WIZARDS OF MICKEY - LA FINE DI UN'ERA S. Ambrosio / L. Pastrovicchio
Per una volta, sono d'accordo con la stroncatura generale del Fafnir con il giubbotto da Fonzie, davvero terribile. Il problema di queste storie di WoM sta a mio parere nel tentativo di coniugare l'epica fantasy, con la quale a mio modestissimo parere Ambrosio se la cava assolutamente molto bene (perchè se in altre storie ci sono delle citazioni come quelle dal Signore degli Anelli le chiamiamo "omaggi" mentre su WoM scriviamo che sono "luoghi comuni"?), con le parti più comiche, che nella maggior parte dei casi risultano fuori contesto.
Vedremo come verrà risolta la questione del paradosso temporale, per il momento mi sembra presto per stroncare (a parte Fonzie-fafnir).
PAPERINO E LE FRITTELLE DELLA FELICITA' C. Quattroccolo / M. Gervasio
Se uno fosse prevenuto potrebbe storcere il naso parecchio di fronte a questi paperi-happy days. Questa storia però è decisamente superiore alla precedente dell'amaca, e tutto sommato si rivela discreta. I disegni li ho trovati molto gradevoli.
PAPERI A TENTONI M. Bosco / N. Tosolini
Carina l'idea, simpatiche alcune battute, insomma esperimento positivo.
I BASSOTTI E IL FURTO COL DISTINTIVO M. Valentini / G. Di Vita
Niente di trascendentale, ma simpatica. Per una volta che i bassotti hanno un'idea degna di questo nome e la mettono in pratica anche dignitosamente, che sfiga
Comunque promossa.
PAPERINO E IL DEBITORE TECNOLOGICO C. Panaro / F. Mancuso
Perlomeno non stravista. Bella la lista dei debiti su cd, un pò assurdo il finale, ma ok.
ZIO PAPERONE E L'ABOMINEVOLE PEU MEU R. Cimino / O. Panaro
Sarò l'unico al mondo, non capirò nulla di fumetti, ma a me la maggioranza delle storie sceneggiate da Cimino non piacciono neanche un pò.
Il dromedario robot che arriva senza una spiegazione sensata (quella fornita è ridicola) a metà storia e fa da deus ex machina mi sembra perfettamente equivalente ai tanto deprecati (ed altrettanto deprecabili) robottoni di WoM, tanto per dire. Lo sviluppo della storia è pieno di situaizoni paradossali ed assurde, così come il finale. Alla fine è sempre la solita solfa: ZP viene a sapere in maniera assurda dell'esistenza di un tesoro in un luogo assurdo ed assurdamente inesplorato e popolato da indigeni/creature/animali/beduini/alieni/babbinatale assurdi, in qualche maniera se ne appropria e torna a casa, il tutto condito da gag alcune spassose altre scontate.
Non discuto che il tutto è talmente surreale e paradossale che ad uno che apprezza il genere possa piacere, semplicemente a me il registro surreal-paradossale non piace, come ad altri non piace l'epica o il mistery, o la parodia, ecc... Non giudicabile (nel senso che evidentemente non sono in grado di farlo).