In effetti, a sorpresa, la storia con Gattoso, rispetto alle sue "colleghe" vip-calcistiche e non, è leggibile... se solo non fosse per quel "dettagliuccio" che tutti, e dico TUTTI i personaggi (Basettoni e Manetta compresi) si conoscono sin da giovani ci sarebbe poco da obiettare, imho.
Anche per PaperTotti era successo più o meno così, ma stavolta le trame di contorno hanno reso il tutto più "normale", e meno concentrato sul vip "glorificato" di turno.
Gambadilegno e lo zio (un gattaccio grigio... un colpo di genio assoluto)
Vero. Simpatico anche il Manetta con chioma fluente (prima della perdita di capelli per stress da commissariato?
) presentato da Gervasio, da promuovere anche lui.
Ho gradito l'incursione di Topolinda (la si sarebbe dovuta ringiovanire però) nella vita bambinesca di Topolino, le vicende di Gamba (se la zia di Mickey avesse saputo che l'ometto con cui giocava a calcio era il rapitore di suo nipote lo avrebbe recluso in casa a vita
) e Macchia, e
le origini quest'ultimo. Non ho digerito i siparietti di Gattoso, alquanto ripetitivi, e qualche altra cosuccia.
In teoria per come è strutturata la storia non si dovrebbe guardare troppo al rispetto della continuity (come è stato detto in passato da qualcuno). Idealizzandola come avventura a sè stante, però, è impossibile non notare che, oltre ai riferimenti palesi all'interno della vicenda, persino una didascalia di pag. 22 rimandi alla lettura della storia con PaperTotti... un po' incoerente, no? :
In conclusione... picchio De Sisti... ehm, pardon... volevo dire... lungi da me auspicare altre storie simili, sia chiaro... non tutte le ciambelle riescono sempre col buco, e la mancata continuity la posso anche accettare, ma solo in rarissimi casi (e devono rimanerlo) come questo.