Premessa... qui si parla di autori italiani... certo il Topo a suo tempo aveva storie anche illeggibili pero' difficilmente erano italiane.
E infatti...
È il numero - approssimativo, per difetto - delle storie NUOVE e INEDITE pubblicate su Topolino negli ultimi 15 anni. Solo negli ultimi 15. Dal 1992, per intenderci. Tenete presente che Topolino aveva pubblicato qualcosina anche prima del 1992. Tuttavia, fermiamoci a questo dato. In 15 anni, quasi 4000 storie nuove. Vi pare così assurdo pensare che in questo oceanomare di narrazione non sempre sia possibile trovare storie memorabili, ma solo di tanto in tanto?
E qui sta il fulcro di tutta la discussione. Peccato che nessuno abbia portato la discussione da queste parti
Queste 4000 storie nuove negli ultimi 15 anni porta a, indicativamente, 250 storie da scrivere, disegnare e pubblicare all'anno. Tra l'altro mi sembrano numeri un po' bassi, ma li prendo per buoni non avendo voglia di controllare il numero giusto
Orbene, dicevo, prima di quindici anni fa, alla Mondadori/Disney bastavano 20/25 collaboratori cazzuti (Scarpa, Carpi, Pezzin, Bordini, Cavazzano...) che scrivevano due/tre storie per ogni numero. Le altre pubblicate erano di produzione estera.
Oggi le storie per numero sono almeno 5/6. Questo significa che la redazione ha avuto bisogno di un numero molto più alto di soggetti. Questi soggetti, ovviamente, non si potevano far scrivere e disegnare dai soliti pochi autori e quindi bisognava cercare nuovi autori.
Nacque quindi l'Accademia Disney che, se non fu un male all'inizio, adesso non si può definire certo un bene.
Fisiologicamente (e quindi non sto dicendo che è una cosa nata volontariamente) essendoci solo un tot di autori a collaborarvi, i nuovi collaboratori hanno imparato a scrivere e a disegnare da questi stessi autori. Per cui è NATURALE che un disegnatore abbia influenzato il lavoro di altri 5/10 disegnatori. E da qui nascono gli "autori ispirati" ad altri tratti.
Parallelamente in Accademia hanno insegnato/insegnano autori molto bravi nello scrivere storie comiche ma che, probabilmente, difettano nello scrivere storie più lunghe, complesse e avventurose. Questi autori, ovviamente e inconsciamente, insegnano ai loro allievi a scrivere storie come fanno loro.
Non a caso gli autori che spiccano tra tutti o escono dalla prima Accademia, quando Carpi spingeva gli autori a mettere se stessi nel tratto Disney (nomi a caso... Ziche, Sciarrone, Camboni, Freccero, Celoni) rispetto ad oggi dove esiste un tratto Disney e gli autori che con lei vogliono collaborare si devono adattare; oppure sono autori che vengono da esperienze diverse (Casty).
Aggiungiamo, inoltre, che probabilmente, alcuni studi del marketing sono usciti sballati. E quindi la redazione ha dovuto imporre - per vendere - agli autori storie più breve, più facilmente comiche, e senza topi.
E qui arriviamo ai picchi negativi, di cui parlavate prima.
Picchi che, se per noi sono negativi, magari per il target della rivista sono perfetti.
Per me, ad esempio, i picchi negativi arrivano con le storie di Ciccio innalzato a protagonista, quand'invece è un comprimario o poco più, lo stesso vale per Paperoga e Pico de Paperis, tutti personaggi rinchiusi in un clichè assurdo e ripetitivo fino alla noia.
Inoltre, tornando al discorso di un tempo... scrivere 150 storie all'anno, come magari succedeva fino a vent'anni fa, è molto più semplice che scriverne 250 o 270. Da qui l'idea che ci sia stato un decadimento in verticale.
Aggiungiamo, inoltre, che se quando pubblicavano 150 storie, magari 70 si salvavano per noi ieri e per noi oggi; attualmente sulle 250/270 troviamo una lunghissima serie di storie doppione (il che da molto fastidio... lo stesso che viene da aprire pacchetti di figurine e trovarsi sempre la stessa figurina, oltretutto con il calciatore che proprio odi!
, e alcune storie, poche molto poche, che noi, ma che anche gli altri - vedi voti su Topolino.it - riteniamo belle.
Questo il discorso.
Probabilmente il futuro sarà roseo... i cambiamenti sono dietro l'angolo e sicuramente Valentina sta facendo di tutto per aggiornare il target di Topolino.
Certo, se i paperi inizieranno a parlare come gli SMS sarà la fine totale e definitiva, almeno da parte mia. Ma questo non sarà vero? Ti prego, Fausto, promettimelo!
Ciao.