivondosa, continuano i Paperi al Volante, e ci sono una storia della Pia e una di Indiana Pipps. Niente di che.

                2592
                Una storia sequel del Corsaro Ciccio. Tzé. per fortuna però che in fondo c'è Paperoga e il Gelido Spot Fiammeggiante (Faccini) divertentissima storia di Faccini, tornato ad essere autore completo.

                2593
                Ed ecco un'altra storia di Casty a meritare la copertina. E' la terza. Ed è anche la terza sua storia in due tempi, e la terza apparizione di Eurasia Tost. Si tratta di Topolino e il Colosso di Rodi (Casty/Cavazzano) in cui Casty si dà all'avventura storico mitologica. Da notare il finale aperto con Eurasia che sogna di trovare Atlantide. E' un ulteriore segnale di continuity che va al di là della semplice riproposizione di personaggi. E' anche vero però che sia paperi che Topi hanno trovato Atlantide un milione di volte. Staremo a vedere...

                2594
                Numero debole, una storia di Horace con Indiana Pipps, una con pp8, ma nulla di rilevante.

                2595
                E con questo numero si conclude Rivondosa, nel tredicesimo numero tutti diventano nobili e lo sbeffeggiamento finisce. Ma c'è anche una delle migliori storie di Casty di sempre: Topolino e la Settimana Scomparsa (Casty/Mazzarello) una storia misteriosa con molta carne al fuoco e idee balzane e delirose. C'è l'amore di Casty per i nomi buffi (Birbenzumpf, Guazzabù etc) e una strizzatina d'occhio alle cose che solitamente non ti aspetteresti di trovare in un fumetto (la salsa rosa). E poi ci sono le ambientazioni mitteleuropee che sarebbero tornate in una sua recente storia. Insomma, un'altra tra le mie preferite. Tra le brevi ecco un geniale Faccini con Paperino e la Maschera Bric-à-Brac (Faccini), in cui torna Anacleto Mitraglia.

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                  Re: La Rinascita di Topolino
                  Risposta #7: Sabato 15 Lug 2006, 03:00:32
                  2596
                  Torna Topet con Il Commissario Topet e il Caso del Castello di Cloux (Macchetto/Perina) in cui Macchetto scatena tutta il suo poetico delirio in una storia con Leonardo da Vinci. La narrazione presente si mischia con quella passata, e sarà una cosa che tornerà nelle future storie macchettiane.

                  2597
                  Sorpesa delle sorprese: Casty sa disegnare! La copertina ispirata alla sua storia è infatti un suo bellissimo disegno. La storia all'interno Topolino e l'Uomo Ingannatempo (Casty/De Vita) è invece disegnata da De Vita. E dopo alcune sporadiche apparizioni nelle storie Castyane, Macchia vi si trasferisce in pianta stabile passando in affidamento quasi esclusivo a Casty. E Casty ci sa fare, oltre a fargli maneggiare congegni inquietanti e a dargli quell'aria elegante che lo contraddistingue, ce lo mostra sia a viso scoperto che col cappuccio. E cita pure esplicitamente Il Doppio Segreto di Macchia Nera di Martina/Scarpa. Questo nuovo ciclo poliziesco di Casty vedrà molto presto il ritorno di Macchia sempre nel ruolo dell'uomo ingannatempo. E in chiusura si ride a più non posso con Paperoga e la Metamorfosi Arborea (Faccini).  

                  2598
                  Numero fiappo con solo una storia di Indiana Pipps di leggibile.

                  2599
                  Topolino e gli Effetti della Disastrometa (Casty/Vian): Grande coppia di autori. Vian dà a Casty quel pathos che spesso manca. Ritorna Macchia, ritorna Bruto (terza volta) e ritorna la vena surreale. Topolino salva il mondo grazie alla partecipazione di tutte le persone della Terra. Non dico altro, da tanto è immaginifica questa storia.

                  2600
                  Nuovo centinaio e si ritorna a festeggiare le ricorrenze. Però il numero non è niente di che e a parte Archimede e la Sfida all'Ultima Invenzione (Faccini/Ferraris) non c'è molto altro.

                  2601
                  Ecco un altra copertina disegnata da Casty. E' presente lo strillo "il ritorno dell'uomo ingannatempo". Pur trattandosi di Macchia Nera, la storia Topolino e i Colpi dell'Uomo Qualunque ovvero Il Ritorno dell'Uomo Ingannatempo (Casty/Cavazzano) è inteso come un sequel della penultima storia di Macchia by Casty. Ecco quindi la continuity, quella esplicita, giocata a suon di riferimenti e didascalie con scritto "vedi Topolino #taldeitali". E poi c'è il finale con Macchia Nera imprigionato, che però trama qualcosa costruendosi un nuovo macchinario che tornerà comodo per la storia successiva. Casty porta una dimensione continuativa sul Topo, tappando la falla logica dei cattivi che pluricondannati trovano sempre il modo di andarsene a zonzo. Per la prima volta una storia poliziesca ambientata a Topolinia la disegna Cavazzano e non De Vita. Una storia assolutamente geniale che va' a toccare un ambito che nei fumetti Disney era ancora vergine, quello dei salvataggi dei videogiochi, specie quelli da emulatore tanto comodi quanto letali se utilizzati male.

                  2602
                  Gastone e il Cugino Dimenticato (Faccini) e Paperinik Eroe delle Papere (Arrighini/Molinari). L'ultima ricorda moltissimo La Rivolta dei Mariti.

                  2603
                  E ritorna per la quinta volta Silvano Mezzavilla con una storia che non è che l'ombra delle precedenti Topolino e la Sfida a Gold Mine (Mezzavilla/Dalla Santa). Soggetto scarso ma sceneggiatura spettacolosa con tanto di vignette mute e scene tenere.

                  2604
                  Numero assolutamente ordinario che al massimo offre una storia di pp8 by Cabella.

                  2605
                  Niente da segnalare di troppo importante a parte forse una storia di Filo e Brigitta di panaro che non rientra nella serie della Arrighini.

                  2606
                  Inizia il gadget Casa di Paperino. Per il resto niente di che, c'è una storiella della Mognato, che non si vedeva da un po' ma niente di che.

                  2607
                  In Ciccio Guardiano dei Sapori (Muzzolini/Cavazzano) viene citato il Bevitore di Vino di Teomondo Scrofalo, tormentone di drive-in qui, qui trasformato nel Bevitore di Latte di Teomondo Scrofalduck.

                  2608
                   Topolino e il Duplicatrone (Casty/Vian) porta avanti il ciclo di Macchia Nera, questa volta alle prese con un macchinario duplicatore probabilmente il risultato degli esperimenti fatti al termine dell'ultima storia. Anche stavolta una storia molto ingegnosa, con un finale aperto. Infatti al termine della storia Macchia Nera riesce ad evadere, e come Topolino stesso afferma "la partita finisce in parità".

                  2609
                  Bum Bum e la minaccia dello Zodiaco Nero (Mastantuono/Intini) dopo tanto tempo riporta alla luce il personaggio di Bum Bum.

                  2610
                  Copertina dedicata a Chicken Little. Numero piatto e banalotto.

                  2611
                  Con Topolino e il Mistero al Formaggio (Bosco/Vian) anche Bosco si prende la briga di portare avanti un suo ciclo personale, in cui Topolino è quasi sempre giornalista. Non ancora esaltante, ma i risultati arriveranno poi.

                  2612
                  Incredibile! Neanche Sisti vuole perdersi questa rinascita e corre a mettterci del suo con una storia bellissima, Topolino e l'Enigma ad Alta Frequenza (Sisti/Vian). La sua bravura la si vede subito e anche la sua passione per la filologia, recentemente esternata con Disney Parade. Ecco infatti il colonnello Baffettoni, cugino di Basettoni creato dallo stesso Sisti più di un decennio prima. In chiusura c'è una storia di Filo e Brigitta di Margherita Carrer, anche questa non rientrante nella serie della Arrighini.

                  2613
                  Il numero di natale! E che numero! Prima c'è il bel Paperino Paperotto e il Bello del Natale con Tutti (Macchetto/Urbano) e poi Manetta e il Regalo Sospirato (Tulipano/Vian) una sorta di sequel alla faraciana Manetta e l'Indagine Natalizia, con evidenti riferimenti espliciti e pure gli stessi personaggi. E poì la rivelazione del numero, che tanto per cambiare è Casty. Che già da un po' ti tempo si sapeva essere un disegnatore. Bè adesso decide di firmare una sua storia come autore completo e quel che ne esce è Topolino e le Macchine Ribelli (Casty) in cui Casty getta la maschera e si lancia nel genere che meglio gli riesce: la fiaba. E la storia è appunto una fiaba, con dei toni molto teneri, surreali e bambineschi, come giustificato dal prologo in cui si mostra un Topolino che narra la storia ai nipotini come favola della buona notte. La storia è imbottita di citazioni grafiche o meno a tutte le macchine Disney, da Susie e Cars, passando per Herbie, che qui diventa Erbie. E c'è una città di Pippidi. E infine c'è lo stile vintage che avvicina l'opera a quelle di Scarpa, del primo Scarpa. Ottima.

                  *

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                    Re: La Rinascita di Topolino
                    Risposta #8: Sabato 15 Lug 2006, 03:01:11
                    [size=24]2006[/size]

                    La strada del cambiamento conosce nuove evoluzioni. Se prima tutto era affidato a Casty, ecco che adesso non è più lui il baricentro di tutto. Pur portando avanti la sua ottima serie di storie, adesso le iniziative sono molte altre e tutte degne di nota.

                    2614
                    Numero di capodanno, con qualche storiella a tema, ma nel complesso niente di eccellente.

                    2615
                    Altro numero non esaltante. Paperinik e l'Amicizia Contesa (Ecuba-Lauria/Barbaro) è una breve molto particolare. Oltre a lanciare questa coppia di misteriosi sceneggiatori mette in scena il barksiano Jones e non il solito Anacleto, ponendolo a confronto con Paperinik.

                    2616
                    Argh. Questo me lo sono fatto scappare. Non c'è un Zangief nei paraggi che possa procurarmelo? :P

                    2617
                    Numero discreto. Una storia di Paperinik e Topolino e il ladro nell'Ombra (Bosco/Gorlero), in cui lo stile di Bosco comincia a farsi notare.

                    2618
                    L'Ispettore Manetta e gli Alibi Perfetti (Gervasio) vede un Gervasio autore completo seguire la strada faraciana, con tanto di Rock Sassi. E ci riesce maledettamente bene visto l'ottimo umorismo.

                    2619
                    Un grandissimo numero con due chicche imperdibili. La prima è forse la più bella storia di Casty con Macchia Nera. Topolino e il Caso Sottilissimo (Casty/Pastrovicchio) vanta i disegni di un Pastrovicchio assai gottfredsoniano, e che quindi si adatta benissimo allo stile narrativo del caro vecchio Casty. Dopo l'ennesima evasione Macchia trova il modo di diventare bidimensionale e si crea un covo leggendario nella fessura tra due pareti. Assolutamente fantastica e con un bellissimo Pippo a far da spalla, la storia parte come un flashback di Topolino, che la racconta a Gancetto. Nella prima vignetta oltre a Gancetto è possibile intravedere pure un riferimento a Vito Doppioscherzo, nei ritagli di giornale che Topolino conserva. E nel finale si assiste a una nuova evasione di Macchia, che questa volta giura vendetta a Topolino trasformandosi in corrente elettrica. Una storia a dir poco geniale, e di cui si aspetta quanto prima un seguito.  Ciccio e il Compleanno Sotto Sopra (Disney) è invece una storia realizzata a più mani in occasione di Luccacomics 2005, in cui è stata presentata come la striscia più lunga del mondo. Dopo Topolino-ino-ino di Sisti/Sciarrone un'altra storia entra nel guinness.

                    2620
                    Paperino Paperotto e l'Anniversario in Scatola (Enna/Tosolini) vede il ritorno di Enna sul Topo, mentre con Paperopoli alle Olimpiadi (Bosco-Figus-Sarda-Gagnor-Valentini/Palazzi) si celebrano le olimpiadi invernali di Torino con una storia celebrativa che riguarda tutto il cast dei paperi.

                    2621
                    Un Documentario per Indiana Pipps (Savini/De Vita) segna il ritorno di Savini sulle pagine del Topo con un'ottima storia, mentre Gastone e l'Amicizia Boomerang (Pesce/Deiana) è una storia di Paperinik che fa conoscere Riccardo Pesce.

                    2622
                    E riecco Casty, questa volta senza Macchia Nera, con Topolino e il Tenebroso Canzonatore (Casty/Mangiatordi), storia cupa e leggera allo stesso tempo il cui elemento risolutivo si rivelerà essere la tecnica cinematografica del Cromackey. Mangiatordi è sempre più bravo e tra le comparse della storia riesce a inserire Pipwolf, reduce da X-Mickey che fra non molto approderà sul Topo. Anche la copertina è fatta da Casty, ormai a suo agio nel disegno.

                    2623
                    E con questo numero inizia la saga in quattro parti Paperi Galattici (Ambrosio/Freccero-D'Ippolito-Gervasio-Dalla Santa) che accompagnerà il gadget della navicella spaziale. Una saga assai discussa perchè riciclò in maniera frittolesca i personaggi dei Ki-Kongi e dei Paperoidi, riscrivendone la storia e ignorando bellamente gli originali di Cimino e Scarpa.

                    2624
                    Continua la saga di Ambrosio, e Bosco firma un giallo interessante: Topolino e l'Enigma dei Riapparsi (Bosco/Dalla Santa).

                    2625
                    Una copertina...in cui non appare alcun personaggio Disney! Dentro la breve Le Lezioni di Pico - L'Attività Economica (Bosco/Colantuoni) riprende lo stile delle Pillole di Pico dell'anno prima, mentre Mezzavilla con Topolino e il Vendicatore Mascherato (Mezzavilla/Vian) firma una storia magnifica, con un'atmosfera unica e una strizzatina d'occhio al mondo nerd. Nel frattempo la saga di Ambrosio è agli sgoccioli, mentre viene annunciato l'arrivo di Pipwolf.

                    2626
                    Finisce la discussa saga di Ambrosio e arriva Pipwolf che con A Volte Ritorna (Macchetto/Mazzarello) salva il salvabile, trasferendo X-Mickey sul Topo. La storia è un preludio a ciò che verrà dopo, che purtroppo deluderà alquanto. ma la colorazione è simile a quella de La Storia Vista da Topolino e Le Storie della Baia quindi è superiore alla media. La divertente Paperoga Maestro di Chiassofono Meccanico (Vitaliano/Cavazzano) invece comincia a far notare la bravura di Vitaliano, anche se la sua consacrazione avverrà solo dopo, con il recupero Dinamite Bla. Inizia anche l'operazione "No al Razzismo".

                    2627
                    Si arriva all'inflazionamento: addirittura due storie di pp8. Ma il numero segna anche l'arrivo dell'iniziativa forse più interessante del periodo e cioè le elezioni politiche Disney. In concomitanza con quelle italiane, su Topolino si inizia a fare satira politica intelligente, dividendo il cast Disneyano in tre schieramenti e attribuendo a ciascuno una caratteristica. Tra i perosnaggi più celebri fa piacere vedere Rock Sassi e soprattutto Dinamite Bla, parodia del leghista, che di lì a poco sarebbe stato rilanciato alla grande.

                    2627
                    Alle Elezioni Disney si dedica la copertina e le tessere dei partiti all'interno. Ma il numero propone un altra storia in stile Vecchia Ciabatta, l'esilarante Zio paperone e il Telefonino Stregato (Gentina/Intini). Pipwolf e il Mistero di Villa Templeton segna una delusione non da poco, visto che il personaggio verrà usato d'ora in poi in modo scialbo e senza Topolino. Ma il capolavoro è l'ultima storia, Premiata Ditta Filo & Brigitta - Missione Spesa Specifica (Muzzolini/De Lorenzi) intelligente parodia del consumismo, e prima storia ufficiale del ciclo non della Arrighini.

                    2629
                    Numero pasquale. Niente di che, torna Paperut. L'unica cosa notevole è una tavola "didattica" in stile Art Attack inserita in Zio paperone e la Meraviglia del Giorno in Bottiglia (Macchetto/Palazzi).

                    2630
                    Si cerca di dare nuovo lustro a Indiana Pipps con Indiana Pipps e il Posto delle Decisioni (Figus-Sarda/De Vita), e Pipwolf continua a deludere con Pipwolf e le Sfide del Pagliaccio che Ride, in sé carina ma pessima rispetto al potenziale che il mondo di X-Mickey potrebbe avere sulle pagine di Topolino.

                    2631
                    Vitaliano ormai è a un passo dalla consacrazione con Topolino e la Scoperta del Nuovo Nuovo Mondo (Vitaliano/Mazzarello), storia in costume addirittura in due puntate che si becca l'onore della copertina. Molto ma molto bene.
                    In coda sta Premiata Ditta Filo & Brigitta - Ah! Ah! Ah! Risate Cercasi (Muzzolini/Camboni)serie ormai in mano alla Muzzolini. Questa volta si cita un po' troppo Zelig perchè la cosa possa andarmi a genio e non apparire forzata, ma a conti fatti è sempre la solita buona zuppa.

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                      Re: La Rinascita di Topolino
                      Risposta #9: Sabato 15 Lug 2006, 03:01:41

                      2632
                      Si comincia a creare non più un'unica attrazione per numero. Di interessante questo numero ha in primo luogo la poetica e bellissima Indiana Pipps e la Piramide del Tempo (Macchetto/Mazzarello) che come nello stile di Macchetto è una storia sognante, poetica e divisa tra passato e presente. E ci sono pure delle citazioni grafiche ad Asterix e Cleopatra i cui comprimari sono qui raffigurati in forma di cani antropomorfi. Poi c'è Pipwolf che ormai sembra definitivamente relegato alle cazzatine come Pipwolf e il Cacciatore della Notte (Ambrosio/Palazzi). Ma in questo numero iniziano anche ben due saghe a puntate che si protrarranno rispettivamente per sei e per quattro settimane. Si tratta di Lord Paperon e il Giro del Mondo in 5 Ricette (Salati/Milano-Mazzon-Held-Gatto-Del Conte) sorta di parodia gastronomica del romanzo di Verne che pur non eccellendo saprà intrattenere a suon di particolari "colti", e Paperino al Giro d'Italia (Badino/Ziche-Meloni-Limido-Gottardo) che avrà alti e bassi piuttosto disomogenei.

                      2633
                      Grande, grandissimo numero che inizia con Paperinik e l'Insospettabile Fan (Secchi/Mottura) storia "adulta" di Paperinik che grazie anche al tratto di Mottura ricorda qua e là le atmosfere di PKNA e Dinamite Bla e l'Eclissi...di Sale (Vitaliano/Cavazzano). Mai ritorno fu meglio gestito. Diveramente da Paperoidi e Ki-Kongi snaturati e Pipwolf sottovalutato, qui Dinamite è caratterizzato ancor meglio che in passato, e Vitaliano, che con molta ironia una volta rispondeva alla Pk-Mail, ha qui la sua consacrazione come uno degli autori più intelligenti. Tutto è perfetto in questa storia, i tempi comici, le battute, l'umorismo, le caratterizzazioni e i disegni. E intanto le due saghe a puntate proseguono.

                      2634
                      Termina l'operazione Elezioni (con la vittoria della sinistra Disneyana). Ma non si tira il fiato, tocca al Codice Da Vinci essere ritratto in copertina e all'interno ecco la prova definitiva per Bosco: Topolino e il Segreto Da Vinci (Bosco/Ferraris) è una grande storia, penalizzata un po' graficamente, in cui cultura e fantasia si incontrano e vengono rispolverati Zapotec e Marlin, da tempo latitanti. Veramente bella.

                      2635
                      Numero di certo non memorabile. La storia del Giro d'Italia finisce qui, d'ora in poi Lord Paperon proseguirà da solo.

                      2636
                      Ecco un altro Bosco molto positivo, con Topolino e il Malloppo di Troppo (Bosco/De Vita) e in chiusura Paperinik e il Tesoro di Cornelius Coot (Sarda/A. Pastrovicchio) in cui il fratello minore del Pastro diventa l'erede di Celoni e illustra magnificamente una storia che ha un grande cast di protagonisti che spazia da Paperinik alle GM passando per i due magnate rivali.

                      2637
                      I mondiali si avvicinano e aumentano le copertine e le storie calcistiche. In questo numero torna l'Agente Ciccio, finisce Lord Paperon e torna il caro vecchio Faccini che nella breve Paperino e la Vecchia Sbuffante (Faccini) cavalca l'onda citazionistica riproponendo alcune vignette barksiane tratte dalla Scavatrice. Inizia anche la miniserie di Bosco Commissariato Ore 10 incentrata sul duo Manetta e Rock Sassi.

                      2638
                      Ormai l'era delle copertine gag sembra essere tramontata: qui abbiamo finalmente Rock Sassi, Manetta e Basettoni che anticipano la storia interna di matteo Venerus, nuovo sceneggiatore che con L'Ispettore Manetta e le Indagini in Diretta (Venerus/Perina) fornisce un'ottima prova di esordio, anche se l'impronta faraciana è ancora molto evidente (e non è detto sia un male). C'è anche Pipwolf e le Spiagge Impossibili (Macchetto/Palazzi) una storiella divertente che però altro non è che una breve.

                      2639
                      Ok, ormai si viaggia a suon di numeri polposissimi. Paperinik e l'Isola dei Mostri (Gervasio) ripropone il caro vecchio Paperinik vendicatore dei propri torti, mentre Topolino e la Quarta Caravella (Mainardi/Barbaro) rilancia la Macchina del Tempo, affiancando questa volta a Topolino il mite Orazio. Con Storie del Papersera - 2 in 1 (Russo/Guerrini) vengono rilanciate le storie del Papersera, appunto. C'è chi tenta la strada dell'autore completo (Amendola) e chi cavalca l'onda delle citazioni come Cavazzano che in Paperino Maestro di Tranquillità (Capelli/Cavazzano) ripropone una vignetta dei Gamberi in Salmì di Scarpa.
                      Ma su tutti spicca Vitaliano, che con la sua seconda storia di Dinamite Bla, Dinamite Bla e la Cena dei Buzzurri (Vitaliano/Ferraris)  si conferma autore rivelazione dell'anno portando la satira sociale a livelli mai visti sul Topo.

                      2640  
                      E Casty ce lo dimenticavamo? Durante questo perodo era stato saggiamente imboscato per disegnare Topolino e la Città Taciturna (Casty), sua seconda storia da autore completo, che si becca la copertina (sempre castyana). E qui l'influenza scarpiana è ancora più evidente, mentre cominciano a diventare manifesti i ritmi delle storie di Walsh/Gottfredson, in una storiella minimalista quanto geniale.
                      nello stesso numero parte anche Paperino Paperotto e il Pirata Smemorato (Enna/Tosolini-Soffritti) che per due settimane dovrebbe preludere al gadget dell'estate , la pp8 boat. La storia è eccellente e nella seconda puntata migliora pure.

                      2641
                      Non si fa a tempo a gustarsi Enna che ecco già un altro ritorno: I Mercoledì di Pippo - Ali in Fiamme (Salvagnini/Gorlero) è un capolavoro di umorismo in stile anni 90. Tra le storie calcistiche si può citare Paperino & Paperoga e lo Scoop Sportivo (Sarda/Mazzarello), piena di trivia e informazioni di carattere calcistico.

                      *

                      Lucio
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                        Re: La Rinascita di Topolino
                        Risposta #10: Lunedì 17 Lug 2006, 13:02:55
                        Intanto mi complimento per il lavoro da te svolto, sempre preciso e competente.

                        Quanto al discorso rinascita, anche se questo discorso non piace a molti, sarà il grosso pubblico a decretarla. Se le vendite saliranno avremo una rinascita "effettiva" altrimenti il discorso resterà confinato nell'ambito dei forum con dispute tra progressisti e nostalgici (termine che in questo forum è sostituito da quello più preciso di "capelliani").

                        Io continuo a leggere storie buone da un punto di vista tecnico, ma "asettiche" per quel che riguarda il coinvolgimento del lettore. Manca, sia da parte dei nuovi autori come dei "vecchi" capelliani, la capacità di creare storie che "restino nella mente del lettore". Colpa della redazione? Forse. Non possiamo saperlo.

                        Quanto a Casty, tengo a precisare come all'apparire delle sue prime storie anch'io mi fossi unito al coro dei consensi. Certo, i suoi difetti erano ben evidenti (non-originalità della trama di base, sviluppo prevedibile e scontato), ma questi difetti sono tipici degli sceneggiatori agli inizi di carriera e pensavo che col tempo sarebbero spariti, mentre mi era piaciuto il suo modo di narrare decisamente vivace. Col tempo, però i difetti sono rimasti e il suo modo di narrare è diventato abbastanza ripetitivo. Non che con questo voglia bocciarlo, ma sicuramente vedere in lui il portabandiera della rinascita di Topolino è a mio avviso piuttosto emblematico.


                          Re: La Rinascita di Topolino
                          Risposta #11: Lunedì 17 Lug 2006, 13:51:50
                          Io continuo a leggere storie buone da un punto di vista tecnico, ma "asettiche" per quel che riguarda il coinvolgimento del lettore. Manca, sia da parte dei nuovi autori come dei "vecchi" capelliani, la capacità di creare storie che "restino nella mente del lettore".
                          Non sono molto d'accordo. Bisognerebbe vedere i bambini di oggi che cosa ricorderanno domani di quello che hanno letto.
                          Forse però questo non è il luogo migliore per discuterne, è il topic di Grrodon.

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                            Re: La Rinascita di Topolino
                            Risposta #12: Lunedì 17 Lug 2006, 14:16:31
                            Generalizzando un po' avvisaglie anche notevoli di miglioramento del mitico Topo si son viste però aspetterei a decretare una vera e propria rinascita!Ci sono troppe cose ancora da migliorare!I numeri scorrono e vorrei che questi ultimi (belli nella totalità) siano un "fuoco di paglia"!!

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                              Re: La Rinascita di Topolino
                              Risposta #13: Sabato 22 Lug 2006, 20:39:41
                              Grandissimo lavoro, Grrodon, ed interessanti anche le discussioni parallele sul Sollazzo!

                              Certo che sentir parlare di Topolino "vecchi" dopo il numero 2000 ancora mi suona strano.. anzi, a dirla tutta, i Topolino "vecchi" sono, per il sottoscritto, che non e' mica matusalemme, quelli prima del 1000.... ma tant'e'!

                              E la stessa sensazione ce l'ho quando dici:
                              Citazione
                              c'è celebrativo e celebrativo, la storia di cavazzano in apertura del numero 2000 era di tutt'altra pasta
                              Per me vale la stessa cosa con le storie del numero 1500.

                              Quindi i nostri giudizi sono inevitabilmente *forgiati* dall'imprinting? Dall'eta' in cui giudicavamo? Credo di si: recentemente mi e' capitato di rivedere alcune puntate di Goldrake, mito assoluto della mia infanzia... ma le ho trovate assolutamente stupide e insopportabili.. .al punto che volevo comprarmi i DVD di Capitan Harlok, ma ci ho ripensato: forse e' meglio tenerlo nella teca dei ricordi!

                              Questo non toglie che si possa giudicare serenamente, pero' anche quanto (di buono?) viene fatto oggi ed e' stato fatto negli anni (recenti) precedenti:

                              Tanto per cominciare trovo assolutamente da condividere la tua riflessione:
                              Citazione
                              (Topolino) sembrava puntare quasi unicamente sull'umorismo, sulla messa in discussione dell'autorevolezza di certi personaggi, proponendo strane coppie o smitizzazioni varie
                              Specialmente la smitizzazione dei "cattivi" stava portando i binari narrativi del topo verso un fumetto parodia di se stesso, incartato in schemi triti e ritriti, senza piu' nulla da dire. E non riuscivano nemmeno nell'intento di far ridere!

                              E poi effettivamente ci sono storie che (secondo il mio parere personale) non sono indegne del confronto con quelle uscite durante gli "anni d'oro" (1) del Topolino Libretto.

                              Ne cito qualcuna dal tuo elenco (e mi riprometto di fare lo stesso con gli altri elenchi postati sul Sollazzo):

                              Topolino e l'isola Nefausta (TL 2519) Bella, soprattutto nei disegni delle ambientazioni, Cavazzano si e' divertito!

                              Il ciclo della storia vista da Topolino, sara' che mi piacciono le storie appartenenti ad un filone (o serie, se preferite) ma queste sono davvero interessanti e sono uno dei modi di fare cultura (con la minuscola, ovviamente) su Topolino.

                              L'ispettore Manetta in 2 piedipiatti in fuga. Sembra una sceneggiatura per una diveretente commedia da vedere al cinema.

                              Da TL 2552 citi T. e il ritorno dei 2 mariachi: divertente, ma comunque lontana dalle *vette* di umorismo della prima.

                              TL 2569 Petronius Paperonius e la calata dei barbari, davvero OTTIMA dal punto di vista della trama, delle gag (innocui turisti teutonici!) e dell'omaggio filologico. C'e' chi ha trovato i disegni un po' troppo "pupazzettosi", forse, ma nel complesso mi piacciono.

                              TL 2575, Il Lindorn delle storie della baia, piacevole!

                              Topolino e le regolissime del Guazzabu' e' la mia preferita degli ultimi anni, in assoluto!

                              Paperina di Rivondosa: da ridere, tutta da ridere: la settimana scorsa ho visto in tv un pezzo di una qualche replica del polpettone originario (OT: bella gnocca, quell'Elisa!), mi sono andato a prendere il fascicolo e ho trovato il tutto ancora piu' geniale!!!! :D

                              Topolino e lo sguardo del basilisco: sembra na storia del De Vita anni 80, ai massimi livelli!

                              Su TL 2595 c'e' una storia che avevo dimenticato(!) del tutto: Topolino e la settimana scomparsa, niente di trascendentale, ma comunque ampiamente al di sopra della media (un 7 e mezzo, direi)

                              Su TL 2613 la storia di Casty sule automobili non mi e' piaciuta, pero' la trovata della citta' popolata da Pippo-simili e' divertente

                              I paperi galattici e i Ki-Kongi stroncano il livello di quei numeri sotto la media in maniera abissale: peggio del peggio!

                              Insomma, tra tanta fuffa ci sono anche delle belle prove, e 3-4 cose **ottime**, e non e' poco! Andate a rivedere ...voi che avete tempo ;-) i topi della seconda meta' anni 90, o anche quelli infarciti di storie degli studios (le cosiddette S-coded) con Bambi, i tre porcellini, tutta robaccia dello studio Diaz... e poi ne riparliamo!

                                - Paolo

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                                Re: La Rinascita di Topolino
                                Risposta #14: Domenica 23 Lug 2006, 00:58:45
                                Certo che sentir parlare di Topolino "vecchi" dopo il numero 2000 ancora mi suona strano.. anzi, a dirla tutta, i Topolino "vecchi" sono, per il sottoscritto, che non e' mica matusalemme, quelli prima del 1000.... ma tant'e'!

                                Ah, meno male... cominciavo a sentirmi vecchio  8-)

                                Citazione
                                Quindi i nostri giudizi sono inevitabilmente *forgiati* dall'imprinting? Dall'eta' in cui giudicavamo? Credo di si: recentemente mi e' capitato di rivedere alcune puntate di Goldrake, mito assoluto della mia infanzia... ma le ho trovate assolutamente stupide e insopportabili.. .al punto che volevo comprarmi i DVD di Capitan Harlok, ma ci ho ripensato: forse e' meglio tenerlo nella teca dei ricordi!
                                Sicuramente siamo forgiati dall'imprinting... ma a volte invece è anche questione di qualità assoluta e non legata all'età. Diciamo che possono piacere certe cose solo se lette da piccoli (e rilette magari 200 volte crescendo), ma altre invece, essendo *davvero belle* piacciono a prescindere dall'età. E di più... per fare un esempio stupido, io da piccolo l'unghi di Kalì non l'ho MAI letta (per le assurde ristampe di quel periodo)... ma non ho difficoltà a metterla tra le mie preferite ora, anche se l'ho letta da adulto. Di certo la preferisco a, che ne so, "I pirati dell'orsa maggiore", che da piccolo adoravo, ma di cui metterei forse in dubbio ora le qualità oggettive...  8-) (a parte la battuta sessuale sull'ascensore, impagabile!)

                                Cmq completamente d'accordo con Paolo praticamente su tutto! Solo noto che questa lista nella quale mi riconosco (quella di Paolo) è infinitamente più breve di quella che si farebbe anche solo a inizio anni '80. Se avessi il tempo farei una cosa simile per i numero dal 1400 al 1420... li si se ne vedono delle belle...
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