Un numero particolare, vista la presenza di Indiana Pipps in ben due storie, una danese con delle censure assurde, l'inizio della saga di Marconi in forma di Prologo e una storia filler che tanto filler non è...
Indiana Pipps e la Tigre dagli Occhi di Fuoco (Panaro/De Vita): Benché occupi la cover, non è certo granchè. Anzi, è la solita storiella Topolinesca che si legge in dormiveglia, senza attenzione, coi fatti che accadono a cento all'ora. Per carità, professionale come prodotto, ma è il tipo di storia che fa iniziare a pensare che dopo anni e anni il fumetto Disney inizia ad aver bisogno di una svecchiata, prima che autori e lettori cadano addormentati in preda ai soliti soporiferi cliché.
Paperino Consulente del Concorrente (Muzzolini/Urbano): Ha fatto parlare di sé sia per il riferimento ai DICO, peraltro riuscito, sia per una certa profondità e umanità nel rapporto tra i personaggi. Niente di che, intendiamoci, è la solita storia filler dove i personaggi stanchi dei loro ruoli si scambiano le parti, tipologia che di per sé sarebbe irritante. Eppure qui l'espediente, altrimenti di cattivo gusto, viene "spiegato" con una certa tridimensionalità.
Indiana Pipps e il Soffio Che Vola (Marconi/Dalla Santa): Molto particolare questa cosa. Come già per Ultraheroes, la nuova saga viene annunciata con una sorta di episodio zero, di poche tavole. Qui a esser diverso è inoltre il titolo e il disegnatore utilizzato. Pollice in alto, perchè come storia a sé è graziosa, ma prepara bene il terreno per la nuova saga.