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Copertina di Marco Rota, riferita all'articolo interno sul WWF

- Paperino e il vento del sud (5^a puntata) [Martina/Carpi]
- Pippo e la festa dell'amicizia [Nofziger/Studio Diaz]
- Le GM e la gara di bendaggio [Nofziger/Studio Diaz]
- Zio Paperone e le insuperabili difese [Strobl]
- Topolino e il boom dell'antiquariato [Amato/Motta]

Si conclude su questo numero la lunga parodia di Via col Vento a opera di Martina e Carpi. Indubbiamente un finale "col botto" per un capolavoro del fumetto Disney. Come succede spesso nelle parodie, i personaggi in realtà rischiano di recitare parti che con loro hanno poco o nulla a che fare, Paperino eroe senza macchia e sicuro di sé infatti non è quello che siamo abituati a vedere (ma è sicuramente Rhett Butler), e men che meno un Paperoga così intelligente o una Paperina con un carattere da Rossella O'Hara (appunto). Ma la parodia è così bella e ben scritta che queste cose passano in secondo piano. In compenso Paperone è sempre lui, come viene dimostrato dal classico finale Martiniano.
Tra le varie cose mi ha colpito il destino dei poveri Bassotti, per una volta dalla parte giusta, finiscono comunque in galera per aver perso la guerra. Poracci.

Pippo e la festa dell'amicizia è la solita storiella stupida dello studio Diaz, con tanto di Gambadilegno che si autoinvita alla festa e viene scacciato da Pluto... bah.

Lo stesso vale per le Gm e la gara di bendaggio. Nulla di positivo.

Un po' meglio per la storiella di Strobl, che, per lo meno, ha i disegni di Strobl ed è anche abbastanza divertente.

Carina l'ultima storia, Topolino e il boom dell'antiquariato. In realtà si capisce chi è il colpevole dopo pochissime pagine, e il finale a tarallucci e vino è fin troppo scontato, ma il tratto morbido di Motta è cmq sempre piacevole da guardare

Link inducks: http://coa.inducks.org/issue.php/x/it/TL+1400 (dove è anche possibile valutare le storie).

Non so come ti sia venuta la balzana idea di recensire Topolini vecchi ma mi piace! Che bello risentir parlare delle storie che lessi da piccolo! E anche conoscere qualcosa di nuovo (gli autori )

Potete anche commentare, eh! 8-) Non è poi preistoria, dovrebbero essere ben diffusi i topi di quel periodo.

E tornate la prossima settimana per il 1401, naturalmente!

- Pippo e la festa dell'amicizia [Nofziger/Studio Diaz]
- Le GM e la gara di bendaggio [Nofziger/Studio Diaz]

E' la memoria di storie come queste che mi fa considerare piu' che accetabili le storie-riempitivo di oggi! Con il vantaggio che molti autori che le realizzano oggi potrebbero essere dei grandi autori domani, mentre realizzazioni come quelle dello Studio Diaz sono sempre state inaccettabili.

Come, infine, non essere conquistati dalla bellezza del tratto di Carpi in una delle sue storie capolavoro?

  - Paolo

Potete anche commentare, eh! 8-) Non è poi preistoria, dovrebbero essere ben diffusi i topi di quel periodo.

L'unica storia che ricordo con chiarezza fra quelle citate e' "Il vento del Sud", di cui dici:

Come succede spesso nelle parodie, i personaggi in realtà rischiano di recitare parti che con loro hanno poco o nulla a che fare, Paperino eroe senza macchia e sicuro di sé infatti non è quello che siamo abituati a vedere (ma è sicuramente Rhett Butler), e men che meno un Paperoga così intelligente o una Paperina con un carattere da Rossella O'Hara (appunto).

E' vero che  talvolta nelle parodie i personaggi escono un po' dai "propri panni", ma non scordiamo che questa parodia e' in realta' un racconto del passato... insomma, non e' Paperino, e' un suo bis-bis-bis-eccetera. Quindi nulla vieta di assumere che fosse diverso dal discendente... anche se  di solito nell'universo Disney si assume che "talis pater, talis filius" (o qualcosa del genere)

Ma la parodia è così bella e ben scritta che queste cose passano in secondo piano.

E il disegno di Carpi e' da manuale!  :o

In compenso Paperone è sempre lui, come viene dimostrato dal classico finale Martiniano.

Esatto! Probabilmente l'autore ha voluto "riportare" i nostri personaggi alla "realta' di tutti i giorni" con quel finale. Se ben ricordo, Paperino/Rhett nel corso della storia non aveva grossi problemi a tenere testa a Paperone, quindi perche' fuggire nel finale? Proprio perche' era il finale e ci voleva un "classico"...

Tra le varie cose mi ha colpito il destino dei poveri Bassotti, per una volta dalla parte giusta, finiscono comunque in galera per aver perso la guerra. Poracci.

Quoto. I Bassotti hanno un ruolo insolitamente "positivo" in questa storia.

Carina l'ultima storia, Topolino e il boom dell'antiquariato. In realtà si capisce chi è il colpevole dopo pochissime pagine, e il finale a tarallucci e vino è fin troppo scontato, ma il tratto morbido di Motta è cmq sempre piacevole da guardare

Questione di gusti. Motta ha il tratto morbido, e' vero... ma a me non e' mai piaciuto un granche'. Una sua caratteristica che, non so perche', mi da' fastidio, e' quella di disegnare i personaggi "in piedi" come se stessero tirando fuori la pancia... un po' "svaccati", per cosi' dire. E' perfetto per Pippo, un po' meno per altri. Anche se forse e' piu' realistico (tutti ci "svacchiamo" un po' quando non ci sentiamo osservati ), ma e' una semplice questione di gusto.

E tornate la prossima settimana per il 1401, naturalmente!

Non manchero'  

E' la memoria di storie come queste che mi fa considerare piu' che accetabili le storie-riempitivo di oggi! Con il vantaggio che molti autori che le realizzano oggi potrebbero essere dei grandi autori domani, mentre realizzazioni come quelle dello Studio Diaz sono sempre state inaccettabili.

Sì, rileggendole per commentarle mi son reso conto che erano davvero MOLTO peggio delle peggiori storielle riempitivo italiane... brrrr! Claretta ha ragione da vendere su questo.

E' la memoria di storie come queste che mi fa considerare piu' che accetabili le storie-riempitivo di oggi! Con il vantaggio che molti autori che le realizzano oggi potrebbero essere dei grandi autori domani, mentre realizzazioni come quelle dello Studio Diaz sono sempre state inaccettabili.

Quoto!