Sperando di non fare cosa sgradita, ho deciso di provare ad aprire un topic sulla serie di Topi che più adoro, quelli di fine anni '80.
Iniziamo ovviamente dal 1600 (inducks:
http://coa.inducks.org/issue.php?c=it/TL+1600#k).
Una delle 'confezioni' rotiane storiche, una delle vette assolute degli anni '80 topolineschi: chi non si ricorda a memoria la straordinaria copertina gialla del 1600, con una gran quantità di personaggi a sorriderci? (con qualche... sacrificio: vedi il povero Pippo 'censurato' dallo strillo in blu). A proposito: mi son sempre chiesto chi fosse il ragazzino posto tra Pippo e il nipotino: mi verrebbe da dire Penna Bianca, personaggio che perde le sue tracce verso la fine del '70... che dite voi?
Purtroppo il numero non è certamente all'altezza dell'evento, nonostante le 196 pagine strillate in copertina. Non c'è molto da disquisire.
Zio Paperone in vacanza con 80 dollari: storia-fiume (ben 96 pagine, senza... pubblicità: lunghezza inconsueta, curiosa l'idea di non dividerla in due tempi. Mi vien da pensare che fosse detinata a qualche supplemento...).
La storia si fa leggere senza tante pretese. Al centro, il consueto dualismo Paperone-Rockerduck (anche se come spesso accade il secondo manda in avanscoperta Lusky), uno dei temi cari allo studio Comicup. Curiosamente la storia mi ricorda, per struttura e lunghezza, 'Zio Paerone e il Rally di Natale'.
Notare la comparsa di Paperetta Yé Yé: mai apparsa in una storia Comicupiana, se non erro. Presenza tutto sommato inutile: ci si aspetta che la nipote di Doretta si aggiunga al duo Paperino-Paperone (una presenza femminile non guasta mai!) ed invece sparisce dopo poche pagine, senza aver compiuto alcunché. Mah! Tanti incontri, ma non ci sono particolari trovate (c'è spazio anche per una banale parodia di Indiana Jones e il tempio maledetto, con l'entrata in scena del regista Lukas George). Ma verso il finale c'è uno dei Paperoni più cinici che la storia ricordi, nella sequenza della cena (mi colpì tantissimo la Brigitta che scoppia in lacrime: davvero strappacuore). Curiosamente nel finale Bargadà cita la civiltà Mu, già affrontata sulle pagine del Topo in passato.
Paperino e la pesca inaspettata: a sorpresa, fa capolino questo 'corto' dipinto di Chierchini. La storia, in 3 pagine, è terrificante, ma con ogni probabilità rappresenta una prova genarale in vista de 'L'Inferno di Paperino', che apparirà una cinquantina di numeri più tardi. Notare come il serpentone finto di Anacleto richiami molto da vicino i mostri che Paperino si ritroverà nel fiume infernale.
Topolino e il grande compositore: Figus/Pujol
All'interno, 'Giocabaret' informa che i lettori del Topo sono quasi 6 milioni (più 6,7% rispetto all'85! E non mi si venga a dire che il Topo presente massicciamente in 'tv' negli anni '80 non portava i suoi frutti) e che la tiratura di quel numero è di 560mila copie. Ehhh... bei tempi...
Alla prossima!