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Topolino 2793

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Andrea87
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    Re: Topolino 2793
    Risposta #15: Giovedì 4 Giu 2009, 17:03:54
    Via con la recensione

    PP8 e la strada per Appaloosa: episodio peggiore del ciclo cominciato divinamente. speriamo in un finale quantomeno dignitoso...

    Topolino e la fonte di Verne: bah... niente di speciale, però sempre meglio di quelle 2 successive :P

    Paperi al cinema: Battista,Miss Paperett e il Film d'Evasione: boh... non mi ha detto niente. inoltre questa miss paperett non mi piace per niente... posso capire che in italia usiamo la versione di Perego ma questa ulteriormente giovane NO!

    Paperut e i Pappagallosauri: dove si vomita?

    Zio Paperone e i calcoli irregolari: peccato per i disegni, ma la storia è FANTASTICA! finalmente una bella avventura in giro per il mondo a contatto con popolazioni scrause e stramboidi. Bella la nave "sardignola", anche se alcuni passaggi nn li ho propri capiti (tipo come faceva a sapere lo zione che doveva proprio sbagliare i conti?). comunque è vero, ci ho visto un pizzico di critica al comunismo... :P

    Che aria tira: bello, davvero!

    i ciak: essendo a tema sono forzati, ma almeno una risata la fanno scappare, specialmente il secondo!
    « Ultima modifica: Giovedì 4 Giu 2009, 17:05:01 da andrea87 »
    Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

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      Re: Topolino 2793
      Risposta #16: Giovedì 4 Giu 2009, 19:29:28
      Su PP8 e la satrada per Appaloosa:chi vuole scommettere che quando visualizzeranno quella "spia misteriosa" faranno vedere qualcosa che ha a che vedere con double duck?

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        Re: Topolino 2793
        Risposta #17: Venerdì 5 Giu 2009, 16:17:40
        Assurdo che Cimino - l'unico motivo per cui abbia senso acquistare il Topo - non possa contare su un disegnatore decente! Le sue storie sono tutte uguali, ma... è sempre Cimino: il più grande

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          Re: Topolino 2793
          Risposta #18: Venerdì 5 Giu 2009, 18:00:28
          Assurdo che Cimino - l'unico motivo per cui abbia senso acquistare il Topo - non possa contare su un disegnatore decente! Le sue storie sono tutte uguali, ma... è sempre Cimino: il più grande

          Amendola a me piace molto anche se negli ultimi anni si è "squadratizzato" e disegna troppi paperi come personaggi secondari, comunque io lo trovo adatto alle avventure ciminiane. Poi (ovviamente) i gusti son gusti ;)
          Di rovente aspirazione ed ambizione.

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          Andrea87
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            Re: Topolino 2793
            Risposta #19: Venerdì 5 Giu 2009, 18:04:28

            Amendola a me piace molto anche se negli ultimi anni si è "squadratizzato" e disegna troppi paperi come personaggi secondari, comunque io lo trovo adatto alle avventure ciminiane. Poi (ovviamente) i gusti son gusti ;)

            ma per esempio il suo deposito a me non piace... poi quel simbolo del dollaro "quadrato" :-X

            poi non capisco come mai nn fanno un deposito più allungato, in stile DuckTales, come un palazzo che svetta e domina la città... anche come colori è migliori, un bel bianco invece di blu e giallo!
            « Ultima modifica: Venerdì 5 Giu 2009, 18:05:56 da andrea87 »
            Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

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              Re: Topolino 2793
              Risposta #20: Venerdì 5 Giu 2009, 19:30:42
              poi non capisco come mai nn fanno un deposito più allungato, in stile DuckTales, come un palazzo che svetta e domina la città... anche come colori è migliori, un bel bianco invece di blu e giallo!

              Eresia, eresia. Il deposito è così, punto e basta, un cubo blu e giallo con una cupola rossa.
              Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto niubbo.

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              Gongoro
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                Re: Topolino 2793
                Risposta #21: Venerdì 5 Giu 2009, 20:18:14
                In "Topolino e la fonte di Verne" c'è un errore di date: Verne non aveva 20 anni nel 1828, essendo nato proprio nel 1828.
                A parte questo c'era già stata almeno una storia della macchina del tempo che lo riguardava e soprattutto è strausato il fatto che il viaggio stesso è causa del mistero che si vuole risolvere.

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                taliaferro
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                  Re: Topolino 2793
                  Risposta #22: Venerdì 5 Giu 2009, 20:18:48
                  Comunque alla fine l'ho comprato e dico che la storia di Cimino vale da sola più del topolino non dico nient'altro perchè nei precedenti posts si è già detto tutto Per quanto riguarda la storia di Enna non ci ho capito molto perchè ho perso le prime due puntate. Numero di transizione, aspettando il compleanno di donald che non mi pare trattato con la dovuta importanza.
                  Di rovente aspirazione ed ambizione.

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                    Re: Topolino 2793
                    Risposta #23: Venerdì 5 Giu 2009, 21:02:35
                    Vorrei spezzare una lancia a favore del "debole" episodio de La strada per Appaloosa.
                    Sì, è vero, questo episodio è meno bello dei primi due, ma secondo me era indispensabile farlo così se si volevano spiegare gli enigmi creati nei primi due episodi. E poi l'ho trovato comunque abbastanza bello, questo episodio e mi fa sperare bene per il prossimo. :)
                    « Ultima modifica: Venerdì 5 Giu 2009, 21:10:23 da alex_96 »
                    Io sono un peccatore... Ma intorno a me non vedo santi!;-)

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                    alex_96
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                      Re: Topolino 2793
                      Risposta #24: Venerdì 5 Giu 2009, 21:07:49

                      Al di là del discorso sulla qualità dei disegni di Dalena (comunque neanche a me piace) una cosa che faccio fatica a digerire è il continuo cambio di disegnatori in una storia. Insomma, per una storia in 4 episodi i disegnatori non dovrebbero essere più di 2. E invece ecco che puntualmente per una storia in 4 parti ci presentano 4 disegnatori diversi, magari anche con stili completamente diversi, con il risultato di non avere un minimo di continuità grafica in una stessa storia.

                      Dai, su, a questi altri due cristiani devono pur dare la pagnotta da riportare a casa, no? :P

                      Ah, mi scuso per il doppio post.
                      « Ultima modifica: Venerdì 5 Giu 2009, 21:09:12 da alex_96 »
                      Io sono un peccatore... Ma intorno a me non vedo santi!;-)

                      *

                      Marci
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                        Re: Topolino 2793
                        Risposta #25: Sabato 6 Giu 2009, 09:28:26
                        Assurdo che Cimino - l'unico motivo per cui abbia senso acquistare il Topo - non possa contare su un disegnatore decente!

                        Cavolo, in un unico messaggio hai insultato:
                        - Amendola
                        - Tutti gli sceneggiatori oltre a Cimino
                        « Ultima modifica: Sabato 6 Giu 2009, 14:08:23 da Marci »

                          Il socialismo di Rodolfo Cimino
                          Risposta #26: Domenica 7 Giu 2009, 12:58:11
                          Marci, avrò diritto di avere le mie opinioni, no?
                          La storia di Cimino esprime una filosofia di fondo molto più trasparente rispetto a tante altre dello stesso autore (in fondo, le sue sceneggiature possono essere considerate variazioni su un unico tema). Si può dire che questa volta l'ultraottantenne sceneggiatore sia uscito davvero allo scoperto.
                          Il popolo "verde" rappresenta la realizzazione della forma economica socialista così come vagheggiata da Marx in "Per la critica del programma di Gotha" (1875), uno dei pochissimi luoghi in cui il pensatore di Treviri descrive - sia pure molto prudentemente - le caratteristiche del socialismo definitivo - ovvero del socialismo successivo alla fase transitoria della "dittatura" del proletariato -, nel quale per la prima volta nella storia lo scontro tra le classi e la dialettica materialistica cesseranno di esistere. In una società senza classi, senza stato, senza alcun potere politico, senza mercato, in cui anche la moneta è abolita (una società che dovrà per necessità superare dialetticamente e contemporaneamente inglobare la forma economica precedente, ovvero quella borghese-capitalistica), la distribuzione delle risorse avverrà indipendentemente dalla capacità di produzione di ciascuno, secondo la formula (divenuta celebre) "ognuno secondo la sua capacità, ad ognuno secondo i propri bisogni".
                          Sicché è inutile, a differenza di ciò che pensa Paperone, calcolare esattamente quel che si produce per ricevere il "giusto" (pag. 160 e 161), giacché secondo la teoria marxiana dell'equivalenza lavoro-valore questa concezione del "giusto" (quella corrispondente all'ottica paperoniana) nasconde il furto del lavoro altrui attraverso la produzione di plusvalore, essendo il lavoro una merce che, a differenza di tutte le altre, consente di produrre valore aggiuntivo (cfr. "Il capitale", 1867-1885, cap. 2 e passim; "Lineamenti fondamentali della critica dell'economia politica", 1859). Paperone dunque non può ottenere l'equivalente del lavoro erogato sotto forma di valore-merce, come lui evidentemente si attenderebbe in base alle leggi capitalistiche dello scambio (non importa che tale scambio sia mediato o meno dal denaro), perché ciò gli consentirebbe di rubare, di alienare il lavoro altrui. In una società socialista, il "giusto" corrisponde a ciò di cui ciascuno ha bisogno, a prescindere dalla sua capacità di erogare lavoro e di produrre merci, come allo zione viene spiegato dal gran saggio (pag. 162).
                          A differenza della visione di Marx, secondo cui la forma economica socialista non ha affatto carattere utopistico, bensì scientifico, e avrebbe dovuto (sulla base di leggi economiche deterministiche) affermarsi ovunque (a livello globale, planetario), e non in un solo paese, Cimino raffigura il socialismo proprio come un'utopia, possibile solo in un'enclave celata al resto del mondo, e anzi addirittura giustificata dalla necessità di sopravvivere in un ambiente ostile (concetto ripetuto due volte, dal gran saggio a pag. 159 e da Paperino a pag. 162). Gli abitanti di Calcolonia praticano anzi scambi economici con pastori che vivono al di fuori del loro sistema (pag. 159 e 160), cosa impensabile secondo Marx, perché appunto l'affermazione dell'economia socialista non prevede la sopravvivenza delle precedenti forme economiche.
                          Consapevolmente o no, Cimino evidenzia anche le inevitabili, intrinseche, connotazioni totalitarie della società socialista che, a differenza da quanto affermato da Marx, non può sopravvivere se non rendendo obbligatorio per tutti il lavoro, e istituendo un'autorità (in questo caso, le "autorità monetarie": pag. 162, vign. 4) che stabilisce in maniera autocratica, e con criteri inevitabilmente arbitrari, quali siano i bisogni di ciascun cittadino (secondo la famosa formula della "dittatura sui bisogni" coniata da Agnes Heller e ripresa da una lunga tradizione di critica al socialismo marxiano da parte del pensiero liberale). Né manca la rappresentazione della repressione di qualunque forma di critica e di ribellione al sistema (attuata non attraverso la fucilazione o i gulag, bensì l'annusare obbligario da parte di Paperone di caciotte "non mitigate", pag. 163); repressione senza la quale, come hanno dimostrato numerosi pensatori liberali e come la storia stessa del comunismo realizzato nelle più diverse parti del mondo ha mostrato), tale sistema non avrebbe alcuna probabilità di reggere.
                          « Ultima modifica: Domenica 7 Giu 2009, 13:46:09 da Fabriziopaperus »

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                            Re: Topolino 2793
                            Risposta #27: Domenica 7 Giu 2009, 14:58:51
                            per l'amor di Dio, non buttiamola in politica un'altra volta! :o

                              Re: Il socialismo di Rodolfo Cimino
                              Risposta #28: Domenica 7 Giu 2009, 15:02:35
                              Marci, avrò diritto di avere le mie opinioni, no?

                              Oh, certo, ci mancherebbe. Io ho solo fatto una constatazione. Dico solo che non è bello esprimere giudizi assoluti e offensivi verso un intero gruppo di persone che lavorano per noi (si proprio per noi). Poi vabbè diciamo pure che oltre a Cimino non ci siano autori degni di essere letti... però poi non lamentiamoci se poi piano piano tutti gli autori che frequentavano il forum se ne sono andati...
                              E poi le storie questi autori che secondo te non valgono una cicca le leggi o le critici a prescindere?

                                Re: Il socialismo di Rodolfo Cimino
                                Risposta #29: Domenica 7 Giu 2009, 15:10:05
                                intero gruppo di persone che lavorano per noi (si proprio per noi)

                                Sentendo molti autori che hanno parlato in questo forum, loro fanno i fumetti principalmente per i bambini, dunque, nel rispetto del loro lavoro, io mi sento obbligato (visto che non lavorano per me) a saltar pagina e a passare direttamente a Faraci o Cimino o.... pochissimi altri.
                                Il mio potrebbe essere il solito discorso che "prima era tutta campagna", ma una volta che gli autori stessi del Duemila ammettono di tenere gli adolescenti e gli adulti in secondo piano, la cosa non è più soggettiva.
                                « Ultima modifica: Domenica 7 Giu 2009, 15:12:14 da Flo »

                                 

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