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Topolino 2776

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di Paolo

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Topolino 2776

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Carlo Panaro
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    Re: Topolino 2776
    Risposta #120: Mercoledì 11 Feb 2009, 15:17:30
    Mi aggiungo alla lista dei disgustati dai papergreci, l'ho letta proprio stamattina in bagno (quale posto più adatto? :P), il bello è che nella vignetta della didascalia non ci sono nemmeno paperi ma i classici cani antropomorfi e sorvoliamo su paperzeus e tante altre corbellerie che potrei aspettarmi da un badino ma non da uno come panaro che almeno grazie almestiere dovrebbe evitare certe banalità. per il resto la storia è carina anche se boh, forse per chiudere l'albo sarebbe stato meglio qualcosa di più importante.

    Ciao piccolobush,
    ho preso nota del disappunto generale per i "PaperGreci" e vedrò di non riproporre più termini del genere.
    Vorrei, però, spiegare a te ed a tutti quelli che hanno considerato questa (e particolari simili tipo Paperon-Zeus) una caduta di stile, il mio punto di vista. la mitologia greca, benchè sia un racconto fantasioso, cita esplicitamente e dettagliatamente i nomi degli dei e di altri personaggi. Se avessi parlato di Ermes, state certi che avrei collocato la vicenda all'epoca dell'antica Grecia, ma , in questo caso, si tratta di un "oco", cioè Ciccio-Ermes e la storia non poteva, a mio parere, essere ambientata nell'epoca dei "veri Greci", ma in una sorta di universo parallelo in versione paperesca.
    Insomma, così come i paperi vivono a Paperopoli, nella Calidornia e non nella California, gli "dei paperi" vivono nella "paperGrecia". Ho voluto, in pratica, evitare una confusione tra la mitologia vera e quella dei paperi, creando un universo adeguato.
    D'altra parte, alcuni anni fa, ho scritto "Topolino e la cetra di Orfeo" che, trattandosi proprio del personaggio mitologico, non ho certo trasformato in Topo-Orfeo!
    In sintesi, il percorso mentale che ho seguito è lo stesso delle parodie e questa lo è in chiave mitologica. Per esempio, "Ernesto" (nella mia parodia dell'opera di Oscar Wilde) diventa "Papernesto" e così via. Qui i Greci (con la loro ben strutturata mitologia) diventano PaperGreci con un Ciccio Ermes ed un Paperone Zeus parodiati rispetto ad Ermes e Zeus "veri".    :)

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      Re: Topolino 2776
      Risposta #121: Mercoledì 11 Feb 2009, 16:04:59
      Interessante...come considerare allora il sistiano Marco Topo di qualche mese fa, che pur storpiato si sovrapponeva completamente al vero Marco Polo?
      « Ultima modifica: Mercoledì 11 Feb 2009, 16:06:23 da Grrodon »

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      piccolobush
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        Re: Topolino 2776
        Risposta #122: Mercoledì 11 Feb 2009, 17:46:52
        Ciao Carlo, lieto di poter dialogare con te anche se solo per interposta tastiera!

        Ciao piccolobush,
        ho preso nota del disappunto generale per i "PaperGreci" e vedrò di non riproporre più termini del genere.
        Vorrei, però, spiegare a te ed a tutti quelli che hanno considerato questa (e particolari simili tipo Paperon-Zeus) una caduta di stile, il mio punto di vista. la mitologia greca, benchè sia un racconto fantasioso, cita esplicitamente e dettagliatamente i nomi degli dei e di altri personaggi. Se avessi parlato di Ermes, state certi che avrei collocato la vicenda all'epoca dell'antica Grecia, ma , in questo caso, si tratta di un "oco", cioè Ciccio-Ermes e la storia non poteva, a mio parere, essere ambientata nell'epoca dei "veri Greci", ma in una sorta di universo parallelo in versione paperesca.
        Insomma, così come i paperi vivono a Paperopoli, nella Calidornia e non nella California, gli "dei paperi" vivono nella "paperGrecia". Ho voluto, in pratica, evitare una confusione tra la mitologia vera e quella dei paperi, creando un universo adeguato.
        Vista così la cosa acquista un senso diverso e certamente è un processo mentale corretto. Però io non ne facevo una questione "filosofica", nel qual caso ti darei ragione, ma semplicemente di "semantica": silvester spallone, il già citato marco topo, perdiana joe, etc. etc. etc. (potremmo andare avanti con centinaia di esempi, c'è anche una discussione su questo forum da qualche parte) oltre a parodizzare, divertono e, linguisticamente, sono originali. Non me ne volere ma paper-greci proprio non si può sentire! ;) Come pure papercola, papernet, paperferragosto (a questo ancora non siamo arrivati ma non dispero!) ;)


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        Sasuke
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          Re: Topolino 2776
          Risposta #123: Mercoledì 11 Feb 2009, 17:49:28

          Ciao piccolobush,
          ho preso nota del disappunto generale per i "PaperGreci" e vedrò di non riproporre più termini del genere.
          Vorrei, però, spiegare a te ed a tutti quelli che hanno considerato questa (e particolari simili tipo Paperon-Zeus) una caduta di stile, il mio punto di vista. la mitologia greca, benchè sia un racconto fantasioso, cita esplicitamente e dettagliatamente i nomi degli dei e di altri personaggi. Se avessi parlato di Ermes, state certi che avrei collocato la vicenda all'epoca dell'antica Grecia, ma , in questo caso, si tratta di un "oco", cioè Ciccio-Ermes e la storia non poteva, a mio parere, essere ambientata nell'epoca dei "veri Greci", ma in una sorta di universo parallelo in versione paperesca.
          Insomma, così come i paperi vivono a Paperopoli, nella Calidornia e non nella California, gli "dei paperi" vivono nella "paperGrecia". Ho voluto, in pratica, evitare una confusione tra la mitologia vera e quella dei paperi, creando un universo adeguato.
          D'altra parte, alcuni anni fa, ho scritto "Topolino e la cetra di Orfeo" che, trattandosi proprio del personaggio mitologico, non ho certo trasformato in Topo-Orfeo!
          In sintesi, il percorso mentale che ho seguito è lo stesso delle parodie e questa lo è in chiave mitologica. Per esempio, "Ernesto" (nella mia parodia dell'opera di Oscar Wilde) diventa "Papernesto" e così via. Qui i Greci (con la loro ben strutturata mitologia) diventano PaperGreci con un Ciccio Ermes ed un Paperone Zeus parodiati rispetto ad Ermes e Zeus "veri".    :)

          Ciao Carlo,

          La tua spiegazione è molto chiara, però tu stesso nella storia non hai chiamato Creso Paper-Creso , ne la Lidia Paper-Lidia.... quindi secondo me quel Paper davanti ai greci non ci sta granchè...
          Ma sono quisquilie, la tua storia mi è piaciuta molto (specialmente perchè supportata dagli ottimi disegni di Vian, che l'hanno impreziosita)

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          tanispaper
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            Re: Topolino 2776
            Risposta #124: Mercoledì 11 Feb 2009, 18:03:26

            Ciao piccolobush,
            ho preso nota del disappunto generale per i "PaperGreci" e vedrò di non riproporre più termini del genere.
            Vorrei, però, spiegare a te ed a tutti quelli che hanno considerato questa (e particolari simili tipo Paperon-Zeus) una caduta di stile, il mio punto di vista. la mitologia greca, benchè sia un racconto fantasioso, cita esplicitamente e dettagliatamente i nomi degli dei e di altri personaggi. Se avessi parlato di Ermes, state certi che avrei collocato la vicenda all'epoca dell'antica Grecia, ma , in questo caso, si tratta di un "oco", cioè Ciccio-Ermes e la storia non poteva, a mio parere, essere ambientata nell'epoca dei "veri Greci", ma in una sorta di universo parallelo in versione paperesca.
            Insomma, così come i paperi vivono a Paperopoli, nella Calidornia e non nella California, gli "dei paperi" vivono nella "paperGrecia". Ho voluto, in pratica, evitare una confusione tra la mitologia vera e quella dei paperi, creando un universo adeguato.
            D'altra parte, alcuni anni fa, ho scritto "Topolino e la cetra di Orfeo" che, trattandosi proprio del personaggio mitologico, non ho certo trasformato in Topo-Orfeo!
            In sintesi, il percorso mentale che ho seguito è lo stesso delle parodie e questa lo è in chiave mitologica. Per esempio, "Ernesto" (nella mia parodia dell'opera di Oscar Wilde) diventa "Papernesto" e così via. Qui i Greci (con la loro ben strutturata mitologia) diventano PaperGreci con un Ciccio Ermes ed un Paperone Zeus parodiati rispetto ad Ermes e Zeus "veri".    :)

            Non conto nulla, ma sono probabilmente uno dei 3 lettori a cui non ha disturbato leggere paper-greci.
            L'unico rilievo critico da parte mia è semmai il fatto che mi sarei aspettato un "Paper-olimpo" pieno di altre divinità oltre ai soli ZeusPaperone (l'assonanza con ZioPaperone è simpatica) e CiccioErmes. Insomma, il clima potrebbe assomigliare un pò a quello di Pollon (gustosa parodia manga dell'Olimpo mitologico, per i pochi che non la conoscessero), con le versioni paperesche di tutte o quasi le divinità (Brigitt-Era credo sarebbe gustosissima da vedere all'opera nel ruolo, finalmente, di moglie di ZeusPaperone...).

            Devo supporre che in questo "universo parallelo" saranno ambientate altre storie? Spero di sì, perchè secondo me lo spunto è promettente (chiamali come ti pare, per quanto mi riguarda).
            « Ultima modifica: Mercoledì 11 Feb 2009, 18:05:01 da tanispaper »

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              Re: Topolino 2776
              Risposta #125: Mercoledì 11 Feb 2009, 18:10:33

              Non conto nulla, ma sono probabilmente uno dei 3 lettori a cui non ha disturbato leggere paper-greci.
              L'unico rilievo critico da parte mia è semmai il fatto che mi sarei aspettato un "Paper-olimpo" pieno di altre divinità oltre ai soli ZeusPaperone (l'assonanza con ZioPaperone è simpatica) e CiccioErmes. Insomma, il clima potrebbe assomigliare un pò a quello di Pollon (gustosa parodia manga dell'Olimpo mitologico, per i pochi che non la conoscessero), con le versioni paperesche di tutte o quasi le divinità (Brigitt-Era credo sarebbe gustosissima da vedere all'opera nel ruolo, finalmente, di moglie di ZeusPaperone...).

              Devo supporre che in questo "universo parallelo" saranno ambientate altre storie? Spero di sì, perchè secondo me lo spunto è promettente (chiamali come ti pare, per quanto mi riguarda).
              Onestamente io nemmeno ci avevo fatto caso al termine, anche perchè viene scritto con l' "a capo" e quindi ho letto solo greci.

              Certo che una parodia di pollon sarebbe proprio una bellissima idea!
              Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

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              Sasuke
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                Re: Topolino 2776
                Risposta #126: Mercoledì 11 Feb 2009, 18:13:51

                Non conto nulla, ma sono probabilmente uno dei 3 lettori a cui non ha disturbato leggere paper-greci.
                L'unico rilievo critico da parte mia è semmai il fatto che mi sarei aspettato un "Paper-olimpo" pieno di altre divinità oltre ai soli ZeusPaperone (l'assonanza con ZioPaperone è simpatica) e CiccioErmes. Insomma, il clima potrebbe assomigliare un pò a quello di Pollon (gustosa parodia manga dell'Olimpo mitologico, per i pochi che non la conoscessero), con le versioni paperesche di tutte o quasi le divinità (Brigitt-Era credo sarebbe gustosissima da vedere all'opera nel ruolo, finalmente, di moglie di ZeusPaperone...).

                Devo supporre che in questo "universo parallelo" saranno ambientate altre storie? Spero di sì, perchè secondo me lo spunto è promettente (chiamali come ti pare, per quanto mi riguarda).

                Sono propio daccordo, sarebbe proprio carina come idea.
                Penso che Carlo non abbia messo altri dei perchè la storia ha come protagonista Ciccio-Ermes , e quindi essendo non moltissime le tavole con Paperon-Zeus avrebbe dovuto allungare la storia....
                Spero proprio che ci siano altre storie di questo ciclo (magari con lo stesso disegnatore :) )

                *

                EGO
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                  Re: Topolino 2776
                  Risposta #127: Mercoledì 11 Feb 2009, 18:37:54

                  Ciao piccolobush,
                  ho preso nota del disappunto generale per i "PaperGreci" e vedrò di non riproporre più termini del genere.
                  Vorrei, però, spiegare a te ed a tutti quelli che hanno considerato questa (e particolari simili tipo Paperon-Zeus) una caduta di stile, il mio punto di vista. la mitologia greca, benchè sia un racconto fantasioso, cita esplicitamente e dettagliatamente i nomi degli dei e di altri personaggi. Se avessi parlato di Ermes, state certi che avrei collocato la vicenda all'epoca dell'antica Grecia, ma , in questo caso, si tratta di un "oco", cioè Ciccio-Ermes e la storia non poteva, a mio parere, essere ambientata nell'epoca dei "veri Greci", ma in una sorta di universo parallelo in versione paperesca.
                  Insomma, così come i paperi vivono a Paperopoli, nella Calidornia e non nella California, gli "dei paperi" vivono nella "paperGrecia". Ho voluto, in pratica, evitare una confusione tra la mitologia vera e quella dei paperi, creando un universo adeguato.
                  D'altra parte, alcuni anni fa, ho scritto "Topolino e la cetra di Orfeo" che, trattandosi proprio del personaggio mitologico, non ho certo trasformato in Topo-Orfeo!
                  In sintesi, il percorso mentale che ho seguito è lo stesso delle parodie e questa lo è in chiave mitologica. Per esempio, "Ernesto" (nella mia parodia dell'opera di Oscar Wilde) diventa "Papernesto" e così via. Qui i Greci (con la loro ben strutturata mitologia) diventano PaperGreci con un Ciccio Ermes ed un Paperone Zeus parodiati rispetto ad Ermes e Zeus "veri".    :)
                  Salve Carlo,

                  grazie per questa spiegazione. Mi permetto però di sottolineare che la "paperizzazione/topolizzazione" dei nomi non dovrebbe essere considerata una necessità, soprattutto quando è foneticamente poco gradevole (mi viene in mente il "Paperpirlo" di una recente storia a tema calcistico, a cui del resto si accompagnava un più interessante "Tuffon"). In questo particolare caso, stride il contrasto tra "Papergreci" e la presenza nei disegni, da subito, di personaggi che non hanno nulla di paperesco e che quindi sconfessano l'intenzione originale. Non solo: in una parodia non è nemmeno necessario seguire certi concetti di rigore filologico. Ci troviamo su Topolino, quindi nel mondo Disney, e perciò personalmente non ci troverei nulla di strano se Paperone fosse l'"incarnazione" disneyana di Zeus, o Ciccio quella di Ermes. Di conseguenza, non ci sarebbe nemmeno la "necessità" di chiamarlo Ciccio-Ermes, ma potremmo semplicemente chiamarlo Ermes. Per esempio, se ci ricordiamo la splendida parodia dei Miserabili ad opera di GB Carpi, l'autore usò tranquillamente i nomi Javert, Thénardier e Cosetta senza bisogno alcuno di "paperizzarli". Poi certo, contemporaneamente c'erano Paperjean e Paperino Pontmercy, ma non suonavano forzati, anzi a mio parere contribuivano all'umorismo e al tono parodistico della storia.

                  Poi comprendo bene che la risposta del pubblico è imprevedibile e molto varia, e che perciò uno sceneggiatore sviluppi dei suoi criteri per "differenziare" le storie che scrive. Mi ricordo, per esempio, che anni fa un bambino scrisse a Topolino dicendo che in una storia "avevano sbagliato, perché avevano scritto Tlaxtechi invece che Aztechi"! A noi fa sorridere, però fa anche riflettere sul modo in cui pubblici diversi recepiscono certe scelte stilistiche, e sulla presunta "necessità" di non citare nomi reali in un fumetto Disney. Auspico che ciascun autore sia in grado di trovare il giusto equilibrio e di capire quando l'"adattamento" dei nomi sia opportuno oppure no. Nel caso della storia pubblicata su Topolino 2776, io sono del parere che "Papergreci" fosse forzato, anche perché, come detto, non concorda con i disegni. Non dico che si debba rinunciare a storpiamenti e adattamenti vari, ma non si abbia paura, qualche volta, a pensare che su Topolino si possa parodiare l'autentica Grecia antica popolandola di paperi ;) E, già che ci siamo, grazie per la storia: l'ho gradita.

                  *

                  Vito
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                    Re: Topolino 2776
                    Risposta #128: Giovedì 12 Feb 2009, 00:55:17
                    Quoto in tutto e per tutto l'intervento di EGO, l'avrei voluto scrivere io un post come questo.

                    Scusa Carlo, capisco ciò che volevi intendere, ma ricordo che se sembrava strano usare "Grecia" anziché "PaperGrecia" poiché vengono rappresentati i paperi, aggiungo che allora si dovrebbe sempre parlare di PaperPreistoria, di PaperMedioevo, di Antica PaperRoma, e che i paperi dovrebbero vivere sulla PaperTerra.

                    E francamente, la cosa mi farebbe alquanto ribrezzo! ;)

                    (Anche perché ad ogni modo l'antica Grecia non ha né più né meno della Grecia attuale... e i paperi in viaggio non è che vanno in PaperGrecia, o in PaperEgitto o PaperFrancia...)
                    « Ultima modifica: Giovedì 12 Feb 2009, 01:21:54 da Dollarone_89 »

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                    tanispaper
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                      Re: Topolino 2776
                      Risposta #129: Giovedì 12 Feb 2009, 12:24:16
                      Suggerimento provocatorio: anche Disneygrecia vi farebbe così "ribrezzo" (così non ci preoccupiamo del fatto "scandaloso" che in paper-grecia non siano tutti paperi...echessaràmmai...)?

                      Non sarà che se ci si preoccupa un pò troppo di questi dettagli si finisce con il guardare meno alla sostanza, ovvero alle storie che vengono raccontate?

                      E' un parere personale, ma quando leggo (dalla narrativa al fumetto) l'aspetto fondamentale per me è la storia, come questa viene raccontata, la trama (ok, tranne che nelle strip, in cui la trama è irrilevante e conta la battuta), l'uso dei personaggi, ecc... le stesse "gag" sono secondarie aggiunte gradevoli come le spezie in cucina ma non possono essere l'arrosto di una storia, altrimenti se l'essenziale fosse solo le buone gag si potrebbero pubblicare solo strip o storie di una sola tavola e buonanotte.

                      Mentre qui mi pare che troppi interventi si perdano in disquisizioni sul modo corretto di disegnare le ghette di ZP o l'anamnesi filologica su come debba essere correttamente appellato un personaggio secondario...  :o  


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                        Re: Topolino 2776
                        Risposta #130: Giovedì 12 Feb 2009, 16:01:19
                        Suggerimento provocatorio: anche Disneygrecia vi farebbe così "ribrezzo" (così non ci preoccupiamo del fatto "scandaloso" che in paper-grecia non siano tutti paperi...echessaràmmai...)?

                        Non sarà che se ci si preoccupa un pò troppo di questi dettagli si finisce con il guardare meno alla sostanza, ovvero alle storie che vengono raccontate?

                        Mentre qui mi pare che troppi interventi si perdano in disquisizioni sul modo corretto di disegnare le ghette di ZP o l'anamnesi filologica su come debba essere correttamente appellato un personaggio secondario...  :o  

                        Capisco il succo del tuo discorso, ma credo che sia impossibile negare che l'"amuletofonino" di Wizards of Mickey sia un esempio perfetto di singolo dettaglio che ha indisposto il pubblico nei confronti della storia. D'accordissimo, la sostanza conta, ma i dettagli sono importanti. Certo, se il dettaglio è la cupola del deposito ti do tutta la ragione del mondo ;) Ma le parole rimangono impresse e vanno rilette tutte le volte, mentre un dettaglio grafico si può non notare (io la cupola nella storia di Cimino e Mazzarello non l'avevo notata).

                        Comunque, per rispondere direttamente al suggerimento provocatorio: Disneygrecia non mi piace, se non come titolo per un'ipotetica raccolta di storie ambientate in Grecia (sulla falsariga di "Paperdinastia" e simili).

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                          Re: Topolino 2776
                          Risposta #131: Venerdì 13 Feb 2009, 16:34:45
                          Capisco il succo del tuo discorso, ma credo che sia impossibile negare che l'"amuletofonino" di Wizards of Mickey sia un esempio perfetto di singolo dettaglio che ha indisposto il pubblico nei confronti della storia. D'accordissimo, la sostanza conta, ma i dettagli sono importanti. Certo, se il dettaglio è la cupola del deposito ti do tutta la ragione del mondo ;) Ma le parole rimangono impresse e vanno rilette tutte le volte, mentre un dettaglio grafico si può non notare (io la cupola nella storia di Cimino e Mazzarello non l'avevo notata).

                          Concordo totalmente che un errore sulle parole è più grave di un dettaglio disegnato male.

                          Però l'"amuletofonino" che citi è effettivamente un esempio corretto di quello che cercavo di dire.
                          Se un autore mi racconta una storia originale ed interessante (come ritengo essere le prime due saghe di WoM, almeno fino a quando non compaiono i robottoni - concordo con un pò tutti che le due storie apparse a gennaio non è che fossero il massimo, anche se la seconda secondo me si salvava), sono disposto a passare sopra a tutti i vezzi linguistici e alle... com'è che le ho sentite chiamare una volta, "frittole" (ha qualcosa a che vedere con le frittelle?), perchè alla fine non sono che dettagli. Per me, se un autore ha una storia interessante da raccontare, può anche metterci gli amuletofonini, le mousestation, razzi interplanetari a forma di casseruola, civiltà perdute la cui lingua conosce solo la consonante effe, eccetera... gli unici errori imperdondabili per me sono stravolgere il carattere dei personaggi (Paperone inspiegabilmente generoso, Ciccio sportivo, ecc...) oppure le trame con palesi incongruenze logiche.

                          Se una storia non ha nulla di interessante da dire o non sta nè in cielo nè in terra, allora anche se è scritta nel pieno rispetto del sacro canone della tradizione disneyana alla fine diventa una storia di cui ci si dimentica dopo pochi giorni, e questo mi sembra di gran lunga peggiore delle cupole disegnate male, dei papergreci e degli amuletofonini.

                          Naturalmente, è un modestissimo parere personale, da lettore "casuale", per cui Disney e Topolino sono una parte piccola e minoritaria delle letture e degli interessi, probabilmente è per questo che la penso così.

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                            Re: Topolino 2776
                            Risposta #132: Venerdì 13 Feb 2009, 19:28:11
                            Visto che siamo in tema, ho letto ieri "Re Paperone Primo" di Barks....ebbene lì ci sono i Mongolpaperi (Mongolducks)....direi quindi che Carlo Panaro è in buona compagnia in questo caso ;)

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                              Re: Topolino 2776
                              Risposta #133: Venerdì 13 Feb 2009, 21:06:38
                              Il problema dell'amuletofonino non è proprio la parola, o l'oggetto. E' il contesto che stona: non puoi creare un universo fantasy "epico" come ci hanno ripetutamente promesso con WOM, e metterci una parodia del mondo moderno con personaggi con occhiali da sole, appena usciti dalla doccia, o duckstation o amuletofonino...

                              Esistono elementi (duckstation et similia) che in Paperopoli e Topolinia possono dare un tocco di "sospensione di incredulità" che non guasta, ed a volte potrebbe essere necessario non confondere due realtà come la "realtà storica" e, se mi permettete, la "paper-realtà"  ;)

                              Come diceva il mio prof. di mitologia: "Studiate mitologia... e per studiare non intendo "guardate Pollon"  ;D
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                                Re: Topolino 2776
                                Risposta #134: Sabato 14 Feb 2009, 10:36:29
                                Dott. Mouse.
                                FV sa (lo sa, lo sa) che quando fa un buon lavoro glielo riconosco volentieri. Ma questo Dottor Mouse, a me che amo House e il Topo, è del tutto insopportabile.
                                Davvero non ne ho capito il senso, il filo che lega le battute, la faccia nera di Pippo, il rapporto con i malati. House non c'entra nulla con Mouse, che risulta appiccicato e pretestuoso. La parodia di una serie così riuscita richiedeva molto più lavoro di quello che appare, per capirne il senso e trasformarla alchemicamente in un prodotto Disney.
                                Mi dispiace per House ma soprattutto per Topolino.
                                « Ultima modifica: Sabato 14 Feb 2009, 10:37:25 da quiquoqua »

                                 

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