Appunto. O sei buonista fino in fondo oppure fai morire tutti i cattivi, ma un finale così lascia l'amaro in bocca sinceramente...
Beh, no, io non metterei solo i due estremi come possibili.
Ci può essere anche un buonismo "parziale", ma dev'essere sensato. La conversione ci può stare, ma non per il semplice bruciore dell'essere traditi. Ci voleva qualche tavola in più con qualche avvenimento che giustificasse meglio il cambiamento.
In questo continuo ad avere l'impressione di una "contrazione" della sceneggiatura.
Siamo certi che in origine non fosse più ampia e non sia stata tagliuzzata a dovere fino a farla rientrare in un dato numero di storie/tavole? Sarebbe interessante avere notizie dalla redazione (magari dallo stesso Ambrosio) in merito... se così non fosse significherebbe solo che Ambrosio ha da imparare a spiegare un po' meglio gli avvenimenti, soprattutto quando comportano mutamenti di direzione così drastici.
Non è un qualcosa di irreparabile, si può imparare facilmente, basta riconoscerne la necessità e tenere a mente tale considerazione.
Ma mi piacerebbe davvero sentire una voce più autorevole in proposito.
...in ogni caso WoM mi ha veramente stufato (per non dire di peggio), è davvero una feccia.
E vabè, il prossimo numero finisce, ma non sei costretto a leggerne la fine...
Tornando un attimo sulla questione dei disegni di Soldati. Sono il solo che ha notato, invece che una somiglianza con i tratti di Cavazzano, alcune tavole in cui Paperino e Gastone (soprattutto quest'ultimo) sembrano un po' più ispirarsi al tratto di Guerrini?
In generale, comunque, vorrei fare una considerazione sui disegni: non tutti i disegnatori possono e devono avere per forza uno stile assolutamente personale ed imprescindibile dagli altri. Tutti si rifanno agli altri, da sempre, ed è più che giusto così. Il contributo di un disegnatore è quello di dare corpo a dei personaggi di fantasia, traendo ispirazione dalle sue immagini mentali e da quello che altri hanno disegnato. Se riesce così a dare una "forma" leggermente diversa dagli altri avrà un tratto caratteristico, altrimenti sarà comunque una persona capace di rendere visibili delle idee di uno sceneggiatore.
Cavazzano ha, per quel che mi riguarda, ritoccato i classici dando loro un volto "nuovo". O meglio, lievemente differente dai precedenti, abbastanza da rendere il suo tratto distinguibile ma non troppo, per non rendere i personaggi irriconoscibili. Tutti devono farlo?
Secondo me no, quindi non ci si dovrebbe lamentare se qualcuno non lo fa.
Anzi, Cavazzano piace tanto? Perchè allora non ci si può ispirare a lui? Si diventa dei "copioni" automaticamente? Perchè non, invece, dei "disegnatori che tentano di rendere contenti i lettori"?
Non vogliamo che i disegnatori imitino Cavazzano ma non vogliamo nemmeno disegni come (a detta di molti) quelli dell'ultimo periodo di Camboni.
Allora prendiamoci un TL bimestrale, con sole storie di Cavazzano. Il tratto grafico sarà sempre bello e non potremo accusare nessuno di copiare Cavazzano (se non sè stesso).
Se non sbaglio a molti non sono piaciute le diverse caratterizzazioni che i vari disegnatori hanno dato ai personaggi in "Paperino e l'addio al celibato".
Perchè allora continuiamo a pretendere da ciascuno qualcosa di diverso?