Un po' in anticipo rispetto al mio consueto orologio, i commenti:
Fabricony P.D.P (ep.4): e così si è conclusa la saga di Sisti che per quattro settimane ha fatto parlare di sè, più nel bene che nel male. Si conclude quindi in maniera molto degna, alternando colpi di scena a un finale che ci si aspettava in fin dei conti, pur lasciando un certo stupore. E alla fine non manca di risaltare la critica ai tempi moderni, al consumismo, al potere della pubblicità. Pur rimanendo dell'idea che la prima puntata sia stata la migliore, promuovo con un bell'8 la saga di Sisti. Inutile dire che Intini come al solito sia stata eccellente ai disegni, con il suo tratto espressivi fino all'ultimo. Un grande. Tuttavia una maggiore continuità dei disegni nel corso della saga avrebbe fatto bene. Faccini e Intini in tandem o due e due.
Le mie prigioni - Prima evasione: questi filler di Marconi sono sempre buoni e gradevoli da leggere, pur restando nel livello qualitativo che la categoria assegna loro, senza annoiare ma riuscendo anche a strappare qualche sorriso.
Paperino e la bilancia della fortuna: una storia davvero stupida, poco divertente, poco originale, forzata nella trama. Che la sfiga di Paperino debba essere il risultato di una fortuna esagerata (in stile cartone animato le sequenze in carrozzina) avuto da bambino è un motivo proprio fesso. Sullo stessa falsa riga anche il finale, scialbo. Buoni i disegni di Meloni.
Topolino e i colpi memorabili: la storia non si basa su uno spunto molto originale (già in Topolino e le lettere ipnotiche le vittime si autoderubavano e così in molte altre storie) tuttavia esso viene reinterpretato in chiave molto moderna tanto da renderne difficilmente prevedibili gli esiti. Il colpevole si becca a prima vista ma il modus operandi deve attendere il finale per essere svelato. Non eccellente ma una buona prova di Panaro. Mi è piaciuto Gorlero ai disegni, morbido quanto essenziale.
Paperino e l'hobby senza freni: altra storia danese che ha avuto il pregio di divertirmi, non sono poi così scarsi all'estero... Bello lo spunto basato sulla lotta senza fine Jones-Paperino, che si articola in una trama semplice ma efficace nella resa dinamica e di grande effetto. Ad aiutare il tutto i disegni moderni ed elastici di Andersen, che non sarà un grande virtuoso, ma mi piace un sacco soprattutto per la carica umoristica che riesce ad immettere nel tratto. Fantastiche le sequenze a bordo del treno!
Numero un po' in calo ma non così male se non fosse per la storia di Ambrosio: un bel 7- se lo prende.