Numero di spessore, lo commento volentieri, con cinque storie molto buone (di cui quattro intorno alle 30 pagine); innanzitutto, però, cominciamo con la cosa che contraddistingue questo numero rispetto alla media recente, e cioé le ottime rubriche, su tutte quelle su Marco Polo e sulle bugie, collegate alle prime due storie, e quella sui deserti, arricchita anche da una riuscita strip di Soffritti. La prima storia, che conquista la copertina e alla quale rimanda anche una buonissima "Che aria tira", vede il ritorno di due grandi autori, Sisti e Mastantuono, e sembra promettere sostanziosi sviluppi nella seconda puntata, grazie al ricco intreccio e all'introduzione di due personaggi originali (e un altro ancora non rivelato ma un po' meno originale) in aggiunta al trio Topolino-Pippo-Zapotec, stavolta alle prese con una suggestiva trasferta in costume a Venezia, a cui segue l'excursus storico e quindi le premesse per i prossimi fatti. Segue quindi Paperino e il quadriequivoco che ci restituisce il Paperino più genuino, alle prese con una situazione che risulta divertentissima quanto realistica, in cui Vitaliano riesce nella difficile impresa di non essere prevedibile e con una serie irruenta di ribaltamenti di situazione, confeziona una storia con la "S" maiuscola. Si passa poi per una breve meritevole e per Zio Paperone e i vigneti stereofonici, non originalissima ma godibile, soprattutto nella parte grafica, fino alla storia finale che riporta sulla scena Zio Paperone e Brigitta con un risultato molto divertente. I due ciak dedicati a Wall-E non sono male, personalmete sento la mancanza delle trasposizioni a fumetti sul Topo dei film in uscita, ma visto che difficilmente si potranno riavere quelle, ben vengano i Ciak. Insomma, penso che stavolta le [smiley=voto4.gif] siano meritate.