Papersera.net

Eh, perchè fortunatamente è un tipo di colla adesiva che non lascia segni evidenti... sembra quasi il materiale con cui erano fatte le famose manine che si trovavano dentro le confezioni di patatine.

Sì direi che è molto simile. In effetti un minimo di amore verso il topo c'era visto che hanno usato una simile colla, resta il fatto che si poteva anche non usarla proprio, per un gadget simile poi...

Se andassero bene anche per gli altri film 3D direi che è più che utile...
Sennò, bè, direi che hanno allegato di peggio...

Vero, è una bella interpretazione! Bah, quegli stupidi occhiali 3D sono stati cestinati non appena aperto l'albo. E come se non bastasse li hanno attaccati alla copertina con della colla! Meno male che con un po' di pazienza e di accuratezza sono riuscito ad eliminarla senza lasciare tracce, altrimenti avrei davvero maledetto una volta per tutte tutti 'sti stupidi gadget dedicati a stupidi telefilm

Beh, proprio inutili non sono, e con un pò di attenzione non rovini neanche la copertina. Come premio: vedere Miley come se fossi lì! Beh, ne vale la pena, dai!  

P.S: seriamente...

Non delude le aspettative il finale de i milioni di Marco Topo, egregiamente scritto da Sisti e ben disegnato da Mastantuono. Anche se quelli che avrebbero dovuto essere gli elementi "a sorpresa" erano stati ampiamente previsti da molti lettori (eh sì, il misterioso assistente era Gambadilegno, mentre "l'altro me stesso" era Topolino), bisogna riconoscere che Sisti non cerca di presentarceli come chissà quali rivelazioni: in pratica, non ha mai cercato di nasconderci veramente la cosa... in conclusione abbiamo una storia ben scritta e divertente, con un finale decisamente aulico e poetico. Personalmente ho particolarmente apprezzato... il NON ritrovamento del tesoro di Marco Topo, a sottolineare che i veri tesori, quando si fa ricerca storica e archeologica, sono quelli della conoscenza e non quelli materiali (un concetto sacrosanto, già espresso nelle precedenti puntate, e mai in maniera pedante ma sempre garbata).

Si prosegue con un Cimino in buona forma, che nella storia Zio Paperone e il congelamento dei crediti recupera una grintosissima Amelia a cui affianca una ancora più grintosa Roberta, a cui contrappone un ancor più grintoso Paperone. La storia non è certo una breve ma forse avrebbe meritato ancora più pagine (come mi sarebbe piaciuto vedere in qual modo Paperone batte il blocco burocratico imposto dalle due rivali!) e anche se il finale contiene un messaggio positivo non mi sarebbe dispiaciuto che fosse un po' più approfondito. Comunque una splendida storia, non il Cimino della top ten ma ci si avvicina molto. Bravo De Lorenzi; la sua Roberta è appena un po' più pesante e meno "slanciata" di quella Cavazzaniana anni '70.

Le due storie centrali sono Gambadilegno in... agguato alla cassa, con un Faraci sotto tono, e Paperino e l'alleato fortunato, abbastanza prevedibile ma arricchita dai bellissimi disegni di Chierchini.

Si chiude con Zio Paperone e i sogni rivelatori, storia che presenta delle idee piuttosto interessanti, ma che stranamente non convince del tutto. Lo sviluppo della trama mi è parso discontinuo, come se ci fossero dei salti logici o delle parti non ben esplicate. Insomma, mi parrebbe la storia che potrebbe scrivere uno sceneggiatore con buone idee ma inesperto. Forse è un problema di traduzione, o forse è il mio campanilismo italiota che parla, ma ho l'impressione che uno sceneggiatore "dei nostri" sarebbe riuscito a renderla più scorrevole.

Continuano a non dirmi niente le tavole dedicate a Wall.E; il "che aria tira..." scherza sul "lateral thinking" di Pippo; carino il ciak finale.
Voto: [smiley=voto4.gif]

Sempre molto interessante leggere le critiche degli altri forumisti!
Sarà che è poco che frequento questo forum,ma lo trovo davvero bello e con gente veramente preparata.
E poi ci si rende conto della differenza di gusti che ognuno di noi ha!
 

Topolino e i milioni di Marco Topo - parte 3
Si conclude la storia di marco Topo, sicuramente molto buona ma, secondo me, non eccezionale. Insomma i pregi sono molti e ottimi: una sceneggiatura impeccabile, insegna qualcosa (sopratutto nella seconda puntata) senza cadere nella storia-lezione, ha un messaggio profondo. Però secondo me c'è qualche difettuccio qua e là non ignorabile, inanzitutto personalmente da una storia in tre puntate mi aspetto qualcosina di più, ma questo è un fattore personale. Poi ci sono i colpi di scena che sorprendono poco, evidentemente non era tra gli obbiettivi di sisti sorprendere il lettore ma questo rende la trama un po' piatta. Inoltre c'è il ruolo di gambadilegno, dopo due puntate in cui ce lo si trascina dietro la sua funzione si risolve in pochissimo. Insomma non dico che squesta non sia una buona storia, tutt'altro, ma secondo me alla fine non è nulla di memorabile.
 
Zio Paperone e il congelamento dei crediti
Anche qui mi tocca andare controtendenza. Concordo su tutto ciò che Dollarone ha detto su Cimino, sia ben chiaro, è un grande maestro e ha dato tantissimo a zio paperone e alla scuola italiana... ma secondo me questa storia non esprime granchè della sua bravura. Personalmente io la ho trovata un po' noiosa e senza un suo perchè apparte il messaggio simil-ecologista del finale.

Gambadilegno in... agguato alla cassa
Strano che Faraci si dedichi alle brevi, sbaglio o era un pezzo che non lo faceva? Comunque la storia è piuttosti buona per essere una breve.

Paperino e l'alleato fortunato
Senz infamia ne lode.

Zio Paperone e i sogni rivelatori
Questa mi è piaciuta. Ha una trama articolata e originale (cosa che nelle storie di paperi non è comunissima) e per uan volta i bassotti, pur non essendo un esempio di inteligenza come è giusto che sia, rappresentano una seria minaccia per il deposito e non sono le solite macchiette di criminali. Sceneggiatura non chiarissima, ma con le storie straniere ormai ci ho fatto l'abitudine.

Beh, proprio inutili non sono, e con un pò di attenzione non rovini neanche la copertina. Come premio: vedere Miley come se fossi lì! Beh, ne vale la pena, dai!  

P.S: seriamente...

Be' si non lo metto i dubbio, la bella Miley non mi dispiace affatto però a me non piacciono proprio quegli occhiali, non mi godo i film e mi fanno venire il mal di testa.

Topolino e i milioni di Marco Topo - parte 3

Dico la mia sulla terra misteriosa che Marco Topo si accinge a visitare: sulla mappa è rappresentato un elmo da conquistador, quindi si tratterebbe dell'America (anche se l'elmo è decisamente anacronistico per quei tempi).
Inoltre non ho capito come la matrice va a finire nel nascondiglio della colonna, accompagnata da un messaggio di Marco... come ha potuto avere la matrice? E perché lasciarla lì con un messaggio? Forse rileggendo tutto da capo capirò...

Zio Paperone e il congelamento dei crediti

Sono un po' dispiaciuta per l'uso che recentemente si è fatto di Roberta: come indica il suo appellativo, la studiosa esperta, la sua iniziale ragion d'essere stava nel fare da contraltare cattivo ad Archimede e Pico
trasformarla in una strega l'ha invece resa una specie di doppione di Amelia, risultandone banalizzata

Ma la terra rappresentata nella mappa finale di Marco Topo, non è l'Australia? Ci sta tutta (aldilà della Cina, Sconosciuta,etc.)

Fatemi sapere!

Ciao!

[b
Zio Paperone e il congelamento dei crediti

Sono un po' dispiaciuta per l'uso che recentemente si è fatto di Roberta: come indica il suo appellativo, la studiosa esperta, la sua iniziale ragion d'essere stava nel fare da contraltare cattivo ad Archimede e Pico
trasformarla in una strega l'ha invece resa una specie di doppione di Amelia, risultandone banalizzata

Guarda che Roberta non è una scienziata è sempre stata una strega fin dalla sua prima apparizione(una sua caratteristica è che usa marchingegni combinati alla magia)

Topolino e i Milioni di Marco Topo – Terza Puntata (Sisti/Mastantuono): Si conclude come previsto. Un po’ un peccato che si rinunci ai colpi di scena finendo nel telefonato. Del resto va anche detto che le rivelazioni non vengono trattate come tali ma come se fossero la cosa più ovvia del mondo. Pazienza, quel che si ha è comunque una gran bella storia, condotta in modo magistrale, con un Topolino in stato di grazia, sia graficamente che nell’animo. Alcune perplessità sul finale, che magari avrebbe dovuto essere esteso, anche solo per spiegare come i nostri giustificheranno agli altri archeologi la sparizione della matrice.

Gambadilegno in…Agguato alla Cassa (Faraci/Uggetti): Sinceramente se mi avessero detto che questa storia era di Faraci non ci avrei mai creduto. Non che io sia contrario a priori che il grande Tito Faraci, quello di Trauma, quello de La Vera storia di Novecento, quello di Topolino e il Fiume del Tempo, quello di Anderville (etc..etc..) si dia alle brevi. In fondo è con le storielle demenziali che l’ho conosciuto, e ho imparato ad apprezzare il suo irresistibile humor. Humor che qui è del tutto assente: la storia è piatta, non divertente, e sembra scritta dal primo che passa. I disegni della Uggetti fanno il resto. E se penso che la storia prima di questa era quella poco più che carina di Ultraheroes mi viene da urlare “Tituzzo, perché ci hai abbandonati?”  Sob…

Zio Paperone e il Congelamento dei Crediti (Cimino/De Lorenzi):  Oh, una storia di Cimino che esce dal solito schema, rimettendo in piedi un’Amelia seria, e cosa ancor più importante la cara vecchia Roberta. Che tralaltro è una sua creazione che non si vedeva da parecchio. De Lorenzi la disegna benissimo, a mio parere, anche se trascura un po’ Amelia. Ad ogni modo la trama è divertente e scorrevole, e mi ha impressionato parecchio, confermandosi sopra la media ciminiana dell’ultimo periodo.

Per il resto è il numero dedicato a Wall-E con la relativa sacrosanta copertina (chissà se faranno lo stesso per Bolt…) di cui presenta una storiella di due tavole, più riuscita, nel suo essere praticamente muta, dei precedenti Ciak. Notevole anche la storia straniera, disegnata da quel folle di Andersen, che ha il pregio, cosa ormai rara nelle storie italiane, di intrecciare tra loro due trame parallele.

Topolino e i Milioni di Marco Topo – Terza Puntata.
Alcune perplessità sul finale, che magari avrebbe dovuto essere esteso, anche solo per spiegare come i nostri giustificheranno agli altri archeologi la sparizione della matrice.

che non dovrebbe essere sparita per sempre, visto che Marco Topo stesso la prende e la mette nella colonna dopo che Topolino l'ha riportata... lo dice lui stesso :

Guarda che Roberta non è una scienziata è sempre stata una strega fin dalla sua prima apparizione(una sua caratteristica è che usa marchingegni combinati alla magia)

Nella sua primissima apparizione (Zio Paperone e le streghe in azione) Roberta viene introdotta da Cimino con queste parole:
"Zio Paperone ha vinto il primo scontro grazie all'aiuto tecnico di Archimede, ma anche Amelia, la fattucchiera che ammalia, ha ora un valido alleato in Roberta, la studiosa esperta... "
nella storia non si parla mai di un'identità streghesca di Roberta, nè ella fa uso di magie; anzi, quando lei e Amelia si recano nel Mondo Rovesciato Roberta esclama: "L'intreccio dei serpenti e la palude di Belzebù non sono un serio ostacolo per una strega par tuo! Procediamo!" ed è infatti Amelia, e solo lei, a far uso di espedienti magici per superare gli ostacoli.

Stesso discorso per la successiva Zio Paperone e il turbinio magitecnico in cui Roberta è introdotta con queste parole:
"Paperone non sarebbe tanto sicuro sull'esito dei futuri scontri, se sapesse che Amelia ha deciso di addizionare alle sue risorse magiche, temporaneamente sconfitte, anche le risorse tecniche, mediante l'aiuto di Roberta la studiosa esperta, sua intima amica!"

Io penso che Roberta andasse benissimo in questo ruolo, e che la successiva "trasformazione" in strega non le abbia aggiunto niente ma, anzi, tolto qualcosa.


PS: l'Inducks omette di citare la partecipazione di Roberta in Zio Paperone e il turbinio magitecnico

E vediamo il numero di questa settimana:
Topolino e i milioni di Marco Topo (ep.3): bella, bella, bella. La saga di Marco Topo mi ha emozionato dall'inizio alla fine, con location magnifiche, disegni sempre all'altezza e con un intreccio storico non da poco, in cui passato e presente si mescolano alla grande. In questo ultimo episodio si fa viva la macchina del tempo e si palesa il dubbio sul suo utilizzo intuito nel precedente episodio. Il finale poi magnifico, malinconico ma denso di significato, di quelli che non si dimenticano facilmente.
Zio Paperone e il congelamento dei crediti: stavolta il maestro Cimino torna a deliziarci con una storia dal sapore classico, come quelle con cui Rodolfo ci ha così bene abituati, con note moderne che si intrecciano in modo tale da formare una storia pregevole e gradevolissima dall'inizio alla fine. Sono contento per il ripescaggio di Roberta, un po' dimenticata sul fondo della pentola e anche le spiegazioni "scientifiche" fatte in relazione alla magia delle due streghe". Spettacolari poi i disegni di De Lorenzi che apprezzo davvero tantissimo, con il suo stile moderno, fresco che però rimanda al passato: una magnifica prova.
Gambadilegno in...agguato alla cassa: dopo due piccoli capolavori purtroppo mi ritrovo davanti ad una storiellina filler che non ha niente da dire e quasi quasi neanche motivo di essere: gag scialbe, storia che sa un po' di già visto e anche grazie ai disegni della Uggetti che non apprezzo molto, non mi soddisfa affatto.
Paperino e l'alleato fortunato: altra storia filler, che però si comporta meglio della precedente. Probabilmente un po' troppo lineare, priva di colpi di scena, però anche grazie ai disegni di Chierchini, ottiene la sua sufficienza.
Zio Paperone e i sogni rivelatori: un'altra di quelle storie danesi che mi fanno morire dal ridere, grazie al tratto vulcanico di Andersen che sforna un'ottima avventura di Scrooge vs Bassotti, basata su un'intreccio piuttosto articolato ma mai complicato, che ho apprezzato dall'inizio alla fine lasciandomi molto soddisfatto.
Encomio speciale alla ciak di Coppola, molto azzeccata e spassosa; non posso dire lo stesso del Che aria tira..., un po' tirato via.
Nel complesso un buon numero, che segue il trend delle ultime uscite.

E vediamo il numero di questa settimana:
Topolino e i milioni di Marco Topo (ep.3): bella, bella, bella. La saga di Marco Topo mi ha emozionato dall'inizio alla fine, con location magnifiche, disegni sempre all'altezza e con un intreccio storico non da poco, in cui passato e presente si mescolano alla grande. In questo ultimo episodio si fa viva la macchina del tempo e si palesa il dubbio sul suo utilizzo intuito nel precedente episodio. Il finale poi magnifico, malinconico ma denso di significato, di quelli che non si dimenticano facilmente.

Quoto e straquoto.