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Terza vignetta molto simpatica, stavolta, che sfotte le tendenze attuali. Molto bene. Molto male invece la storia d'apertura in cui Panaro ci illude per un attimo di essere tornati agli antichi fasti indianapippsici, con tanto di De Vita, al seguito. Ma è ben poca cosa, per una storia in cui tutto avviene automaticamente e alla velocità della luce. Per fortuna qualcosa di meglio c'è:
Tutti i Milioni di Paperone - Episodio 4: Il Mio Quarto Milione (Vitaliano/Soldati): Si passa dall'ottimo al pessimo in un saliscendi. La storia sarebbe ottima, perchè ricca di ottime battute come il crollo della borsa, il cemento armato o il pastone, che è una cosa alla quale non posso pensare senza mettermi a sghignazzare da solo come un idiota. Però ci sono cose anche squallidine, tanto per iniziare la resa grafica di un Soldati più sciatto che mai, o cmq il finale a tema spiaggesco che con le avventure di un Paperone giovane fa leggermente a pugni. E poi se non sbaglio è pure più corta del solito, ed è stata infatti messa in seconda posizione.
Papere alla Deriva - 3° Episodio (Bosco/Ziche): Sopravvivenza. Bof, questa volta non c'è nè l'aria di novità, nè le battute a impressionare. E il tutto annega nel mediocre.
Paperino e la Notte Medievale (Laban/Fecchi): Terza storia estera, e prima volta di Fecchi, autore italiano, sul Topo. Cosa quasi paradossale, visto che a dispetto delle sue origini lavora per la Egmont. Inferiore alla precedente, ma a mio parere ancora valida. La scuola danese, a dispetto di trame un po' scialbe, ha un modo di intendere le dinamiche tra personaggi molto buono, che rendono interessante e non banale ciò che accade. In questo caso si tratta di un viaggetto medioevale di Paperino, con tanto di morale finale. Ma in mezzo tante cose buone, come i disegni di Fecchi che ritraggono un medioevo convincente e alcuni comportamenti "insoliti" dei perosnaggi di contorno. Promossa anche questa.