E' una mia impressione, o ormai le storie centrali sono tutte considerate "riempitivi" a prescindere (tranne quando sono firmate Faccini)? Perché se la considerazione è questa, tanto varrebbe tornare a mettere storie straniere da Mega in mezzo all'albo e lasciare agli italiani solo la prima e l'ultima storia :(
se la intendi come una decisone presa dalla Disney, direi di sì. Noi ci limitiamo a constatare un fatto...
Un fatto? Quindi vuol dire che le storie centrali di PPotto e di DoubleDuck, per esempio, vanno considerate riempitive?
Il fatto è che vedo sempre più persone che commentano il
Topolino della settimana degnando di considerazione vera solo la prima e l'ultima storia (anche quando quest'ultima è una straniera pessima) e bollando come "filler. filler. filler. filler." le tre-quattro storie centrali di minore lunghezza. D'accordo, questa settimana addirittura ci sono state due storie con Ciccio e non ho problemi a definirle riempitivi di ben poche pretese (ma gli autori mi bastonerebbero volentieri per questa opinione). Però l'abitudine che si sta consolidando di scrivere:
1. bella
2. filler
3. riempitivo
4. filler
5. riempitivo
6. carina
e questo spesso a prescindere dal tipo di storia, è un po' mortificante. E ripeto, è pazzesco vedere come nessuno si azzardi a considerare filler storie come l'ultima muta di Faccini, soltanto perché è di Faccini. In questo modo si classificano automaticamente come autori di serie B persone come Macchetto e Salati, che spesso appaiono nelle storie centrali, facendoli passare in secondo piano rispetto a certe atroci banalità degli Shaw che però, essendo sempre nell'ultima storia dell'albo, nessuno osa etichettare come riempitivi. E si glorifica aprioristicamente Faccini che, pur avendo fatto grandi cose, ultimanente non si è certo espresso al massimo della forma.
Quello che volevo dunque dire è che, se la considerazione non della Disney, ma del pubblico, verso le storie brevi e centrali è questa, tanto varrebbe tornare a Beckett e Ser Lock ed eliminare questa sgradita "palestra" degli autori nostrani. Ovviamente sarebbe uno spreco assurdo e imperdonabile, ma c'è anche da chiedersi quanto possano crescere autori e disegnatori se vengono sempre relegati a storielle di poco conto, che d'altro canto gli stranieri hanno sempre saputo fare
benissimo Personalmente, lo dico senza cattiveria ma per puro gusto personale, potrei benissimo fare a meno di un certo numero di disegnatori che non ritengo affatto adatti a disegnare su Topolino, e che in anni di carriera non hanno fatto il balzo di qualità necessario. Gli sceneggiatori invece sono preziosi perché molto pochi, ma c'è anche da dire che non sono mai stati numerosissimi neanche loro (se le storie di Cimino, Martina e Pezzin sono centinaia e tanti anni fa c'erano una o due storie italiane in un intero numero di
Topolino, è evidente che c'è sempre stata una ristretta minoranza di autori veramente prolifici e una collaborazione saltuaria di altri autori minori). Non sono dunque del tutto convinto che, riducendo la richiesta di storie italiane, si arriverebbe al tracollo della Disney italiana, la cui produzione è verosimilmente in eccesso rispetto alla richiesta (ma potrei ben sbagliarmi) e la cui qualità andrebbe concentrata e affinata, invece che diluita in storielle minori. Giusto perché la produzione Disney italiana è da tempo la migliore del mondo per qualità, e stemperarla in tanti prodotti minori come avviene all'estero sarebbe uno spreco. Anzi, direi che se Ciccio e Pico sono sempre più protagonisti laddove all'estero quasi ogni storiella, per quanto scrausa, ha per protagonisti i grandi personaggi, direi che forse è già necessario correre ai ripari.
(Ora Fausto si riscrive per l'ennesima volta giusto per mandarmi a stendere
)