mi sarebbe risultato più logico che Archi cercando su paperbook avesse trovato l'indirizzo della sua vecchia "fiammetta"
Pur non essendo un fanatico del moderno nelle storie Disney, se non quando inevitabile (e con parsimonia), ammetto che anche io ho avuto questo pensiero... anche se---sia chiaro!!---non mi sono certo guastato la lettura della storia, che ho trovato molto piacevole e ben disegnata... ce ne fossero storielle centrali così!
Quello che intendo dire, però, è che se da un lato va bene non infilare a forza in una storia i ritrovati della tecnologia solo perché fa figo (e chissà perché sempre e per forza con i nomi storpiati: Topolino o Paperino mica dicono "papervisore" o "topofono", al posto di "televisore" e "telefono", allora cos'è 'sto provincialismo per cui si debba dire "papernet" o "toponet"? ...vabbè, scusate l'OT nell'OT), quando però il presupposto di una storia scritta al giorno d'oggi non regge per i mezzi che abbiamo, secondo me l'ossatura della storia diventa un po' più debole...
Tra elenchi telefonici on line, google o facebook, chi non ha mai cercato un vecchio amico/a perso di vista? e in questo caso la fiamma di archimede aveva una professione tale per cui sarebbe stata senz'altro trovata, in qualche riferimento qua e là. Magari invece di Qui Quo Qua, che non potevano ignorare facebook o google, si poteva mettere a spalla di Archimede un imbranato Paperino, che ci sta che sia refrattario a queste modernità (come anche no: dipende dalla storia), mentra d'altro canto ci stava che la fiamma di Archimede avesse continuato a disseminare indizi semplicemente per una romantica idea di finire il gioco iniziato da bambina, quando internet non c'era....
Ma, certo, sarebbe cambiata tutta la storia! E questa non era una storia gialla, di Faraci o Casty, in cui un'incongruenza come questa poteva viziare il piacere della lettura (ad esempio, non so se già ora, ma via via che passerà il tempo sarà sempre più improponibile far trovare Topolino in trappola senza che non possa usare il cellulare, se non motivandone il mal funzionamento o l'assenza di campo), ma, come già detto, "solo" una (simpatica) storia da riempitivo, per cui in questo caso va senz'altro bene così!
Simpatica la storia di Indiana Pipps nel centro della terra; tutto già visto e sentito, e telefonato, ma sceneggiata e disegnata con garbo, leggibilissima!
Purtroppo neanche a me è piaciuta molto la storia di Badino: un po' stereotipata e con qualche incongruenza che anche a me ha stonato... ma, come diceva piccolobush, anche io ho l'impressione che dietro queste storielle ci sia del mestiere... aspettiamo fiduciosi!