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Horb è la miglior spalla della saga

Sinceramente io dopo l'ennesima volta che parlava con un cactus mi ero un po' stufato. Bello quando dice:"Detesto gli opussum che fingono di miagolare" XD

Un numero che non mantiene le numerose promesse.

Cover: non contesto il disegno di Donald Soffritti, ma proprio l'idea.

"Tutti i milioni di paperone- Ep. 5 - Il mio quinto milione". Non mi è piaciuta. Ad un certo punto la storia deraglia proprio come il treno di Zio Paperone (che però viene salvato in corsa). Forse l'articolo che anticipa la storia mi ha un pò fuorviato.

"Paperinik e il ritorno di MR Invisible": un episodio nella media, come tutti gli altri della serie. Ci si aspettava qualcosa in più.

"Papere alla deriva" (quinto e ultimo episodio). La mini serie si conclude in maniera dignitosa. La serie, comunque, non regge il paragone con l'altra serie di Bosco-Ziche "Paperi nella torre", più movimentata e ricca di sorprese.

"La Banda Bassotti e la concorrenza notturna": riempitivo passabile, anche se non ho capito le regole dell'or.ma.. Il deposito disegnato da Asaro nella prima tavola è uno dei più brutti mai visti.

"Paperino, Paperoga e la terribile zincazunca": nonostante il simpatico titolo, la zincazunca non porta molto lontano questa storia. Non dice granchè e i disegni di Barbaro sono tra quelli che riesco con maggior difficoltà ad apprezzare.

"Topolino e il sigillo di Vladimir Zeta": viste le altre storie è fin troppo facile dire che è la migliore del numero. Mistero, riferimenti storici ed azione la rendono una storia gradevole ed interessante. Senza pormi grandi domande direi, in generale, una gran bella storia e Artibani dimostra, ancora una volta, di essere un grande autore. Peccato che le sue apparizioni sul Topo siano ora sporadiche. Apprezzo molto, anche in questa storia, i disegni di Dalla Santa.

Il capitano Nemo è un principe indiano (come viene rivelato ne "l'isola Misteriosa" di J. Verne, dove peraltro il vecchio Nemo trova la sua morte, questo accade (vado a memoria) nel 1868.

Infatti volevo dire che Zeta poteva essere un'altra identità falsa del principe indiano, ma, anche volendo accettare ciò, la questione della sua morte effettivamente complica le cose.

Ma chissenefreg... ehm, no, cioè...  

In linea teorica infatti sarebbe da fregarsene perché la storia è bella così, però Nemo è un personaggio fondamentale della letteratura mondiale di tutti i tempi e farlo morire e resuscitare a piacimento può benissimo provocare qualche riflessione, giusto per passare il tempo.

Uh, beh, sì. Però consideriamo che anche se Artibani avesse voluto contestualizzarlo storicamente (e ci sarebbe riuscito, dopo tutti i cronocasini che ha creato per PKNA...) questo avrebbe spezzato il ritmo della narrazione.
E poi è vero da una parte che Nemo è un personaggio importante della letteratura nazionale, ma è anche vero che la sua notorietà lo ha portato a essere un personaggio "universale" e questo può far perdonare le inconngruenze (certo, senza eccessi, un Nemo che imperversa in motoscafo per i mari della Florida è un tantino inopportuno...).

Uh, beh, sì. Però consideriamo che anche se Artibani avesse voluto contestualizzarlo storicamente (e ci sarebbe riuscito, dopo tutti i cronocasini che ha creato per PKNA...) questo avrebbe spezzato il ritmo della narrazione.
E poi è vero da una parte che Nemo è un personaggio importante della letteratura nazionale, ma è anche vero che la sua notorietà lo ha portato a essere un personaggio "universale" e questo può far perdonare le inconngruenze (certo, senza eccessi, un Nemo che imperversa in motoscafo per i mari della Florida è un tantino inopportuno...).

Come non essere d'accordo?
comunque ...in quante altre storie avete visto un bastone animato?

Copertina: concept= Marieke Ferrari e Max Narciso - disegno e colore= Donald Soffritti
Carina  
          
Tutti i milioni di Paperone: Il mio quinto milione (episodio 5)-----Fausto Vitaliano/Paolo De Lorenzi
All'inizio sembrava essere addirittura la migliore della serie, soprattutto per il contrappunto comico tra Paperone e Horb, ma sul finale mi sembra un po' scaduta, mi aspettavo qualcosa di più sorprendente, come ad esempio quella del cemento armato. Non mi sono piaciuti troppo i disegni di De Lorenzi.    
    
Paperinik contro tutti: Paperinik e il ritorno di Mr. Invisible-----da un'idea di Peter Höpfner/soggetto di G. Salati e R. Secchi/sceneggiatura di G. Salati/disegni di R. Vian
(questa storia è preceduta da 4 pagine introduttive "Le news" a cura di Davide Catenacci)
Molto carina, forse la migliore di questa serie. Un po' ridondanti le didascalie all'inizio, ma poi vanno "stabilizzandosi" e la storia prende un ritmo piacevole. Disegni superlativi di Vian.  
      
Papere alla deriva (quinto e ultimo episodio)-----Marco Bosco/Silvia Ziche
Mi ha un po' deluso il finale, dopotutto la serie mi aveva divertito molto fino a qui, per l'ottimo connubio comico Bosco-Ziche (che spero di rivedere in futuro) , ma il finale non mi ha esaltato, a parte il finalino con i quattro paperi che ho trovato molto divertente!
 
La Banda Bassotti e la concorrenza notturna-----Ennio Ecuba e Vincenzo Lauria/Massimo Asaro
Rooonf...
 
Paperino, Paperoga e la terribile ZINCAZUNCA-----Carlo Panaro/Graziano Barbaro
Storia carina, mi è piaciuta più della precedente di Panaro. I testi stavolta mostrano il miglior Panaro e Barbaro è ottimo. L'avrei vista bene come ultima storia del numero.
 
Topolino e il sigillo di Vladimir Zeta-----Francesco Artibani/Giuseppe Dalla Santa
La prima metà della storia mi ha perplesso abbastanza... Non riuscivo a capire cosa stessero cercando esattamente Topolino e Pippo, quale fosse il motivo per cui sono stati mandati nel passato... Poi quando iniziano le scene d'azione ci si dimentica un po' della motivazione e la storia prende un ritmo piacevole, anche perchè Artibani è comunque molto bravo con i dialoghi. Non male l'inserimento di Nemo e il finale, anche se a livello strutturale non ci ho capito molto di questa storia. COmunque il pregio migliore di questa storia è di essere abbastanza istruttiva, con tutte quelle notizie all'inizio sulla donazione della statua della libertà da parte della Francia, che fa molto riflettere sugli attuali rapporti tesi che ci sono invece tra USA e Francia...
Meglio del solito i disegni di Della Santa, che di solito non apprezzo molto.
        
CIAK          
Papersport: Corsa al risparmio-----Sergio Badino/Tiberio Colantuoni
Bah!

Cartoline dal mare: Il furto-----Massimiliano Valentini/Ettore Gula
Simpatica  
  
Che aria tira... ...a Paperopoli-----Silvia Ziche
Simpatica

1. La storia è lunga, non solo perché è di 42 pagine, ma anche per come le gestisce, con un ritmo meno frenetico delle ultime lunghe, che si trovano sempre a dover tener conto di un evidente limite per le pagine utilizzate.

Sono d'accordo: ultimamente le lunghe sono tutte da 30 tavole circa, che secondo me è ancora poco per alcune storie più "importanti" e con intrecci particolarmente complessi.

Un’altra grande occasione sprecata dopo i due WoM e Paperinik contro Tutti…

Secondo me Papere alla deriva non aveva grosse pretese "epiche" come le saghe che hai citato, mi sembra piuttosto una serie improntata su brevi gag senza troppe pretese, e in questo senso mi ha divertito abbastanza.

Però io non ho capito alcune cose: nella storia si dice che dal 1984 la statua ha una fiamma nuova di zecca… forse s'intendeva perfettamente restaurarata? Oppure è stata davvero rifatta? Me lo chiedo perchè una serie di batture mi ha generato un po' di confusione sull'origine della torcia dorata. Cosa significa che quella d'oro è l'originale? e come è stata recuperata?

Ma questa è una stupidaggine che conta poco.
Invece: perché il Capitano Nemo non si è portato l'oro da solo con il Nautilus, invece che organizzare tutto l'ambaradam? Ma Nemo non è un indiano? Da non dormirci, eh?

Per una volta devo concordare con Zironi: sono le stesse perplessità che sono venute a me...

Scusate l'ennesimo post...
Nessuno ha notato il ridicolo strillo in copertina "I calzini di Avril Lavigne"?!? :o

Ma che gli passa per la testa? I calzini di Avril Lavigne? Ma chissenefrega?!?

Nessuno ha notato il ridicolo strillo in copertina "I calzini di Avril Lavigne"?!?

Più che altro io mi sono rifiutato di notarlo. E definirlo "ridicolo" mi pare un atto di bontà.

bè, io gli "strilli" non li leggo....se non c'eri a farmelo notare...STAVO MEGLIO!
(nota: di suo la signorina Lavigne normalmente mi stimola attacchi di depressione e problemi gastrici...se devo anche pensare ai suoi calzini...)

(nota: di suo la signorina Lavigne normalmente mi stimola attacchi di depressione e problemi gastrici...se devo anche pensare ai suoi calzini...)

Attacchi di depressione e problemi gastrici?.
A me vengono solo se penso (e neanche tanto intensamente) alle future giornate lavorative....
La Lavigne è, secondo me, paragonabile ad un enorme pillolone blu (della serie: BASTA CHE RESPIRINO!).