Rispondo tardivamente per motivi vari, anche se forse stiamo andando troppo OT:
Non voglio essere irriverente, ma scommetto che quelli che hanno detto di non apprezzare Intini sono tutti over-30 (e quindi cresciuti con disegni più classici)!
Avendone 23, di sicuro non sono fra quelli.
comunque trovo sempre un po' sconcertante il responso del pubblico, della massa, che spesso (troppo spesso) premia artisti che sono arrivati ad un certo punto punto ed hanno poi continuato per anni (lustri?decenni?) a rifare sempre le stesse identiche pedisseque cose, crescita zero
e non mi riferisco (solo) ad artisti Disney
Perchè, per "crescere" bisogna per forza mutare (direi quasi radicalmente) il proprio stile nel corso degli anni? Il lettore medio rimane spiazzato, e fa difficoltà ad apprezzare quel nuovo tratto (e in alcuni casi ne risente pure la scorrevolezza della storia). Non mi sembra, ad esempio, che G.B. Carpi (guardacaso il suo maestro) si sia evoluto notevolmente nel tempo, ma non per questo è da criticare... :
comunque su Intini, gusto personale a parte (lo vedi e, "a pelle", decidi se ti piace o meno), non credo si possa dire alcunchè di male : i personaggi sono fortemente espressivi, dinamici, le inquadrature varie ed estremamente funzionali, narrazione chiara e fluida, una straordinaria attenzione ai dettagli, personaggi secondari molto caratterizzati, stile personale...
Sul vederlo "a pelle" sono d'accordo. Non lo sono quando elogi tutte quelle caratteristiche di Intini. Cioè, nel mio pensiero di vedere le cose, un autore simile non può essere esaltato solo perchè ha uno stile molto diverso dagli altri (è un caso che vari autori "alternativi" Disney [Lavoradori, Intini e Faccini, per fare tre nomi] siano tutti amatissimi?), perchè (sempre IMHO) è un'ingiustizia nei confronti di coloro che perdono molto più tempo per rispettare gli standard caratteristici di un fumetto (ad esempio, disegnare un becco storto, quando è tipico del proprio tratto, è più semplice che farlo dritto, e via dicendo...). Per la cronaca, anche a me non piaceva come oggi il Cavazzano anni '70 (pur essendo un suo grande estimatore, eh?), ma c'è da dire che pur portando una ventata di novità, non si discostava poi così tanto dagli standard canonici.
be', poi se a voi piacciono artisti che si ripetono da anni, artisti che hanno grossi limiti tecnici (tipo problemi con le prospettive, ma non solo), artisti che dai loro modelli non prendono solo l'ispirazione (mi riferisco a personaggi, pose e addirittura vignette scopiazzate)...
Anche se potrebbe essere un esempio sbagliato, dato che l'autore in questo caso è uno solo, te li immagini i tradizionalissimi (e "ripetitivi" :
) Lupo Alberto e i Peanuts diversi da come li conosciamo?
Sulle pose scopiazzate, a volte mi sono lamentato anch'io, quindi non posso che darti ragione.
non tutti possono distinguere un Van Gogh da una crosta (esagero )
Però, l'indiscutibile valore di quel quadro verrebbe constatato all'unanimità dalla totalità degli esperti del settore, nessuno escluso, e non sarebbe il caso di Intini...