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Inoltre non ho capito come la matrice va a finire nel nascondiglio della colonna, accompagnata da un messaggio di Marco... come ha potuto avere la matrice? E perché lasciarla lì con un messaggio? Forse rileggendo tutto da capo capirò...

Rileggendo si capisce, in effetti. La matrice nella colonna ce la hanno messa i maghi di corte, sperando che la trovassero le guardie ed incolpassero Marco del furto. L'apparizione di Topolino ha impedito che le cose andassero così. Poi i maghi sono andati a verificare che la matrice fosse sempre lì, ce l'hanno trovata ed hanno deciso di lasciarcela per non passare guai. Spiandoli, Marco ha a sua volta scoperto il nascondiglio, ed ha parimenti deciso di lasciare lì la matrice per non passar guai, e in più ha messo il suo messaggio per avvisare un eventuale scopritore occasionale del pericolo.
                      

Alcune perplessità sul finale, che magari avrebbe dovuto essere esteso, anche solo per spiegare come i nostri giustificheranno agli altri archeologi la sparizione della matrice.

Ufficialmente la matrice è stata rubata da Gambadilegno, e a parte Topolino, Pippo, Zapotec e Marlin nessuno sa che era stata recuperata... quindi può non riapparire e la colpa va a Gambadilegno (furbescamente Topolino lo lascia andare senza arrestarlo)

Mi piace moltissimo quando la macchina de tempo viene utilizzata all'interno di una storia di più ampio respiro e non come unico motore dell'azione.

"Zio Paperone e il congelamento dei crediti": questa storia l'ho apprezzata per almeno tre motivi:
- ho avuto modo di conoscere il personaggio di Roberta di cui avevo sentito parlare ma che non avevo mai visto all'opera; questa storia segna il ritorno, dopo tanti numeri (ad esclusione di alcune autoconclusive), anche di Amelia in una storia lunga (mi auguro che questo importante personaggio non sia soggetto a una lenta estinzione);
- finalmente si parla di un aspetto concreto della realtà finanziaria; l'attività affaristica di Paperone, dunque, non è costituita solo da entrate (molte) e da uscite (poche) ma anche da crediti che maturano a poco a poco nel tempo. Il maestro Cimino è riuscito a presentare in versione scherzosa anche i crediti cosiddetti congelati;
- ho apprezzato molto il messaggio, mai banale, riguardante la superiorità della natura su tutto il resto  

Topolino e i milioni di Marco Topo - parte 3
e la storia finisce bene, in modo molto poetico, anche se non mi è piaciuto il ruolo dato a gambadilegno... comunque è stata un ottima storia nel complesso. ottimo mastantuono.

Zio Paperone e il congelamento dei crediti
quanto adoro cimino... e qui non si smentisce mica con una storia che vede l'ottimo ritorno di roberta e un finale moralista che ho apprezzato.bravo de lorenzi

Gambadilegno in... agguato alla cassa
breve troppo breve, anche se qualcosa di simpatico c'è. aspetto con ansia la saga...

Paperino e l'alleato fortunato
senza infamia e senza lode con i disegni di un ottimo chierchini.

Zio Paperone e i sogni rivelatori
bella storia, lunga e che mostra finalmente dei bassotti intelligenti, surreali i disegni

Copertina dedicata a Wall-E, che negli ultimi numeri è stato pure protagonista di certe autoconclusive deprimenti. A parte questo la pubblicizzazione dell’ultimo Disney/Pixar fa senz’altro piacere, ma si spera che anche Bolt venga ugualmente omaggiato (ricordiamo che l’anno scorso Ratatouille venne strapubblicizzato mentre I Robinson fu praticamente taciuto…).
Che Aria Tira… (Ziche): Stupenda.
Topolino e i Milioni di Marco Topo (Sisti/Mastantuono): e per l’ultimo episodio torna alle matite l’ottimo Mastantuono, che svolge egregiamente il suo lavoro facendo rammaricare noi tutti per le sue sempre più rare apparizioni. Sisti conclude bene l’intreccio, non riservando grossi colpi di scena (l’apparizione di Gamba non viene nemmeno trattata come tale, ma allora perché tenerselo tra i piedi per due episodi?) ma impreziosendoli in modo imprevisto, forse un pelino intricato ad uno sguardo d’insieme, ma senza dubbio efficace. E per concludere in bellezza un ottimo messaggio finale, che chiarisce qualche punto oscuro e aggiunge grande fascino alla storia.
Gambadilegno in… Agguato alla Cassa (Faraci/Uggetti): un Faraci decisamente sottotono, con un soggetto abusato riempito da gag altalenanti, comunque prive di quella brillantezza che da sempre caratterizza l’autore. Nulla di catastrofico, semplicemente una storiellina trascurabile.
Zio Paperone e il Congelamento dei Crediti (Cimino/De Lorenzi): bella l’idea di base, ottimo il recupero di Roberta, fantastico l’inconfondibile stile ciminiano. Il tutto però è un po’ troppo tirato per le lunghe e con il calare del ritmo arriva un po’ di noia sul finale.
Zio Paperone e i Sogni Rivelatori (Transgaard/Andersen): un intreccio notevole, un Paperino profondamente barksiano, una trama spigliata e originale. E Andersen, capace di movimentare con il suo tratto qualsiasi situazione.