La vera storia di Novecento: L'ho già scritto nel commento sull'Inducks e lo ripeto qui: poesia allo stato puro.
Purtroppo non ho mai visto nè letto il film e il libro da cui è tratta questa storia, ma ciò non vuol dire che non possa aver apprezzato comunque il risultato finale che nè è venuto fuori, anzi. La curiosità di conoscere le altre versioni è tanta. Già a partire dall'inizio si nota uno stile narrativo abbastanza inedito (che sappiamo essere opera di Baricco, così come il finale), e la lettura delle didascalie, indispensabili per un racconto simile, ci dice subito che ai testi c'è quel geniaccio di Faraci. Un Pippo perfetto, caratterizzato stupendamente, stesso dicasi per Macchia Nera (in entrambi i casi, con primi piani da sbavo). Il Pippo/Sam suonatore di pianoforte di Casablanca è lontano anni luce da questo suo lontano parente. Altro non riesco a dire, se non che una numerosa sequenza di vignette sono così spettacolari che si lasciano ammirare senza bisogno di dovere leggere i balloon, e ciò è stupendo.
Molto cinematografiche, poi, quelle quattro vignette nella tavola di apertura, con Minni e Topolino che osservano il mare... un Cavazzano al 1000% in questa storia: superbo, maestoso, stratosferico, incommensurabile... e mi fermo qui, altrimenti non finirei più, anche perchè questo post è il trionfo della retorica.
Bene anche DD, che si conferma lettura di buon livello. Mazzarello bravo in alcune situazioni (bella la veduta di Paperopoili, come fatto notare da qualcuno).