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Quante pene per avere questo Topolino, visto che il servizio abbonamenti me l'ha mandato mutilo della storia di Casty, e io me lo sono dovuto andare a far cambiare...in edicola. Ad ogni modo una copertina proprio bella, un'ottima scelta di colori, anche se Uma somiglia un po' a Sonic.
Topolino e La Bionda Minaccia (Casty): Sempre più raro il caro vecchio Castellan sulle pagine del Topo. E proprio adesso che sembrava che grazie a lui la qualità media stesse alzandosi di brutto ecco che inizia a latitare facendo precipitare il settimanale nella fogna in cui era. Vabbè, ad ogni modo accontentiamoci del poco Casty che passa il convento, specie se questo Casty fa per la terza volta anche l'autore completo. Già l'avevamo visto cimentarsi coi viaggi nel tempo in
Topolino e Pippo Cittadini del Nulla, ma qui la cosa viene maggiormente approfondita, a suon di paradossi. Ed è proprio un paradosso nel paradosso il fatto che Uma nel corso dello stesso viaggio nel tempo riesca sia a provocare che a non provocare il terribile futuro dal quale proviene. Solitamente in questo genere di storie ci si accorge in un primo momento di aver provocato il fattaccio per poi viaggiare ponendovi rimedio. Ma tant'è, non ha molta importanza, visto che comunque finchè i viaggi nel tempo non saranno possibili non potremo che utilizzare la fantasia come fecero gli autori di Pk e come fa qua il caro vecchio Casty. La storia poi è piena di reminescenze tali da mandare in brodo di giuggiole i classicisti: a partire dallo stile di disegno, sempre molto retrò, pazzerellone e debitore del primissimo Scarpa anni 50. Sono presenti poi i Pippidi, una nuova gradevolissima protagonista femminile (a cui Topolino dà del voi O_o) che va ad aggiungersi ad Eurasia Tost e ad Estrella Marina, e soprattutto un Gambadilegno, comico sì, ma non mammoletta come al solito, capace di inventarsi una trappola pericolosa come quella dell'elettricità o che
dinnanzi alla prospettiva di dominare il mondo non si farebbe alcuno scrupolo. Una nota sul Casty disegnatore, che migliora a vista d'occhio ma rimane fisso sullo stile giocondo che conosciamo, andando a permeare anche la sceneggiatura di questa vena di allegra follia. Nulla di male, infatti è un tratto che accumuna questa storia alle
Macchine Ribelli o alla
Città Taciturna, solo che sarei curioso di vederlo alle prese con stili e tonalità diverse, e so per certo che ne sarebbe capace. Ma ora come ora, ben vengano storie come
La Bionda Minaccia (a proposito, geniale il titolo), di sicuro non la migliore storia di Casty, ma un altro gioiellino degno di stare affianco alle altre storie dell'autore. Spero che il futuro ce ne porti ancora, perchè è di storie come queste che Topolino ha un gran bisogno.
Wizards of Mickey II - L'Età Oscura: Episodio 7: I Guardiani delle Tenebre (Ambrosio/D'Ippolito): Ecco, invece è proprio di storie come queste che Topolino non ha affatto bisogno. Intendiamoci: l'idea alla base di WoM è ottima, e per vedere il trio all'opera mi sarei accontentato anche di una sceneggiatura non esaltante. Ma Ambrosio, sigh. Sembra rivolgersi ad un pubblico di poppanti. Magari fa anche bene, chi lo sa, ma in tal caso lo si dica e non si pompi l'evento così tanto. Solo un poppante riderebbe di un tormentone come quello dei mestieri di Pippo, che come un deus ex-machina risolvono la situazione ogni volta. Se l'obiettivo è regredire a livello asilo, lo si faccia pure. Ma tenete conto, miei cari signori della Disney, che Disney non è questo. Tutta la baracca di Disneyland ad esempio è nata perchè Walt si annoiava a portare sua figlia al parco giochi, e sognava un posto dove si riuscisse a intrattenere sia un bambino che un adulto. Disney è multitarget e questo in redazione non lo stanno capendo. Vergogna. Ma venendo alla storia in sè non posso non dire che un'idea buona c'è: le ombre che tormentano i dannati nei luoghi chiusi è un'idea che ha senza dubbio del fascino. Peccato che appunto Ambrosio non resista a stemperare "la tensione" buttando tutto in vacca come suo solito trasformando il tormento in solletico, dispetti e pizzicotti. Disney si è sempre sorretta sull'alternanza di serio e faceto, di comicità e avventura, ma il tutto con un minimo di ritmo e buon gusto, cosa che in WoM manca del tutto, Ed è un peccato.