ci sono tantissimi artisti al lavoro sul Topo... e se c'è una cosa che non mi sembra manchi, è la varietà (un Guerrini rispetto ad un Faccini rispetto ad un Mastantuono rispetto ad un Mottura rispetto ad un Del Conte rispetto ad un Intini tanto per dire)
sono tanti, dicevo, ed hanno esperienza, percorsi formativi, decisamente diversi tra loro... IMHO non si può pertanto fare di tutta l'erba un fascio, ed occorrerebbe analizzare caso per caso... nel complesso comunque a me pare che mai, in tanti lustri di vita della testata, ci sono stati così tanti talenti ai disegni
per quella che tu definisci "semplificazione", io direi invece "sintesi"... mentre la "standardizzazione" di cui parli non riesco proprio a coglierla, prova a magari a definirla meglio? qual'è lo standard?
Parlo di standardizzazione di sé stessi: in ogni storia sembra che alcuni disegni siano stati fotocopiati e incollati dalle precedenti, perché le espressioni e le pose dei personaggi sono virtualmente identiche. Il Topolino accigliato con l'indice alzato di De Vita e i becchi di tre quarti posteriori di Ottavio Panaro sono così ripetitivi che è impossibile non aspettarseli in ogni storia, e sono, appunto, virtualmente identici tutte le volte. Un autoriciclaggio così ossessivo, fino a qualche anno fa, non si vedeva.
Non credo neanche che sia corretto parlare di "semplificazione" per disegnatori che solo da pochi anni lavorano per Disney. Non hanno nemmeno raggiunto la maturità, dubito che possano semplificarsi ulteriormente e per scelta personale. Per De Vita e Cavazzano posso parlare di sintesi, ma loro disegnano da decenni! E potrei anche ricordare un artista come Scarpa, il cui stile non si è mai, mai, mai sintetizzato fino alla fine, ma ha continuato a perfezionarsi.
Non sto certo qui a negare la varietà, ma noto che tutti gli artisti che hai citato disegnano su Topolino da almeno 15-20 anni e non hanno certo i "vizi" che sottolineavo io: impossibile trovare qualcosa che non va nel disegno di Mottura o Del Conte. Io parlavo di molte leve nuove o comunque recenti, il cui disegno è troppo spesso abbozzato, squadrato e dalle proporzioni e prospettive talvolta imbarazzanti. Se faccio nomi mi piombano addosso tutti gli autori Disney iscritti al forum, più qualcun altro iscritto per l'occasione, ma sono sicuro che non è difficile, per chi legge Topolino ogni settimana, trovare esempi.
Indubbiamente ci sono tanti talenti ai disegni ora come ora, ma non mi sembra che in passato ne mancassero. Negli anni Settanta e Ottanta trovavamo su Topolino, tutti insieme, quegli artisti che oggi o dobbiamo rimpiangere, o continuiamo ad acclamare come i più grandi... non considerare quel periodo come uno di grandi talenti lo potrei giustificare solo se qualcuno volesse definirli più artigiani che talenti, ma mi sembrerebbe ingiusto visto che hanno fatto scuola a tutti quelli venuti dopo.
Allo stato attuale, a me sembra che la proporzione tra "i migliori" e "gli altri" sia più bassa che in passato, perché "gli altri" sono molti di più.
quello che a me interessa è che la storia sia raccontata bene, vignetta per vignetta e con un occhio anche agli equilibri della singola tavola ed all'uniformità di tutta la storia... varietà di inquadrature, cinematograficità, recitazione dei personaggi... tutto questo lo si può realizzare seguendo stili molto diversi tra loro
Questo è anche quello che piace a me. Per questo mi fa soffrire vedere i Topolini di De Vita con le stesse espressioni standard da una storia all'altra, in situazioni non proprio analoghe.
Non vorrei che le mie osservazioni venissero interpretate come una mancanza di rispetto verso i maggiori artisti Disney attuali. Posso solo ammirare un Intini, visto che io non impugno nemmeno la forchetta con la consapevolezza con cui lui maneggia la matita. E certamente lo considero tra i migliori nomi della Disney attuale. Tuttavia ci sono stili e interpretazioni della materia Disney che preferisco, tra quelli presenti come tra quelli passati. Non riesco a condividere l'autentica esaltazione che leggo in alcuni post da queste parti quando si fa il nome di Intini, ecco tutto