Alla fine, il ritorno in pompa magna di Paperinika, è migliore di quanto auspicato dai più, ai primi barlumi di notizia. In molti (me compreso) speravano che la papera vendicatrice rimanesse chiusa nel cassetto, senza più svegliarsi dal lungo letargo, ma quel che ne è venuto fuori non è poi malaccio. Sono quasi totalmente d'accordo con quanto detto da AMZ nei suoi post, la storia è orchestrata molto bene, e la Paperinika che vi compare è abbastanza lontana dalla femminista esasperata delle storie d'esordio. Certo, forse lo sberleffo iniziale di Paperino e Paperone è un pretesto fin troppo forzato per riportare in auge il personaggio (nel più banale dei modi: la cantina), ma successivamente la trama scorre bene. Mangiatordi è una sorpresa, davvero bravo e meticoloso nei dettagli (dal costume riprodotto fedelmente, alla chicca del quadro con Ely Emy ed Evy di pag. 13), capace di tratteggiare i Bassotti e Paperina in modo perfetto. Ottimo anche il recupero di Genialina (e suoi gagdet), nel ruolo di comparsa attiva, e non messa lì solo per dare continuità. Carino il siparietto centrale con Paperinika in azione (molto gaggoso), e finale, per una volta, non troppo frettoloso, che fa intendere come questa sia una seria apripista (studiata a tavolino) per altre storie del supereroe in gonnella. Bene, bravi, bis dunque. Ora è ripetersi che sarà dura, e senza dover cadere nel banale. Mantenendosi su certi livelli, l'operazione rilancio potrebbe anche decollare, chissà... Se tanto mi da tanto, però (vedi gli altri ritorni di lusso), potrebbe attenderci una pericolosa sovraesposizione del personaggio, col rischio di rendere inutile quanto visto di buono in questa avventura. Chi vivrà vedrà.
La storia di Ficarra a Picone: Imho, se si deve discutere animatamente sulla questione "storie pubblicitarie", questo non è il caso da prendere come esempio limite, anche perchè si è visto di peggio (Paperello vi dice niente?). La storia non è effettivamente il massimo, ma, pur essendo uno spottone al duo comico palermitano, si fa leggere, grazie anche al solito Cavazzano (autore di un paio di vignette con sfumature da brivido) e le trovate comiche non mancano (penso alla grassona o al cartello a prova di Paperoga). Da notare, come Paperone si affidi ad un inedito commissario (vagamente somigliante al mitico Jan Clayton di MMiana memoria) invece dell'inconcludente Umperio Bogarto (ma ovviamente è giusto così, ai fini della storia).