Papersera.net

Secondo me, siccome questa discussione e' nata da una storia del Topolino 2714, questo topic va benissimo.

In compenso l'idea di creare un "ring" con terminologia tipo LOTTA DI CLASSE oppure FIGHT!!! (tre punti esclamativi addirittura) non mi va. Non siamo qui per assistere a lotte. Se ci sono critiche dure si suppone che sia per amore di fumetto e non per causare spettacoli di lotta.

adnan, tu hai ragione. ma la colpa è di questo forum. Perchè ha gli smilies troppo grossi, e risaltano troppo rispetto al testo. Se fossero un po' più piccoli, io RIEMPIREI i miei messaggi di faccine per far distinguere le battute...
       
c.v.d.

e poi come può uno con degli occhioni così carini in firma essere un facinoroso?

e cmq, tornando al punto, questa discussione E' offtopic, poiché il topic è l'ultimo numero di Topolino mentre noi stiamo discutendo sulla liceità dell'utilizzo del termine "scagazzata" da parte di uno dei nostri migliori clienti, un pilastro della società, un onesto contribuente, Grrodon! (Che, per la cronaca, mi dicono dalla regia che una mezza laurea in Filologia Romanza ce l'ha pure )
Quindi propongo un nuovo titolo per la proposta nuova discussione: "Sulla liceità dei termini di uso volgare nell'analisi delle strutture narrative dei periodici settimanali illustrati". Fa meno ridere, in compenso ha più complementi di specificazione del nuovo partito di Berlusconi, il "Partito del popolo delle fresche frasche della libertà delle persone dell'Italia".

adnan, tu hai ragione. ma la colpa è di questo forum. Perchè ha gli smilies troppo grossi, e risaltano troppo rispetto al testo. Se fossero un po' più piccoli, io RIEMPIREI i miei messaggi di faccine per far capire che erano battute...

Che bufo, che bufo. Che battute bufe.

Visto che voi del sollazzo avete tanto senso dell'umorismo, com'e' che ogni volta che c'e' una storia buffa (tipo quella di Indiana Pipps con il male di denti per intendersi) la chiamate una "scagazzata" pretendendo storie piu' "corpose", e poi vi aspettate che ci si diverta per le vostre battutine?

Che bufo, che bufo. Che battute bufe.

Visto che voi del sollazzo aveto tanto senso dell'umorismo, com'e' che ogni volta che c'e' una storia buffa (tipo quella di Indiana Pipps con il male di denti per intendersi) la chiamate una "scagazzata" pretendendo storie piu' "corpose", e poi vi aspettate che ci si diverta per le vostre battutine?

Adnan, non è il caso di fare polemica....


[ah era una battuta? Be' non faceva ridere! ]

Perchè i simpatici umoristi non ridono MAI!

Che bufo, che bufo. Che battute bufe.

Visto che voi del sollazzo avete tanto senso dell'umorismo, com'e' che ogni volta che c'e' una storia buffa (tipo quella di Indiana Pipps con il male di denti per intendersi) la chiamate una "scagazzata" pretendendo storie piu' "corpose", e poi vi aspettate che ci si diverta per le vostre battutine?

Boh, perchè a noi del Sollazzo l'idea di Indiana Pipps che non vuole andare dal dottore, alla settecentesima volta che viene utilizzata non fa più ridere da mo'.
Noi stronzi del Sollazzo.

Peccato, Poteva essere una discussione interessante, ma qualcuno si diverte a buttarla in vacca perché fa tanto situazionista.
Vabbè, poco male, tanto ho da lavorare.
Saluti.

Allora, cosa voglio dire? Che per fare i critici occorrono gli strumenti. Noi li abbiamo. Il lettore-critico-forumer no.

  Fortunatamente questa tua opinione è quanto ci sia di più lontano dalla verità. Fermo restando che anch'io ho trovato carina e non scandalosa la storia di Indiana Pipps in questione, "voi" non avete strumenti diversi di valutazione oggettiva rispetto al "lettore-critico-forumer", chiunque tu intenda col "voi" (gli autori?). E chiunque tu intenda con "lettore-critico-forumer", visto che ci sono molti "lettori-critici-forumer" che sull'argomento sono preparatissimi così come ci sono molti "voi" (autori?) che assolutamente non lo sono.

Peccato, Poteva essere una discussione interessante, ma qualcuno si diverte a buttarla in vacca perché fa tanto situazionista.
Vabbè, poco male, tanto ho da lavorare.
Saluti.

se ti riferisci a me, al di là delle battute e dei termini, io DAVVERO proponevo di spostare la discussione in un luogo appropriato, proprio per poterla continuare.
Il fatto che io scriva raramente su questo forum e che sia intervenuto adesso non è perchè volessi fomentare una polemica, ma perchè volevo entrare a far parte della discussione. Che poi io non riesca a trattenermi dalle battute (che poi non sono battute fini a loro stesse, ma sarcastiche e in tema) non vedo perchè questo debba escludermi dalla discussione...

Oh, insomma, se riuscite a leggere oltre le mie scemenze, lì dietro il mio parere riguardo a questa discussione c'è. Se non lo vedete, ignoratemi...

Nel caso concreto, la storia di Indiana Pipps con il mal di denti è carina e divertente (e, dunque, è una buona storia), mentre quella di Temugin è… diciamo, un po’ noiosa (anche se scritta da Artibani, che per me è il migliore di tutti; ma non si possono sempre scrivere capolavori, è naturale che ogni tanto ci scappi una storia così così). Gusto soggettivo? C’è anche questo, certo. Ma c’è soprattutto l’oggettività critica dello sceneggiatore, di chi il fumetto non solo lo legge, ma lo fa. E non è un caso che anche Zironi (ciao, Beppe, come va?) e altri colleghi con cui ho parlato di queste due storie la pensino così.  

Il mio giudizio come lettore e' stato quasi l'esatto opposto: quella che ricordo come un po' noiosa e' la storia del mal di denti. L'esperienza in altri campi mi mostra che gli addetti ai lavori spesso hanno (fondatamente) criteri di valutazione diversi da quelli dei profani; pero', sentendo un'opinione cosi' contraria alle mie impressioni, mi piacerebbe sapere su cos'e' basata. (Nessun intento polemico: vorrei solo capire meglio.)

Una risposta veloce. Poi torno a lavorare per davvero.
Sì, Elik, mi riferivo a te. Colgo l'occasione per comunicarti - ancorché del mio parere potrai spazzolartene i cosiddetti - che le tue battute non facevano ridere e che non sembrava che volessi partecipare a una discussione, ma semplicemente metterti a suonare la trombetta e picchiare sul tuo tamburino di plastica. Così, tanto per fare un po' di casino.
Magari dopo mi ricollego e ne riparliamo.
Senza acrimonia.

l gli addetti ai lavori

Ma cosa si intende per addetti ai lavori?!?

Solo gli autori?

Che per fare i critici occorrono gli strumenti. Noi li abbiamo. Il lettore-critico-forumer no

Dunque, seguendo il tuo ragionamento, solo un pittore puo giudicare un quadro, soltanto uno scrittore puo giudicare un libro ecc. Ma non è così, certo bisogna avere una certa competenza in arte o in lettereatura per giudicare un quadro o un libro ma non bisogna per forza farlo di mestiere...
Questi strumenti di cui tu parli (e che secondo te noi non abbiamo) dovrebbero essre semplicemnte l'esperienza in campo fumettistico. Penso che quasi tutti noi del papersera leggiamo fumetti disney da un po' di tempo, abbiamo tutti un bel po' di storie disney in memoria da confrontare con quelle che leggiamo e che leggeremo. Certo che se chi critica ha letto tre storie a fumetti in tutta la sua vita è ovvio che non ha i mezzi per farlo, ma questo non è certamente il caso.

Ma cosa si intende per addetti ai lavori?!?
Solo gli autori?

Non credo.
Penso che intenda, anche i disegnatori, i letteristi, i redattori, i coloristi.
Coloro che con il fumetto ci lavorano, insomma.

Ciao.

Una risposta veloce. Poi torno a lavorare per davvero.
Sì, Elik, mi riferivo a te. Colgo l'occasione per comunicarti - ancorché del mio parere potrai spazzolartene i cosiddetti - che le tue battute non facevano ridere e che non sembrava che volessi partecipare a una discussione, ma semplicemente metterti a suonare la trombetta e picchiare sul tuo tamburino di plastica. Così, tanto per fare un po' di casino.

come temevo. che le battute non facessero ridere è ammissibile, anche perchè non era quello il loro intento. Dovevano solo far capire "per contrasto" che la discussione (secondo me, e infatti chiedevo ai moderatori) andava spostata.
Me ne salirò su un eremo a meditare su quanto davvero questo forum voglia non essere politically correct (e su quanto serva, se serve, non esserlo).