Ciao, Ziro.
Il tuo giudizio è come sempre ben articolato, ancorché uno possa condividerlo o meno. Però, "livore" non ti sembra un po' troppo? Pensa che Mollica in persona mi ha detto che l'aspetto che più gli è piaciuto di questa storia che lo vede protagonista (e che, a quanto pare, gli è piaciuta parecchio) è stato proprio la rappresentazione del mondo del cinema (una sua parte, almeno) che lui ha trovato molto ben dipinta da registi truffatori e da produttori altrettanto.
Quanto a Battista che scrive una sceneggiatura, boh, perché no? È capitato un fottio di volte che illustri sconosciuti tirassero fuori dal cassetto una storia magnifica.
Del resto, il fatto che "chiunque" possa occuparsi di cinema purtroppo non lo dico io. È sotto gli occhi di tutti. Ligabue fa il regista. Federico Moccia fa il regista (e si permette di litigare con i registi veri). Perfino i Vanzina fanno i registi. Perché Battista non può avere scritto una sceneggiatura per un film low-budget?
Ti propongo una lettura alternativa: Battista rappresenta il candore, l'onestà, il sentimento e la poesia che a una parte dell'ambiente cinematografico attuale, malato e decadente, occorre per salvarsi. Il suo film sarà una cannonata e così la settima arte tornerà a raccontare storie, anziché proporre interminabili inseguimenti in auto, alla caccia dell'ennesimo serial killer.
E poi, fammiti fare i miei migliori e sinceri auguri per la tua carriera cinematografica. Quando avessi bisogno di qualche battuta acida, sai dove trovarmi.
Salut.