Decisamente d'accordo su rubriche (magari anche riaccorpate al centro del libretto) e sul numero di storie. Sicuramente da non limitarne la lunghezza, per quanto riguarda la qualità, beh, non dipende solo dalla redazione, certo è che tanti grandi autori (Pezzin in primis) mancano un po' troppo al Topo, così come, in generale, storie un po' più brillanti ed elaborate di quelle attuali, ormai molto spesso caratterizzate da una trama lineare, che rasenta la banalità, poggiata il più delle volte solo su divertenti gag o presunte tali. Si sente, ovviamente forte, la mancanza per il Topolino scarpiano o le vecchie avventure di Paperone e nipoti che, pochi degli autori attualmente in circolazione sono stati in grado di rispolverare. Un'indicazione della redazione agli sceneggiatori potrebbe riguardare il reinserimento (o magari anche creazione, come qualche autore particolarmente ardito ha già fatto di recente) di altri personaggi, per variare l'attuale scena evidentemente monopolizzata ed alleggerire questi personaggi e situazioni troppo sfruttati. Nutro invece qualche perplessità sulla pubblicazione di storie straniere: il Topo italiano gode di molti autori validi dalle grandi potenzialità ed è stato ultimamente uno dei punti di riferimento per la creazione di storie Disney nel mondo, per cui, anche se in un momento non particolarmente brillante, non penso si debba cambiare rotta: se giustamente supportate, le storie di qualità torneranno, come lo erano qualche anno fa. Stesso discorso per la periodicità: quello del mercoledì è un appuntamento fisso, diluirlo potrebbe allentare il feeling con la testata, limiterebbe qualche autore, senza, magari, grandi miglioramenti in termini qualitativi.