Cover (concept e disegno Gervasio\colori Intini)
Tollero questa discreta cover al posto di quella castyana (che vedremo la prossima settimana), solo nella speranza che attiri nuovi lettori.
Che aria tira a...Paperopoli! (Ziche)
Dopo la genialata di Amelia il 6 gennaio, noto un calo di qualità, attendo per i prossimi numeri.
Papertotti e il segreto del cucchiaio (Secchi\Turconi)
Storia discreta, devo dire che pensavo peggio, l'alter-ego fumettistico di Totti è IMHO, completamente diverso dalla sua controparte reale, il tormentone delle battute che non fanno ridere è gradevole, ma il top della storia è la parte grafica, soprattutto le versioni retrò dei Paperi, tra i quali, a parte il già famoso Paperino bambino, spiccano degli adorabili Bassotti, Ciccio e Archimede (riflesso di una mania di ringiovanire i personaggi più famosi dell'animazione e dei comics nata negli anni '90 con i Disney Babies, i Flintstones Kids, Tom e Jerry Kids), nonchè un Paperone con un look "giovanile" con maglione a collo alto e giacca.
Qui Quo Qua e lo sci di fondo (Gervasio)
Storia sullo sci di fondo senza trama, ma con scopo didattico, godibile, ricordo che ne ha fatta una anche Barks, sugli aquiloni.
Topolino e il mondo che verrà (Casty)
Il top del numero. Episodio pieno di suspance, humor (uno degli scienziati che vuole festeggiare con una sonata l'arrivo di persone nella base mi ha ricordato non poco il Geronimo della scarpiana "Topolino e l'uomo di Altacraz"), graficamente molto affine a Gottfredson e a Scarpa ma allo stesso tempo fresco e fluido. Con grande considerazione delle continuity topolinesca (cosa che a un nerd come me fa più che piacere), e il ritorno di un villain che viene dal passato e per una volta non è Gambadilegno e Macchia Nera, personaggi inflazionatissimi per colpa di un uso sregolato e inopportuno. Attendo fiducioso gli altri episodi (e la cover, che secondo me doveva essere quella di quest'albo, non me ne voglia Papertotti).
Paperut e la vernice della discordia (Gentina\Gottardo)
Discreta, sulla scia dei Flintstones, e per questo il filone paperutiano sa "di già visto", ma rispetto ad altre storie nella media questa ha una sua dignità.
Paperino e il talismano della fortuna (Concina\Mazzon)
A molti può essere sembrata la classica storiella "di mezzo" senza arte nè parte, ma parte da uno spunto molto attuale, le truffe televisive, che certo non è un argomento nuovo per le storie Disney, ma visti i numerosi casi di truffe di questo genere, l'argomento meriterebbe di essere trattato più approfonditamente, ovviamente in chiave Disney (che non vuol dire edulcorata).
Questa è l'attualità, ciò che il Topo dovrebbe seguire principalmente, non la moda che è passeggera, ma l'attualità che diventerà Storia, come in passato hanno fatto i grandi: basta pensare agli argomenti bellici nelle strisce Gottfredsoniane e Taliaferriane, o la Brutopia barksiana, nata su modello dell'U.R.S.S., o ancora la scarpiana abitudine di prendere in giro l'arte astratta, invadente in quegli anni.
Tornando alla storia, lo spunto buono si perde in un finale affrettato e con un Gastone fuori luogo, quando poi l'intreccio si poteva risolvere con l'ingegno dei protagonisti, come nella memorabile lotta di Paperinik contro i maghi fasulli, apparsa nel mensile "Paperinik" una decina di anni fa.
Zio Paperone e le api aurifere (Cimino\Amendola)
E dopo questi sproloqui sulle mode e sull'attualità, tuffiamoci nelle storie fiabesche senza tempo di un grande Artista che ha detto tanto e ha ancora tanto da dire, lo spunto di un Paperone apicultore sulla scia del suo mito Re Mida (questa "ciminata" di Paperone fan di Mida la adoro fin da piccolo), è originale, la storia è perfetta, realizzata graficamente in maniera ottimale dal Taliaferriano Amendola, che dà una buona dinamicità ai paperi.
Tavola autoconclusiva (ha avuto tanti nomi che preferisco chiamarla così) (Sarda\Ubezio)
Carina, ma quello che mi aspetto da una tavola di questo genere è una battuta fulminante, come nelle tavole di un tempo di Barks, e dell'attuale Faccini.
Strips (Soffritti)
Non ho capito, dovrebbero far ridere? Se penso alle strisce di Karp e Taliaferro (si, faccio paragoni con le opere del passato perchè per me sono di indubbia qualità) dico all'autore di utilizzare questo "mezzo" (la strip) in maniera più adeguata.