La storia di DoubleDuck è bellissima. Spionaggio, azione, divertimento, e il tutto ambientato nel suggestivo Teatro alla Scala di Milano, presentando un Paperino perfetto. Un Paperino eroe, ma non perché lo vuole lui. E' un episodio di "mezzo" e ciò rende la storia ancora più affascinante. Non solo, si ha l'impressione di trovarci davanti a progetti come PKNA (ovviamente adattati per Topolino), di cui Gizmo (citazione a Gizmoduck [Robopap], alter ego dai mille gadget di Fenton Paperconchiglia in DuckTales?) sembra far la parte del caro vecchio Uno, donando a DD tecnologia avanzatissima. Del glorioso spirito di PK Paperino poi eredita lo stesso sangue freddo, la stessa astuzia e lo stesso sarcasmo nelle sue battute ad effetto.
Ho trovato squisitamente intelligente l'uso di nomi "banali ma originali" quali "L'Agenzia" o "L'Organizzazione", stabilendo da subito una precisa impostazione per tutta la serie, quasi come fossero un "marchio di fabbrica", di riconoscimento.
Il punto più alto della storia non è tanto la trama bella in sé, quanto lo spirito fresco, intelligente e innovativo che la distingue da centinaia di storie paperose anonime di ultima generazione. Eh, sì, un lettore si sente gratificato nel vedere come l'autore tiene particolarmente a portare quella ventata d'aria nuova, quel coinvolgimento frizzante che trasuda da ogni vignetta di questa storia.
Penso che nessuno abbia mai osato dire che a Paperoga puzzano i piedi. Mi sono divertito nel leggere quella battuta e mi ha fatto anche piacere respirare quell'aria di novità, è stimolante sapere di aver spezzato la solita routine e i soliti clichè che abbondano sempre più nelle storie Disney (a questo proposito, godetevi una superba citazione fumettosa che Fausto inserisce non troppo velatamente).
Il punto della questione è che io mi sono sentito soddisfatto nell'avere tra le mani un vero fumetto Disney, impreziosito ovviamente dalle favolose vignette del sempreverde Cavazzano e da un'impostazione grafica eccellente.
Nel mio modestissimo giudizio da lettore, posso soltanto porgere i miei più sentiti e umilissimi complimenti a Fausto per l'ottimo lavoro svolto. Davvero.
PS: quando la smetterete voi tutti di ambientare le storie in Italia sempre nelle città maggiori, Milano in primis? Anche qui a Battipaglia DoubleDuck può vivere avventure ancora più degne. Non per vantarmi, ma possediamo i migliori caseifici della Campania. Tsè.