Felice che questo numero del Topo sia stato acquistato da una marea di persone in più rispetto al solito...
Meno felice che questo sia a causa del guest star Totti nei panni del suo alter ego papero. Io il Topo non l'ho preso, come faccio da qualche anno tranne quando c'è qualche storia interessante all'intenro.
E in questo ci sarebbe anche stata.
No, non quella di PaperTotti (che comunque non posso giudicare non avendola letta e non avendo intenzione di farlo, ma di certo non era lei l'attrattiva di questo numero per me.
Bensì la prima parte (di 4) della nuova storia di Casty.
Topolino e il mondo che verrà (Casty)
Ancora indeciso se prendere questo numero o no, scopro grazie alla preziosa segnalazione di Brigitta che il buon sito di Topolino l'ha pubblicata... speravo si potesse scaricare invece è solo possibile leggerla, ma intanto me la sono goduta...
Che dire? L'unica pecca è la cortezza (secondo me se al posto di spezzarla in 4 parti la dividevano solo in 2 mettendo le due parti come prima storia dei 2 Topo che l'avrebbero ospitata sarebbe stato meglio, ma tant'è), per il resto è tutto perfetto. L'inizio con scienziati che pattugliano una misteriosa base antartica, il ritorno di un antico nemico (anche se solo intuito dalla silouette... l'iniementicabile Spia Poeta), il ricondurre tutto a Topolinia non cominciando da Mickey ma da Minni nei panni di biografa di un illustre scienziato, coinvolto nel misterioso progetto, la pseudo missione in cui Minni e Topolino si fiondano su proposta di Minni stessaa e non dell'avventuroso Topo, e un finale super-aperto che involgia il lettore a sapere come andrà avanti, dato che tantissimi misrteri sono stati aperti.
Una grande prova per un Casty sempre più immenso più passa il tempo, sebbene la stoffa si vedesse già dalle sue prime comparsate sul Topo nel 2004... sempre più scarpiano, sempre più legato alla figura del Mickey avventuroso e invischiato in avventure poco chiare e che stimolano la fantaia del lettore come solo i grandi Maestri sapevano fare con successo (e ancora si ritorna a citare Scarpa, oltre a Gottfredson) - e tutta l'atmosfera riconduce a Scarpa, oltre che i disengi mhe ricordano abbastanza lo stile dell'indimenticato Maestro veneto.
Resta da vedere se i lettori occasionali/romani/romanisti si lascino conivolgere anch'essi così tanto da voler vedere come va avanti e da prendere i prossimi 3 numeri almeno.
ps: ieri mattina, in due edicole della Metropolitana a MIlano il posto in cui di solito ci sono i Topolino erano già vuoti... giusto per la cronaca...