Beh, innanzi tutto un caro saluti a Ferraris, che da tempo si sa che di tanto in tanto lurka il Papersera!
Anche se capisco l'intento della Egmont di far rivivere lo stile di Barks facendo utilizzare ai suoi disgnatori canoni stilistici molto simili al suo, e se di sicuro l'utilizzo di bravissimi disegnatori come Ferraris non può che tornare a proprio vantaggio in questa decisione, parlando in generale sono perplesso.
Innanzitutto perché non può bastare lo stile grafico per far rivivere Barks e, se non si hanno sceneggiatori alla sua altezza, è un po' come vedere film in cui lo stile di Kubrick è usato per raccontare storie alle Franco e Ciccio (me l'immagino una pellicola scura e patinata, dove un lento e fluido movimento di telecamera ruota da una scena vuota verso un'indistinta coppia di persone, il cui fitto dialogo è inizialmente incomprensibile e sfumato, e via via che la telecemera si avvicina diventa sempre più chiaro... fino a che la messa a fuoco dei due coincide con l'audio che rivela un chiaro "ciiiiiccio, ciiiiiiccio"
). Branca e Vicar, per dire due autori molto amati e che hanno dato il via a questo andazzo raggiungendo forse i massimi livelli ottenuti fin'ora (assieme a Jippes e Van Horn, è vero, ma che reputo molto meno bravi, anche se per motivi diversissimi tra loro /OT), avevano anche dei buoni soggetti su cui lavorare... eppure, anche nel migliore dei loro casi, si sono solo avvicinati alle storie più "caruccie" di Barks, non certo ai suoi capolavori (fors'anche quelli secondari).
Eppoi perché nello specifico trovo che ci siano autori (come in particolare Ferraris) con uno stile così particolare che chieder loro di cambiarlo per uniformarsi ad altri autori, secondo me costituisce una grande perdita! (certo, nel caso di Ferraris c'è chi non lo gradiva appieno prima e quindi è più contento così, ma il mondo è bello perché è vario: il mio è solo un punto di vista)
E non credo cha autori con un brutto stile personale una volta che sono indirizzati a riprodurre i canoni barksiani si possano rivelare dei bravi autori (Ferraris finisce col fare dei bellissimi disegni barksiani perché è già estremamente bravo di suo), quanto il viceversa: che un autore con uno stile molto bello e personale possa finire con l'uniformarsi, stilisticamente parlando, con autori meno bravi di lui...
Tutto ciò senza voler criticare la scelta di Ferraris, che essendo una scelta personale e professionale è assolutamente degna di rispetto e deve rimanere estranea alle nostre considerazioni, ma ci tenevo solo a dire che io lo preferivo come disegnava prima, e che non è certo una colpa sua (perché bravo lo continua ad essere davvero!), quando delle politiche della Egmont che, a differenza di alec, non condivido affatto! (al massimo mi trovo a tollerarle in qualche cirocostanza.... e ad apprezzare che autori come Cavazzano, Andersen e Fecchi riescano a mantenere un loro stile molto bello e non canonico).