La Ziche! La Ziche! La Ziche!
La Ziche, che non si fa notare per la copertina (che poi non è altro che una versione migliorata di una vignetta della prima storia) e per Il Che Aria Tira…, con una gag abusata non solo di per sé, ma pure già utilizzata dalla stessa Silvia nella medesima serie. Ma la Dea si fa notare decisamente per Topolino e la Rapina del Millennio, la sua quinta saga che lei stessa definisce un Thriller Slapstick, come ci riferisce il doveroso articolo introduttivo (che evidenzia tra l’altro un errore nella prima tavola: misteriosamente Basettoni si “mangia” delle parole della giornalista…).
Fin dalle prime pagine si nota una cosa: è una storia “normale”. Almeno da questo primo episodio la storia viene connotata come un’avventura canonica, quando Il Mistero del Papero del Mistero e Topokolossal avevano una doppia metatrama assai particolare, Il Grande Splash era una storia corale e metafumettistica, mentre Paperina di Rivondosa era una parodia/storia in costume.
Pare (anche se è ancora troppo presto per affermarlo con certezza), insomma, che per una volta la Ziche scelga di svolgere questa sua saga come una storia canonica, ma non per questo meno divertente: da manuale la scena nel museo delle Cere, con le varie statue comico-grottesche (il mostro di Topolina!), la maestra, Topolino che dichiara di aver fatto solo il suo dovere di cittadino dopo una serie di scene forzatamente sensazionali, i giornalisti scandalizzati (I nostri soldi! …stupendo) e poi, ovviamente, la bellissima gag di Pippo (con tanto di sudoku in notturna!).
Fantastici poi i disegni, dinamici e terribilmente espressivi (specialmente Gamba che prepara il suo piano al Museo e la mimica facciale di Pippo); graficamente risulta irritante Macchia con la bocca, anche se ovviamente serve ad aumentarne la comicità.
Insomma, mi è piaciuta e attendo fiduciosamente i prossimi episodi.
Pipwolf e il Caso dell’Incantesimo Linguistico (Vitaliano/Mazzarello): e ritorna Pipwolf e ci ironizza su pure la sinossi nel sommario. Pipwolf che dopo la chiusura di X-Mickey si era visto solo in una manciata di trascurabili brevi e poi era scomparso. E invece ora ce lo ritroviamo in una lunga risalente all’epoca Muci. Pipwolf qui è protagonista assoluto e se la sua emancipazione da Topolino può anche far piacere, la storia del Supresame Reparatorio fa decisamente storcere il naso e sa molto di espedientuccio.
Per il resto la storia è molto piacevole, anche se un po’ prolissa in certi passaggi: carina l’idea della commistione di lingue, ma si perde un po’ per strada, mentre è molto interessante la sottotrama dei Dodici Antichi che verrà poi sviluppata nella prossima puntata.
Il Grande Viaggio di Paperino e Papernova, Capitolo 1 – Quel Mago di Paperoga (Ambrosio/Vian): oddio, Papernova. Che palle. Basta. Non è un personaggio, non ha ragion d’essere. Capisco una tantum, ma ora lo si propone pure per una saga. O storia ad episodi o in più parti o quello che è. Non importa molto, il succo è che già il personaggio era inutile ed irritante nelle precedenti apparizioni e ora ce lo ritroviamo ancora tra i piedi, in una manciata di tavole poco significative che butta pure lì Maga Magò. Non che non faccia piacere vederla, ma pare messa lì un po’ a casaccio e senza motivazione apparente. Meno male che c’è Vian.