Riemergo sul thread del Topo dopo parecchio tempo e dopo aver saltato un bel po' di numeri: ho rinunciato all'idea di rimettermi in pari con le uscite, e ho ricominciato dal 2721 (con l'eccezione del 2717 che per curiosita' l'ho comunque letto).
Che dire.... le storie del blog di QQQ tutto sommato non sono da condannare, negli anni i riempitivi del topo sono stati di levello ben peggiore (mi riferisco agli Schmitz anni 60, ai Manning anni 70, agli studio Diaz anni 80 e a certe brasiliane anni 90), e poi queste sono storie che bene o male sono legate all'attualita' e alla realta' che vivono i piu' giovani lettori del topo (...almeno credo: il piu' giovane lettore di Topolino a casa mia sono io....), cosa da non sottovalutare e che spesso e' stata auspicata sul Papersera.
Stesso discorso lo si puo' fare per Paperut e per la vernice della discordia: storie buone, ma come riempitivi, da sole non valgono certo l'acquisto del fascicolo.
Poi c'e' la storia di Cimino, divertente, ma se dicessi che e' una delle sue migliori farei un torto a tutti i Capolavori che ci ha regalato negli anni, in particolare il finale e' sembrato poco coerente col resto della storia...spero non ci siano stati "brillanti" interventi redazionali per scorciare/adattare/migliorare/ecc.... la storia!
Su titti non mi pronuncio, perche' sono un signore!
E arriviamo al piatto forte:
Topolino e il mondo che verrà. Ma quant'e' bravo Casty? Vi rispondo io: Tanto, tantissimo, anche di piu'!!!
E non solo per i disegni che richiamano Scarpa in ogni vignetta (a proposito, i due professori che balzano fuori dall'hangar io ho la fortissima impressione di averli gia' visti, o loro o qualcuno che gli somigliava.... voi no?).
E non solo per la trama della storia, finalmente avvincente e ben costruita: cambi di set, ritmo narrativo quasi da "strip" con i climax a fine pagina, colpi di scena, ecc....
Ma
soprattutto per l'amore che Casty dimostra per il suo lavoro: non e' un "compitino" assegnato e realizzato "a tirar via", non e' solo "lavoro" nel senso piu' restrittivo della parola.
E' il mettere su tavola - e su macchina da scrivere(?) prima con la sceneggiatura - quello che si ha dentro, la propria visione del "mondo" (inteso come mondo relativo all'ambito di quell'avventura, non voglio addentrarmi in discussioni sulla percezione del mondo da parte dell'artista,
weltanschauung e cose del genere, per carita'....), il proprio entusiasmo per condividere con gli altri - in questo caso i lettori di Topolino - una bella storia, ben raccontata.
E' l'aver conosciuto, appreso e fatto propria la lezione dei Classici (Gottfredson e Scarpa, certo), averla interiorizzata e rielaborata: non una sterile riproposizione dei luoghi e dei personaggi a livello di copia&incolla: quella e' la spia poeta di Gottfredson vista da Casty, e' il Topolino di Scarpa visto da Casty, e Minni e' finalmente funzionale alla trama.
Vogliamo poi parlare degli aspetti maggiormente "tecnici"? Lo splash panel e' fantastico (solo a me la scritta gigante ricorda il Garage Ermetico di Moebius?) da scannerizzare e mettere come desktop, la vignetta doppia dove il robot esce dall'hangar distruggendo la vetrata e' fantastica, e la vignetta dove la spia poeta fa la sua prima apparizione chiamato dai suoi scagnozzi e' letteralmente Cinema!!!
Ah... e questo solo per la prima puntata....
Applausi a scena aperta per Casty!!!
- Paolo
p.s.: Casty, se mai tu lurkassi questo forum..... BRAVO!