Topolino e il Regalo su misura (Capelli/De Vita): mh. Mediocre, come storia. Insomma, è intrisa di una morale natalizia sdolcinata e un po’ forzata ed è anche inconcludente (alla fine SPOILER Topolino non trova il regalo per Eta e la storia finisce così, di punto in bianco). Orribile inoltre la definizione con la quale Eta Beta si classifica: Etabetoide, che probabilmente farà venire i brividi ai più, indifferentemente dal clima. Ottimo invece De Vita, a suo agio con i Topi e con le ambientazioni invernali e natalizie, impreziosite da decorazioni festive inserite sapientemente tra le vignette.
Commissariato, “Operazione Natale” (Bosco/Cavazzano): il titolo non vincerà mai un premio per l’originalità, ma la storia mi è piaciuta abbastanza, anche per il fatto di appartenere a quel filone narrativo inaugurato da Tito Faraci con Manetta e l’Indagine natalizia (guarda caso, disegnata sempre da Cavazzano). Certo, l’Indagine natalizia era su un altro livello, ma questa divertente commedia degli equivoci ha buone gag e uno spirito natalizio (a cui è aggiunto un pizzico di ironia dissacratoria) non troppo scontato. Fluido e abile come sempre Cavazzano, che tratteggia personaggio splendidamente disneyani; non mi è piaciuto troppo il suo Babbo Natale, ma probabilmente è stato adattato per renderlo più realistico, per aumentare la somiglianza con il complice di Gambadilegno.
Per il resto abbiamo storielle banalotte dalla scontata e mielosa morale natalizia; per inciso in questo numero abbiamo due storie di Panaro, entrambe non molto entusiasmanti.