Ma mica è per Ambrosio, è in generale che le storie coi Vip non le riesco e non le riuscirò mai e poi mai a digerire...
In generale sono d'accordo con te... però qualche eccezione l'ho trovata (qualche storia con Nichetti, vent'anni fa, o la prima apparizione di Paperica-Mollica, vari omaggi a Fellini, con Fellini stesso impersonificato nei fumetti, o la storica storia di Cavazzano-Salvagnini su Carl Barks (...vabbè, proprio VIP non sono questi ultimi due, ma l'idea alla base in fondo è la stessa) e, per arrivare più vicini nel tempo, se comunque non ho vomitato leggendo la storia di Papertotti---come alcuni commenti su questo forum mi avevano fatto temere... ma può darsi che le critiche abbiano sortito l'effetto di attutire l'impatto, preparandomi a trovare ben di peggio---la storia dei due cronisti sportivi (Fab Sberlon e compare) mi aveva divertito (e a tratti inquietato)... insomma, se qualche eccezione c'è stata, quello che volevo dire (senza per forza dover ribaltare il tuo giudizio, anche perché magari a posteriori è più facile che abbia ragione tu! e anche io preferirei che storie coi vip non ce ne fossero se non in rarissimi casi nati dal cuore, e non decisi a tavolino) era solo che spero che questo sia un altro di quei casi!
:o
Beh... la prima storia del QQQ-Blog (che aveva dei disegni di Freccero mica da ridere!) era una storia interna, e come tale con meno pretese delle due storie traino del Topo, e per quel che mi riguarda aveva soddisfatto appieno le mie aspettative: se nella maggior parte dei casi non riesco neppure a finirle, le storie a metà del topo, questa l'avevo letta fin volentieri!
E questo mi fa ancora più rabbia, perchè da un lato vedo le storie topolinesche sempre più belle e accattivanti, piene di avventura e mistero, e da un altro lato noto che il punto clou che possono avere i paperi, con gli onori della copertina e tutto, sono le storie coi vip... anzi, no, a dirla tutta, sono proprio INCAZZATO
Vabbè, questo è il
marketing! Un libro di Faletti avrà sempre più pubblicità, cartelloni con la foto dell'autore in ingresso in libreria, presentazioni con tavole rotonde, e via dicendo, che un saggio di Asor Rosa...
Io non lavoro alla Disney, non so dei loro parametri per giudicare gli indici dei gradimento (né, in fondo, mi interessa davvero saperli... ma li hanno: la De Poli all'ultimo Cartoon-qualcosa di Milano parlava di test fatti su lettori di ogni età con le storie di Casty e Papertotti e compagnie belle), se ritengono che questa sia la strategia giusta per promuovere il topo, non ho nessuna rilievo da fare... anzi, mi fa piacere se esiste un mezzo per rilanciare e/o finanziare una testata che, assieme a queste storie, può permettermi di leggere Casty, Faccini, De Vita, Cavazzano, Vitaliano, Mastantuono, Intini, Gervasio, Sciarrone (dov'è Sciarrone??), Celoni (idem!), Ferrarsi (idem), Freccero, Ziche, etcetcetcetc...
Un po' OT
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