Vediamo quest'altro Topolino:
WoM - La fine di un'era: è arrivato quindi il momento in cui anche io mi trovo a leggere una delle saghe di questa serie. Eccezion fatta per i disegni di un ispiratissimo Pastrovicchio, che sono veramente lussuosi, ho trovato la trama scialba e banale, del tutto priva di mordente. Mescola una serie di luoghi comuni facendoli dipendere da un input stupido e pluriutilizzato come la vendetta di un malvagio sui buoni. Odioso l'amuletofonino e la caratterizzazione del drago Fafnir adolescente, come anche quella dei personaggi e di Topolino soprattutto, completamente privo di spessore, un pupazzetto. Impressione quindi del tutto negativa che mi fa sperare in un rapido concludersi della serie, che difficilmente potrà dare di più.
Paperino e le frittelle della felicità: continua la serie che ripercorre in chiave Happy Days la vita di Paperino; e lo fa bene. Questa storia supera il valore della precedente e si fa leggere piacevolmente grazie ad uno svolgimento accurato e a tratti umoristico. Se la qualità generale della serie oscilla su questa ben vengano le prossime puntate. Nota negativa: non ho apprezzato granchè le frittelle che parlano e che sorridono, ma è trascurabile. Sempre ottimi i disegni di Gervasio.
Paperi a tentoni: ottimo esperimento di Bosco che riesce appieno nell'obiettivo di realizzare una storia buonissima, ancorchè basata del tutto sull'umorismo, priva quasi del tutto dei disegni, donando all'orbita dei dialoghi il ruolo da protagonista sulla scena. Ottime le battute postate da altri utenti, per una storia che ho trovato davvero gradevole.
I Bassotti e il furto col distintivo: storiellina filler, che si protrae grazie ad una trama trainata da un minimo di originalità, fino alla fine in modo semplice e lineare. Senza infamia e senza lode...
Paperino e il debitore tecnologico: variazione sul tema debitorio apportata da Carlo Panaro per questa vicenda carina e simpatica, senza grandi pretese, che si legge semplicemente e dotata di un finale davvero buonissimo. Un Panaro quindi nella media, e un Mancuso ai disegni morbido e piacevole.
Zio Paperone e l'abominevole Peu Meu: al cospetto del grande Cimino mi inchino, per i complimenti a questa ottima storia. Ci sono qui tutti gli stilemi classici del maestro che ho imparato ad amare e che seppure si ripresentino con solo alcune variazioni non potrò mai smettere di amare, nè mai mi annoieranno. Piacevolmente divertente, la storia si apre in maniera classica per svilupparsi ottimamente in maniera ancor più classico, andando a caccia del tesoro, superando ostacoli ed enigmi accompagnati dal futuribile mezzo di trasporto tipico di ogni favola ciminiana. Bellissimo il finale e le gag, come l'invocazione a Iupiter da parte di Paperino o l'incisione sulla veste del beduino di PdP in stile Zorro. Sempre ottimi i disegni di Panaro, non mi deludono mai. La migliore storia del numero, vale da sola l'acquisto.
Simpatico il Che Aria Tira..., dopo che il precedente era stato davvero bruttino e fantastica la copertina, disegnata e colorata in maniera eccellente. In definitiva, un buon Topolino (escluso quella brodaglia di WoM) di cui consiglio l'acquisto.