Il Ritorno di Paperinika I miei complimenti a Secchi e Mangiatordi: ottimo lavoro! Convincenti i Bassotti, splendida la grinta di Paperone (la scoperta del furto in fondo a pag. 25 mi ha deliziato), ottima Paperina. Il sindaco non porcello non mi scandalizza affatto: il signore corpulento e baffuto riprende quello che soleva disegnare De Vita (ringiovanendolo un po', ma forse e' colpa della colorazione - e di questa, credo, Mangiatordi non ha responsabilita'). In 38 pagine la trama ha lo spazio per svilupparsi adeguatamente, lasciando anche spazio a varie gag (che saranno state funzionali a far conoscere ai novellini le armi di Paperinika, ma si inseriscono senza forzature, sono divertenti e rendono l'eroina piu' simpatica e credibile), senza le conclusioni affrettate purtroppo cosi' frequenti negli ultimi anni: spero che una storia iniziale di questa lunghezza [ri]diventi la norma.
Da lodare anche comparse come i vari telegiornalisti; e la scena in carcere mi e' sembrata piu' realistica di quanto solitamente rappresentato (altro encomio).
Non del tutto convincente, invece, il sollievo di Paperino all'inizio, quando viene prelevato per una missione che, l'esperienza insegna, sara' certo assai piu' dura delle pulizie; ma si puo' giustificare in quanto rientra nella sua abituale psicologia l'ignorare grandi malanni futuri per un piccolo sollievo immediato.
Alle lodi il sottoscritto deve purtoppo aggiungere un'osservazione: sono tra quelli che, nel topic "io detesto", avevano espresso antipatia proprio per Paperinika. Che permane: purtroppo sembra impossibile una storia seria con questo personaggio in cui Paperinik non venga bistrattato. L'ingiustizia appare forse piu' tollerabile nel contesto attuale (col clima buonista anche le sventure di Paperino degli anni recenti si sono fatte meno tragiche, mi sembra); ma mi risulta sempre molto sgradevole sentir chiamare salame l'alter-ego con cui il mio eroe preferito dovrebbe avere la sua rivincita. Col risultato che alla fine della lettura mi sentivo in preda ad un attacco di misoginia.
Una domanda: che razza di uccello appare a pag. 12? Sono io ad essere ignorante in zoologia o a Paperopoli circolano anmali alquanto esotici?
Paperino, Pico e la Sapiens Multifoliata Un'altra storia che ho molto apprezzato, per l'uso di Pico consono a come vedo il personaggio (e' la seconda volta in poche settimane, e stavolta non e' un remake - spero si continui cosi'). Buoni i vari animali assurdi; e divertenti le battute, come in fondo a pag. 71. Sono stato pero' anch'io disturbato dall'aquila vegetariana: sgradita soprattutto in quanto mi e' parsa una concessione al detestato "buonismo politically correct".
Zio Paperone e il rapimento teatrale Non trovo sgradevoli i richiami all'attualita', anzi; anche se condivido il fastidio all'idea che possa avere un valore pubblicitario. Trama non del tutto convincente: Paperone dovrebbe sapere che mandare i nipoti in scena con ogni probabilita' non gli salverebbe l'incasso; e non viene data spiegazione alle improvvise confessioni dei rapitori. Ma nemmeno da buttar via; grazie anche ai disegni di Cavazzano.
La cartina a pag. 159 fa sospettare un tocco di "realismo" alla Don Rosa: suppongo che in un commissariato le mappe siano aggiornate e questo implicherebbe un'ambientazione intorno al 1950.