Capisco chi prova a cimentarsi in ragionamenti, diciamo così, tecnici (Topolino-Mega, tre strisce-quattro strisce, Van Horn, ecc.).
Non ho capito, invece, lo sconvolgimento di alcuni per la presenza di storie straniere. Per quasi quarant'anni Topolino ha contenuto storie italiane e straniere, poi nel corso degli anni '80 e primi anni '90 sono successe alcune cose: prime ricerche sugli autori e i disegnatori, passaggio da Mondadori a Disney Italia, comparsa dei credits all'inizio delle storie, nascita dell'Accademia e forse altro ancora che non so. Più o meno in questa fase Topolino prende ad ospitare solo storie italiane, ma che io sappia (se sbaglio qualcuno me lo dica) questo non è mai stato un dogma dichiarato solennemente ed ufficialmente, bensì una scelta editoriale maturata con l'evolversi degli eventi.
Per me la pubblicazione di storie straniere è una bella cosa, perché sulla testata-ammiraglia della Disney posso avvicinarmi a tanti autori ed artisti poco conosciuti (da me che compro solo il Topo, ovviamente). Non ho capito cosa c'entri il rispetto verso i lettori se ogni tanto al posto di Panaro o Salvagnini ci sono i McGreal, Andersen e via dicendo.
Sono sempre i topi e i paperi, no? Perché farsi tanti problemi?