Papersera.net

Anche a me Ferraris è piaciuto molto,in questa versione però..
In genere trovo il suo tratto troppo schizzato e approssimato, qui invece era piacevole,anche se è perchè s'è messo a rifare pari-pari il tratto alla Barks :(
Se si ingegnasse in questo senso però (mantenedo la personalità,non come gli egmontiani prodotti in serie) potrebbe uscire un bello stile,secondo me

Va bene, Zemo. Ognuno ha la sua opinione. Secondo me, sono parecchio sotto tono, però  ognuno può pensare quello che vuole, non ti sto criticando, sia chiaro.  Ho espresso solo la mia opinione, come tu hai fatto prima.
Spero di non averti offeso.

Ma no... Anzi! Non preoccuparti!

Io comunque penso abbia fatto un bel lavoro... a dire la verità mi piace di più del solito, addirittura! Credo che un autore possa migliorare tantissimo se si esercita nello studio del classico come in questo caso.

Ma no... Anzi! Non preoccuparti!

Io comunque penso abbia fatto un bel lavoro... a dire la verità mi piace di più del solito, addirittura! Credo che un autore possa migliorare tantissimo se si esercita nello studio del classico come in questo caso.

Certo, in questo ti quoto. Trovo abbastanza ispirato Cavazzano con storie estere, per esempio.  

comunque, nella storia della "vacca", solo io ho visto la contessa Pecoroni Belanti come una citazione della fantozziana Contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare?

Capo-varo, ririposso andare??? (cit.)

Nobili con queste accoppiate di nomi non sono nuovi nelle storie di Clarabella o mi sbaglio?

Molto bravo Enna con la storia a puntate di Paperino Paperotto; la storia con Clarabella non sarà un capolavoro ma è divertente, gag spassose.

La saga di Enna, per quanto riguarda la sceneggiatura, è davvero degna di encomio. Sono i disegni della Migheli a rovinare l'ultima puntata, guardare la prima vignetta di pag. 35 per credere.
La saga estera ho fatto davvero un pò fatica a leggerla, sia per la trama insulsa e sconclusionata, che per i disegni, che, dite quel che volete, a me proprio non piacciono. Non è ricalcando Barks che lo si fa rivivere, ed è giusto che ogni artista coltivi il proprio stile personale, cosa che alla Egmont riguarda solo pochi bravi disegnatori, come Fecchi.
Le ultime due storie sono piacevoli, si lasciano leggere e dimenticare; in particolare mi ha colpito quella di Clarabella, con un ritmo narrativo abbastanza rapido e molto spassosa.

Diciamo che, per il numero che avrebbe dovuto festeggiare il 75° di Donald, si poteva fare certamente di meglio  : :

Nobili con queste accoppiate di nomi non sono nuovi nelle storie di Clarabella o mi sbaglio?

No, appaiono spesso poichè clarrabella ha legami con l'alta società.

Un numero foriero di commenti e discussioni... non mi tiro indietro!

Innanzitutto, complimenti vivissimi a Enna: bella storia! Peccato che due o tre puntate siano state un po' rovinate dai disegni...
Una curiosità: la prima puntata citava "Il mistero della signora scomparsa", la seconda "Duel", la quarta "Airport" (la terza non lo so...): sarà stata una cosa voluta?

Riguardo alla storia multipla "danese", invece, be'... ne penso tutto il male possibile! La trama è stupida, i disegni sono squallidi! Sono d'accordo con Floyd, quando dice che non basta copiare i disegni di Barks per fare una storia come quelle di Barks, e che uniformarsi così ad uno stile ben preciso è una perdita di qualità, sia per chi disegna che per chi legge! Meno male che ci sono i Fecchi e gli Andersen...

Le ultime due storie, invece, sono molto carine! Saranno anche riempitive, ma, secondo me, sono meglio del solito! (Sarà forse che, dopo aver letto la storia precedente, mi sarebbe sembrato bello anche Uizzarzovmichi! )

Dico la mia sulla storia danese; mi ha colpito l'atmosfera buia notturna e misteriosa così come la battuta sulle candele (un qualcosa che non ci si aspetta); finale così e così, abbastanza inutile il bisticcio finale tra Paperino e Topolino.

Riguardo alla storia multipla "danese", invece, be'... ne penso tutto il male possibile! La trama è stupida, i disegni sono squallidi! Sono d'accordo con Floyd, quando dice che non basta copiare i disegni di Barks per fare una storia come quelle di Barks, e che uniformarsi così ad uno stile ben preciso è una perdita di qualità, sia per chi disegna che per chi legge!

Cosa??
Guarda: secondo me, se c'è qualcosa di effettivamente salvabile di quelle storie sono proprio i disegni!!
Sono curatissimi e davvero ben fatti!
è vero: non basta copiare i disegni di Barks per fare una bella storia... ma, IMHO, quei disegni sono più belli di quelli di Barks, tanto per cominciare (e qui in molti avranno da ridire!), e hanno il pregio di migliorare una storia che, priva di questi, sarebbe risultata ancora peggiore!

Magari ci fossero disegni così attenti e curati in tutte le storie. Non sto dicendo che voglio una serie di cloni di Barks... dico solo che questi "cloni" sono, per me, a un livello molto superiore a molti altri artisti che si accontentano molto delle loro tavole, spesso "tirate via".

Un esempio? Mi spiace prenderla ancora in mezzo ma la bella storia di Enna è stata mutilata dai pessimi disegni della Migheli, in questo numero! Confrontate i disegni suoi con quelli dei danesi... La differenza di livello e attenzione è evidente!

Guarda, sono pienamente d'accordo con te! Soprattutto quando parli di tavole "tirate via" e livello di attenzione...

Il punto sta tutto in una frase "Non sto dicendo che voglio una serie di cloni di Barks...": ecco, io non voglio una serie di cloni di Barks! Finché c'erano solo Vicar e Branca, tutto sommato, era anche piacevole; ma impostare un'intera produzione fumettistica su certi standard (e obbligare chi ci lavora a seguirli) lo trovo profondamente sbagliato, sia da un punto di vista artistico, che da un punto di vista "morale"... senza contare che vedere tutti 'ste storie disegnate uguali mi annoia tantissimo! Se anche Topolino fosse stato così, avrei già smesso da un pezzo di comprarlo, nonostante tutto!

Mi si potrà obiettare che anche da noi, capita/è capitato di vedere molti cloni (soprattutto di Cavazzano), ma, in genere, dopo un po', ciascuno si diversifica e raggiunge un suo stile, più o meno piacevole a vedersi...

Sulla qualità, ripeto, sono d'accordo con te! E, nell'ultimo numero, effettivamente, non ci sono molti dubbi su chi abbia disegnato meglio, tra la Migheli e Ferraris...

Diciamo così: nel mio mondo ideale, i disegnatori devono essere liberi di esprimersi (entro certi limiti, naturalmente...), e le storie devono essere comunque disegnate bene! Penso che possiamo essere d'accordo, no?

Sono d'accordo.
Anch'io troverei noioso vedere tante storie disegnate tutte uguali...

Ma penso anche che un autore bravo è anche uno che si è ispirato profondamente (a livello quasi di clone) ad un maestro.
Mi piacerebbe veder data più libertà a quegli autori, così rigidi su schemi imposti, per ammirare quali bellissimi stili ne deriverebbero!

E per questo, qualche post fa, dicevo anche che quest'esperienza può essere un ottimo motivo di crescita per Ferraris!

Il numero del compleanno di Paperino, festeggiato (male) con una serie di storielle danesi.

Paperino Paperotto e la Strada per Apaloosa - Ep. 4 (Enna/Migheli): Argh, una così buona storia che viene penalizzata dal finale dai disegni indegni della Migheli. Sul serio, dispiace un sacco ma non sono affatto curati. Danno un senso di tirato via a dir poco vergognoso, con proporzioni, espressioni e pose del tutto cannate. Un guazzabuglio grafico che smorza non poco la validità della sceneggiatura. Ciò non toglie che sono tra quelli che hanno apparrezzato la saga di quest'anno pure più dell'anno scorso, anche per la mancanza della sterotipatissima figura dei "cattivi buffi buggerati dai bambini".

Dov'è Finito Paperino? (Printz Pahlson/Rodriques-Ferioli-Maximino-Ferraris): Quattro brevi storie che raccontano in modo corale, le ricerche di Paperino, viste di volta in volta con l'ottica dei vari personaggi. Incredibile il contrasto tra la gran qualità dei disegni e la stupidità della trama. Tanto per cominciare le trovate sono insensate, infantili e alquanto imbecilli: spesso i personaggi appaiono ritardati, si comportano in modo forzato e la trama non convince proprio dal momento che la mancanza di Paperino passa assolutamente in secondo piano visto che c'è il blackout cittadino. La prima storia con lo zoo è alquanto inutile, la seconda con Topolino è quanto di più banale si possa inventare, la terza sembra inserita a forza e la quarta sembra un delirio senza né capo né coda. Questo Printz Pahlson mi sembra un incapace totale, ed è un peccato. Graficamente invece è un vero e proprio spettacolo visivo: si potrà accusare la Egmont di appiattire lo stile dei disegnatori, di seguire una politica editoriale in linea di principio sbagliata, ma se la resa dev'essere questa ben venga. Le espressioni dei personaggi, il senso di pulizia delle vignette appagano e rilassano l'occhio molto di più dei tipici stilemi caotici all'italiana dove ormai si gioca a cavazzaneggiare nel senso più sgangherato del termine. Bellissimi i paperi di Rodriques e Maximino e meravigliosi il Topolino e il Macchia Nera classico by Ferioli. Discorso a parte merita il Ferraris inglobato al sistema, che ha perso il suo stile. Bé meglio così visto che a mio modestissimo parere era quanto di più orrendo e raffazzonato si potesse trovare sul Topo. Adesso invece ha finalmente imparato a disegnare come si deve. Tié.