Ecco qui il numero celebrativo:
Zio Paperone e il centenario delle 100 bici: è anche grazie a queste storie che sto pian piano riscoprendo Marconi, che diventa, storia dopo storia, una costante di qualità. E anche questa volta non ci delude. Una storia che profuma di moderna caccia al tesoro, piena di entusiasmo, di avventura, piena della giusta strafottenza ai problemi temporali, dimostrando senza possibili obiezioni l'immortalità dei personaggi Disney, capaci di vivere in ogni epoca senza problemi. E poi un Paperone, caratterizzato al meglio, cattivello e sbruffone quanto basta, ma senza arrivare al livello di Martina (per fortuna), sempre pronto a lanciarsi in nuove avventure. Avventure che conducono dritte a Milano nella storia del Giro d'Italia. Non amo le celebrative, ma se devono essere tutte così, ben vengano! Non male i disegni di Dalla Santa, che mantiene una sua piacevole originalità, pur essendo in un fase di sottotono.
Paperinik e il leggendario metropolitano: altra buona storia di Paperinik in breve tempo. Denuncia alla psicosi di massa e all'uso smodati di taluni mass media, la storia si svolge in maniera coinvolgente, con le sue punte di umorismo e di suspende e persino di grottesco. Un buon Paperinik, non sarà mai il vecchio Vendicatore, ma sta bene. Belli i disegni di Gottardo, fortemente espressivi.
Pillole di Pico: il libro - Poco da dire, altro capitolo della serie, senza infamia e senza lode, si assesta nella media generale.
I Bassotti e l'ariete invincibile: Figus si dimostra un autore di riempitive di ottimo livello che con un numero di pagine superiore e con una trama più complessa potrebbero salire al rango di storie principali. Questa avventura (nel quale sembra protrarsi il recupero di I-176) inizia in maniera insolita per i Bassotti, mettendo in mezzo, magia, medioevo e viaggi in Inghilterra. Ma nonostante questo, scorre bene pur soffrendo di una risoluzione finale un po' prevedibile. Bellissima la sequenza della fuga scomposta finita in carcere! Nella solito media i disegni di Cabella, anonimi e poco espressivi.
Paperino e la vettura su misura: in fin dei conti si tratta di una storia semplice dalla trama già vista che segue il solito canovaccio: Paperino ha un' idea geniale, la propone a ZP per qualche soldo, lui ci costruisce su un mega-affare, l'affare va in malora, nel finale Paperino si ritrova cornuto e mazziato. Però mi è piaciuta, non ho sofferto per il tipico clichè e mi sono anche divertito. E ovviamente ci sono i disegni da urlo di Guerrini, un artista come pochissimi dal tratto originalissimo e dall'espressività più alta che conosca. Qualcosa di inimitabile, che dà parecchio alla storia.
Encomio speciale alla copertina di Mastantuono, una sorta di quadro stile DB, per riprenderci dalla scandalosa cover della scorsa settimana.