Topolino… sulla scena del delitto (Faraci/Cavazzano): posso dirlo? Lo dico: Tito Faraci è semplicemente un genio. Mai scontato e sempre innovatore, pur rimanendo ancorato ai canoni classici. La storia è uno spassoso ed efficace miscuglio tra giallo scientifico e commedia degli equivoci; complici dei vari fraintendimenti della figura di Topolino sono Manetta e Rock Sassi, caratterizzati al punto giusto, anche se devo dire che Rock ha perso, dagli esordi, un po’ di spessore: da abile poliziotto texano, temuto persino da Gambadilegno e Macchia Nera, a babbeo puro e semplice… Tuttavia in questo contesto le sue nuove caratteristiche si inseriscono perfettamente; splendido il personaggio di Gambadilegno (non il cattivo gottfredsoniano ma neanche il ladro-macchietta moderno) e i suoi complici per non parlare del tenente Bolson; sembra quasi che questo personaggio provenga da una realtà non realistica come quella di Andeville, ma che entra ugualmente in contrasto stridente con la Topolinia “città sulle nuvole”, dove ispettori incompetenti inquinano impunemente la scena del crimine, dove i principali sospettati di ogni malefatta sono Gambadilegno e Macchia Nera, dove “la polizia si affida a un dilettante” e "dove non è semplice rilevare impronte digitali” (mi sono rotolato dalle risate per mezz’ora quando l’ho letta!). Il tutto condito da gag “tormentone”, dalla citazione a Baldo e da una sana scaz.zottata che non vedevamo sulle pagine del Topo da troppo tempo, ormai! L’unica pecca di questa storia? Che probabilmente è l’unica produzione faraciana per la Dinsey per mooolto (troppo) tempo.
Wizards of Mickey – Il Segreto della Grande Corona (Ambrosio/Palazzi): posso dirlo? Lo dico: questa saga sta prendendo una brutta piega, IMHO. Passi il riepilogo con una distinzione quasi bambinesca tra “eroi” e “malvagi”, passi la borsa magica di Pippo che ricorda un certo gonnellino di un certo uomo del futuro, passi la storia di Fafnir che, sdolcinata al punto giusto, ricorda Dragon Lords… ma l’Amuletofonino mi ha fatto semplicemente accapponare la pelle! E, come se non bastasse è la cosa meno fantasy che abbia mai visto… Vogliamo parlare poi della storiellina della Corona e dell’Incudine del Fato che ricorda l’omonima Voragine? O dell’incantesimo della puzza eterna (Aaaargh!)?
L’happy end, quanto mai prevedibile (con un po’ di filippica sull’amicizia ecc, ecc…) rovina anche la figura dei Draghi, che si poteva sviluppare in maniera molto migliore. Insomma, per ora, la cosa veramente bella di questa saga sono i disegni, questa settimana realizzati da un Palazzi abile e particolarmente ispirato.