Papersera.net

Recentemente impressa? Se leggi un paio di pagine fa, si dice appunto che già dalle primissime storie di Paperinik Archimede ha dimenticato la doppia identità grazie alle car-can. Casomai sono quelli che sostengono che l'inventore sappia del segreto, a sbagliare.

Per un bel po' però il concetto era che Archimede sapesse... forse il ritorno alle car-can si è avuto proprio sullo Zero/1 e da allora hanno cercato di rimanere consistenti con quello. Sarebbe una bella cosa.

Per un bel po' però il concetto era che Archimede sapesse... forse il ritorno alle car-can si è avuto proprio sullo Zero/1 e da allora hanno cercato di rimanere consistenti con quello. Sarebbe una bella cosa.

appunto, grazie Sprea...leggo con passione paperinik da quando ho imparato a leggere (prima metà degli anni '70). L'"amnesia forzata" di Archimede era stata introdotta nello stesso episodio in cui Archimede aveva costruito il rifugio sotterraneo (non ricordo mai il titolo, sigh!) ma sostanzialmente non più ripresa. In compenso a partire dal 1980 (più o meno) l'interazione Paperino-Paperinik con Archimede era quasi sempre alla luce del sole.
Come qualcuno ha detto, era probabilmente un dettaglio lasciato al sceneggiatore, mentre negli ultimi tempi sembra si sia stabilita una convenzione. Non che la cosa sia così straordinaria ma mi crea qualche fastidio, sorry...

Paperino e l'identita' meccanica    - Sisti/Cavazzano
È la storia che mi ha spinto a prendere questo Topolino. Bella, anche a me è piaciuto vedere le "tre identità" di Paperino che per una volta coesistono nella stessa storia. Bravissimo Cavazzano (che riesce, fra le altre cose, anche a "far vedere" i momenti in cui i "cattivi" appiccicano le spie alla 313, ma senza farlo notare alla prima lettura (rileggere per credere   )
Le car-can vengono citate ma non sotto questo nome.
La cosa strana è che nella sua vita "normale" la 313 è di solito presentata come una macchina scassatissima, mentre in questa storia si comporta egregiamente anche quando è in "borghese". Comunque la storia è gradevolissima.

Paperoga e la genialita' nascosta   - Gentina/Lucci
La storia mi ha divertito abbastanza, carina la seduta di sette ore per trovare il talento di Paperoga, carino il talento in questione, la pila di lattine impilate "sul lato tondo" mi ha divertito. Il finale era prevedibile, ma insomma, non pretendiamo troppo.

Gambadilegno e il maldestro scambio di persona   - Maiardi/Uggetti
Senza infamia e senza lode. Si salva grazie al finale, ma per il resto non dice granché.

Paperino e il lancio del decino  - Concina/D'ippolito
Sottoscrivo chi la ha definita "un ciak  allungato"  

Zio Paperone e il compleanno costoso   - Russo /Milano
Prevedibilissima.

Topolino e la sfida della verita'   - Panaro/Soldati
Non mi ha entusiasmato, la ho trovata troppo lenta e lunga.

Ecco, prendo un post a caso tra quelli che stanno riempiendo i vari topic in questi giorni per intervenire nella "discussione" lanciata da Bruno. Non so cosa intendesse lui di preciso con quel "mi sembra che il livello del Papersera da un pò di tempo a questa parte sia molto cambiato", fatto sta che anch'io da qualche settimana, ho la sua stessa, spiacevole, sensazione. Non che manchino discussioni ed interventi interessanti, ma questi risultano quasi soffocati dalla valanga di post inutili tipo quello che ho quotato e di cui questo stesso topic è pieno: messaggi composti esclusivamente da "quoto", "sono d'accordo", battute a ripetizione, smiles, domande perlomeno strambe (vedere il topic di LOST), OT paurosi, ecc. Tutti messaggi che non apportano niente di nuovo alla discussione e che non fanno che appesantirne di molto la lettura. Sarebbe bene che si postasse solo quando si ha veramente qualcosa da dire, e non solo per aumentare il proprio numero di post (che, ricordo, non porta a nessun premio o "promozione").
Il mio discorso non è riferito a nessuno in particolare, diciamo che vale un po' per tutti. Ma a "buon intenditor"...

Prendo queste frasi di MarcheseDelGrillo per poter dire la mia opinione...
Ringrazio quindi, anticipatamente, Marchese, che mi dà la possibilità di poter approffitare delle sue frasi per intraprendere il mio discorso.
Inanzitutto devo essere sincero, non sono in grado di dire se il livello del forum del papersera è sceso in questi ultimi tempi perché sono nuovo di questo ambiente. Spero solo di non aver contribuito più di tanto a questo abbassamento, di cui si parla.
Sinceramente mi sento in qualche maniera uno di quelli che partecipa ai topic anche senza usare molti giri di parole.
Spesso sono intervenuto negli argomenti (devo dire tutti molto belli) con semplici frasi del tipo "quoto" e "sottolineo" e molte volte ho iniziato a dire le mie opinioni partendo da citazioni da voi compagni di forum.
Posso assicurare che tutte le volte che sono intervenuto in maniera breve non lo ho fatto per accumulare punti (anche perché come ha detto giustamente MarcheseDelGrillo, non si vincono premi) ma solo perché mi sentivo di dire quelle cose.
A me piacerebbe molto intraprendere lunghi dibattiti con voi anche perché, mi sento di dire, che mi trovo bene con tutti voi. Tuttavia il tempo è quello che è...
Le mie giornate sono molto piene (come del resto sono sicuro le vostre) e queste mi richiedono moltissimo tempo. Sono impegnato in vari ambiti. Frequento l'università di scienze infermieristiche nella mia città, Livorno, e tra le altre cose impartisco anche ripetizioni di scuola elementare a bambini tutti i giorni.
Nei pochi momenti che torno a casa, mi rilasso insieme a voi e discutendo con voi, ma non sempre trovo la forza e la voglia di conversare tramite lunghi discorsi.
Chiedo scusa se spesso sono intervenuto banalmente nei topic, ma per me è comunque molto importante poter ascoltare i vostri discorsi ed esprimervi, seppur in maniera più o meno breve, le mie opinioni in merito.
Nonostante questo credo di aver dimostrato, fino a oggi, di essere anche in grado (anche se con i miei erori ortografici)  di poter intraprendere lunghi colloqui, come quello rivolto al maleducato e impertinente Naruto.
Non ritengo comunque un abbassare di livello il forum, intraprendere discorsi brevi, anche perché, ripeto, non sempre c'è la possibilità di farli.
Spero comunque, in un futuro vicino, di entrare ancora di più nel forum e di intraprendere con tutti voi interessantissimi discorsi, anche molto lunghi.

Con la speranza che siate in tanti a leggere questo mio messaggio, approffitto di questob per ringraziare tutti voi della compagnia che mi fate,conversando dei nostri personaggi preferiti, e della disponibilità che dimostrate sempre di avere nei miei confronti, anche quando si tratta di aiutarmi in qualche cosa.
Grazie.
                     maradina.

 lunghi colloqui, come quello rivolto al maleducato e impertinente Naruto.
 

Chi è questo "Naruto"? Mi sfugge...

Chi è questo "Naruto"? Mi sfugge...

Non ti perdi niente, Lupo...  
E' uno che voleva vendere qualcosa nel nostro spazio del mercatino, ma che come ha messo le foto dell'articolo in questione, che non corrispondeva alla sua descrizione, è stato corretto e c'è rimasto male... Così ha deciso di lasciare tanti bei topic pieni di insulti rivolti un po' a tutti: a noi frequentatori del forum, a Walt Disney, a Topolino...
Io ho provato ad avere con lui un dialogo umano, ma poco dopo sono stato insultato nuovamente...
Un caso clinico, insomma...
 
Io approfitto del post di maradina per dire la mia...
Forse qua dentro sono quello che ne sa di meno, ma non per questo devo tacere...
Penso che se espresso senza offendere nessuno, qualunque messaggio possa esprimere un parere o un'opinione, bella o brutta che sia...
Ho sempre avuto un carattere allegro, che in tanti casi mi ha aiutato pure ad andare avanti e a non buttarmi sotto un treno...
Io sono tra quelli che a volte scrive "quoto", perché il mio parere è stato espresso tale e quale da un'altra persona... perché scriverlo nuovamente? Quoto il suo messaggio e al tempo stesso dico a tutti il mio parere... che male c'è?  
Io sono tra quelli che fa battute, sì... sono tra quelli che cerca di sdrammatizzare il discorso, che piazza la frase simpatica per alleggerire l'atmosfera... e allora? Non faccio nulla di male, non offendo nessuno...  
Sono arrivato in questo forum per caso e mi sono trovato subito bene... Ma a queste condizioni, devo porre al mio modo di essere dei limiti, e questo non mi va bene...  
Non per forza bisogna fare discorsi seri... Io uso Internet anche per svagarmi un po', e qui ci entro con l'intento di parlare di cose che mi piacciono con persone che hanno la mia stessa passione...  
Sono deluso e amareggiato...

#2671
Numero che contiene una sola storia degna di nota, storia che però si becca l'onore della copertina, e per fortuna visto che è davvero bella.

Paperino e L'Identità Meccanica (Sisti/Cavazzano): Tanti e tanti anni fa, agli albori del menàge con Paperina, e durante una trasferta messicana, Paperino trova in un pueblo un'automobile. Pur di far colpo su Paperina, baratta il suo asinello per venirne in possesso, ma ben presto la 313 si rivela essere un macinino e Paperino ci fa una magra figura. Questo è quanto raccontato dal cortometraggio Don Donald (1937), e quanto anni dopo viene ripreso in una storia del 1995 da Fabio Michelini e Massimo De Vita ne Il Segreto della 313, in cui un Pico de Paperis puttosto perplesso chiede a Paperino come mai si ostini a non voler cambiare automobile. Paperino glielo spiega, e il flashback che ne deriva fornisce a Don Donald un sequel ideale, che vede un Paperino piantato in asso volersi sbarazzare dell'incauto acquisto, buttandolo da un dirupo. Per distoglierlo dalle sue intenzioni uno sciamano del deserto trasformerà per una settimana la carretta in un bolide, un'incantesimo temporaneo che servirà a riconquistare Paperina, ma che non cesserà mai del tutto. Lo sciamano infatti ammonisce il papero che la 313 tornerà ad essere un'umile auto ma manterrà sempre e comunque all'interno dei suoi motori una scintilla di vita. Una scintilla che al termine del flashback si attiva subito, bloccando l'automobile ed evitando a Paperino e Pico di venir travolti da una valanga. Una storia stupenda, a cavallo tra innovazione e rispetto della tradizione, una storia che molto probabilmente ha fornito un background ideale per Addio! di Massimo Marconi e Giorgio Cavazzano, l'ultima ministoria contenuta dello speciale 98 di PKNA Zero Barra Uno, che ripresenta una 313 "viva" che interagisce con Uno e serenamente rassegnata si fa da parte, per dar modo al suo padroncino di avvicinarsi senza rimorso alcuno alla Pikar.
Con Paperino e l'Identità Meccanica viene aggiunto un nuovo capitolo all'epopea della 313, e nessuno potrebbe farlo meglio di Alessandro Sisti, che più di una volta ha dimostrato di possedere una cultura filologica notevole, e di saperla riversare nelle sue storie mantenendo un orientamento sincretistico e concliante. Non è dato sapere se Sisti conosca veramente ogni storia del patrimonio creativo di cui sopra, per cui potrebbe averla creata per ispirazione divina. Ma tenderei a non credere alle concidenze, soprattutto quando si parla di un autore che ha saputo destreggiarsi perfettamente in più campi, che ha curato il progetto Disney Parade e che è stato uno dei creatori di PKNA. Insomma, Sisti confeziona una storiella di 29 pagine, in cui dà fondo a tutto il suo repertorio, nel tentativo di omaggiare la macchina più famosa dell'universo Disney. Si torna a parlare di 313 viva, e nel mentre Sisti coglie l'occasione di mostrarci la giornata tipo di Paperino, andando a pescare in ambiti che molto difficilmente vengono mischiati. Ecco quindi in una sola storia la PIA, Paperinik,  Archimede e le Car-Can, Paperina, Qui Quo Qua e il resto della sua vita normale. Tanti temi assemblati con intelligenza che anzichè apparire donrosianamente ridondanti si completano a vicenda spiegando il vero motivo per cui sembra che Paperino poltrisca tutto il giorno. Sisti mostra la strada con una storia che anche presa da sola ha un suo perchè, e fornisce anche una valida lezione a quanti vogliono a tutti i costi parlare di continuity nel fumetto Disney, e non è cosa da poco. Grazie, Sisti.

Settimana prossima copertina e storia principale dedicata a Topolino moschettiere...uhm.

Non mi piaciono i disegni della Uggetti ma nella storia di Mainardi mi sembrano un pò più graziosi del solito. Sbaglio? C'è anche da dire che scrivo con 38 di febbre!
Quella di Panaro invece mi è parsa soltanto un prologo a una ipotetica storia western più consistente.

Sono deluso e amareggiato...

E per cosa?  
Da moderatore, il mio intervento era dovuto e pienamente legittimo; oltretutto non mi sembra di aver detto niente di che, se non di pensare un attimo prima di postare per non riempire un topic di messaggi che non c'entrano niente con l'argomento discusso. Ti assicuro che richiami del genere ne sono stati fatti parecchi in passato e continueranno ad esserne fatti in futuro. Per quale motivo dovresti ritenerti offeso?

Io sono tra quelli che a volte scrive "quoto", perché il mio parere è stato espresso tale e quale da un'altra persona... perché scriverlo nuovamente? Quoto il suo messaggio e al tempo stesso dico a tutti il mio parere... che male c'è?  

Nessuno, se la cosa avviene sporadicamente. Ma ammetterai che leggere una discussione in cui il 70% degli interventi sono dei “quote” senza nessun altro tipo di contenuto non sia il massimo della vita? Nessuno chiede di scrivere post chilometrici, sarebbe sufficiente che ognuno, oltre a quotare, aggiungesse anche la sua opinione, motivandola se possibile.

Io sono tra quelli che fa battute, sì... sono tra quelli che cerca di sdrammatizzare il discorso, che piazza la frase simpatica per alleggerire l'atmosfera... e allora?

Stesso discorso: la battuta va bene se fatta una volta ogni tanto, meno bene se metà dei messaggi sono battute... Insomma, ognuno dovrebbe imparare ad auto-moderarsi, affinché una semplice battuta non diventi il pretesto per discutere per tre pagine del nulla.

Comunque ripeto: il mio è un discorso generale rivolto a tutti, non sentirti chiamato in causa più del dovuto.
E qui chiudo, perchè siamo OT

Sì, chiudiamo va...

Questo numero mi è piaciuto "normalmente", nel senso che come sempre l'ho letto volentieri.
Storie migliori: "Paperino e l'identità meccanica", "Paperoga e la genialità nascosta". Le altre sono piacevoli e simpatiche, niente di più.

# 2671

Paperino e L'Identità Meccanica (Sisti/Cavazzano): dopo il lavoro con "I Bis-Bis di Pippo", Alessandro Sisti ritorna con una storia che è un capolavoro. Una storia realizzata in maniera geniale, fitta di rimandi a storie passate. Il tutto in sole 28 pagine. Insomma, Sisti è un genio!
Partendo dal presupposto, affrontato anche dalle precedenti Paperino e l'Identità Meccanica e Addio! (Pkna Speciale Zero Barra Uno), che la 313 abbia un'anima, Sisti in questa storia approfondisce l'aspetto della 313 fedele compagna di vita e avventure di Paperino. Una vita che in un'unica storia, forse per la prima volta, ci viene mostrata in più sfaccettature: la vita quotidiana, la vita da agente P.I.A. e la vita da supereroe. E la 313 sempre presente, anch'essa come il suo padrone con differenti "personalità". Questo mostrare le varie fasi di una giornata tipo di Paperino e la 313 non risulta forzato, ma anzi si incastra splendidamente risultando perfettamente in continuity. Una continuity non legata a una singola storia o a delle storie in particolare, bensì ad un intero universo di storie che fin qui ci sono state, senza entrare in conflitto o in contraddizione con nessuna di queste. Una continuty "intelligente", che si spera che possa fare scuola.
Conoscendo Sisti, non c'è da stupirsi di tutto questo, visto che non è certo nuovo a questo modo di lavorare. L'intera seria di Pkna si basa sul lavoro simile operato da Sisti con i tre numeri zero: 3 storie innovative che introducevano un nuovo mondo di avversari e amci, eppure perfettamente attinenti con quanto fino ad allora visto in tante storie di Paperinik. E senza quelle tre storie sono convinto che la serie non sarebbe stata la stessa. Basti guardare il risultato della fantomatica terza serie, nella quale l'unica storia di Sisti non era altro che una presa in giro dei clichè di questa serie nonchè un'enorme strizzata d'occhio ai Pikers di vecchia data.
La speranza è che anche altri autori possano seguire questa scia, e che nel Topo si possa vedere più Sisti e meno Ambrosio.

Non è dato sapere se Sisti conosca veramente ogni storia del patrimonio creativo di cui sopra, per cui potrebbe averla creata per ispirazione divina. Ma tenderei a non credere alle concidenze, soprattutto quando si parla di un autore che ha saputo destreggiarsi perfettamente in più campi, che ha curato il progetto Disney Parade e che è stato uno dei creatori di PKNA.

Assolutamente d'accordo: nessuna coincidenza, ma la volontà di inserirsi nel solco tracciato dalle due storie precedenti.

Tanti temi assemblati con intelligenza che anzichè apparire donrosianamente ridondanti si completano a vicenda spiegando il vero motivo per cui sembra che Paperino poltrisca tutto il giorno.

Geniale! In pratica Paperino non poltrisce perchè non ha voglia di lavorare, ma perchè lavora troppo. E per giunta gratis, visto che n'è il lavoro alla P.I.A. nè l'attività di supereroe gli dà reddito.

Sisti secondo me è uno dei migliori sceneggiatori di Topolino! E sinceramente spero tanto che la saga della macchina del tempo tanto annunciata sul Topolino sia stata affidata a lui, piu' che a Ambrosio!!!

E sinceramente spero tanto che la saga della macchina del tempo tanto annunciata sul Topolino sia stata affidata a lui, piu' che a Ambrosio!!!

Speriamo! Sarebbe una gran cosa!

Sisti secondo me è uno dei migliori sceneggiatori di Topolino! E sinceramente spero tanto che la saga della macchina del tempo tanto annunciata sul Topolino sia stata affidata a lui, piu' che a Ambrosio!!!

Non illudiamoci... /