Si dica quel che si vuole ma questo non è un grande numero. Certo, buona la gag zichiana, buona la copertina, buono il fatto che nella (purtroppo debole) storia di Cimino riappaia Camillino, ma è triste, parecchio triste tutto il resto. Se si ignora il rempitivo Panàreo, la terribile storia in cui Paperina organizza il campionato (sono queste le storie che fanno male al fumetto Disney, quelle che portano i segni dei danni che autori come Badino e Gianatti hanno inferto al mondo Disney), cosa rimane? WoM e un Macchetto abortito.
Wizards of Mickey - La Fornace dell'Abisso (Ambrosio/L.Pastrovicchio): Fingiamo di ignorare le solite premesse disastrose, le pacchianate, gli arruffianamenti, i pretenziosi toni epici, e andiamo all'osso. Cosa rimane? Spiacente, ma una brutta storia. Si è ormai capito che Ambrosio si rivolge al target dei bimbiminkia che amano essere stupiti sul momento da un paio di fuochi d'artificio per poi buttare tutto nel sacco dell'umido una volta svanito l'infervoro. E infatti se togliamo i lustrini (che per un lettore sopra i due anni di età non sono altro che difetti che paradossalmente mettono a nudo la povertà del tutto), non rimane che un cattivo fumetto, con battute stupide e uno svolgimento nullo. C'è da sentirsi davvero presi in giro da un prodotto simile, la scenetta con Paperino che propone l'immunità al solletico o quella dove fingono di non essere amici per non diventare ricattabili troverebbero il loro posto ideale in programmi come Teletubbies o l'Albero Azzurro. Per non parlare dell'abile meccanismo narrativo che permette a Clarabella grazie alla sua smemoratezza, caratteristica psicologica degna dei Puffi, di far la parte del leone salvando la situazione. Ma persino l'equilibrio della sceneggiatura è gravemente carente: WoM in dieci capitoli è stato un buco nell'acqua clamoroso, in due non è che se la cavi tanto meglio. Il finale frettoloso sembra più un taglione, e il fatto che non si sappia minimamente cos'abbia fatto Roknar una volta tornato materiale la dice lunga sulla cura del tutto. Infine se in un primo momento avevo gradito la citazione di Yensid, la scelta di renderlo cattivo lo fa rientrare nelle file delle reinvenzioni ambrosiane (nonchè dei plagi, visto che si parla di horcrux). Continuiamo a non esserci e, spiace dirlo, ma WoM continua, a 24 capitoli di distanza, ad essere pattume. Sigh.
Indiana Pipps e l'Isola dei Famosi Moai (Macchetto/Piras): Che tipo Macchetto. Sarebbe bravo, poetico, profondo, malinconico. Avrebbe tante, tantissime caratteristiche che lo farebbero senza troppi problemi rientrare nell'olimpo dei più grandi, eppure spesso e volentieri non c'ha voglia. Nelle sue ultime produzioni sia Topolinesche che Witchiche la cosa si nota assai, visto che si possono raccattare elementi preziosi sparsi qua e là senza troppa convinzione, spesso disposti a casaccio. Con un po' più di cura, e magari con un Piras meno approssimativo ai disegni, questa storia avrebbe potuto essere davvero ottima, e invece è un riempitivo un po' sopra la media. Peccato.
E dal prossimo numero sembra si torni a parlare di calcio. Ma non dovrebbe come minimo iniziare una saga nuova, ora che è finito WoM?