Topolino e l'Isola di Quandomai - Prima Puntata (Casty): Che Casty tornasse a confezionarci una lunga storia a puntate dopo Il Mondo Che Verrà lo si era aspettato a lungo, per tutto il 2009, anno in cui la qualità del Topo settimanale era tremendamente scesa a suon di saghe scarse. Eppure si sapeva che Casty aveva visto Lost, gli era piaciuto e aveva promesso una storia a puntate leggermente ispirata alle sue tematiche, che sarebbe dovuta uscire in estate. L'Isola di Quandomai divenne così una sorta di tormentone: continuamente rinviata, all'interno di un'annata piuttosto avara di storie castyane, aveva frustrato non poco gli appassionati che la attendevano anche grazie alle locandine e ai trailerini amatoriali che il buon Castellan invece si divertiva a fare per ricordarci che la sua produzione era ancora viva, malgrado tutto. E poi ecco il 2010, l'anno della svolta: messi da parte Wizards of Mickey, Q-Galaxy e altre pessime storie, il settimanale ha ripreso a dare spazio agli autori bravi e alle storie meritevoli e così anche la frequenza d'uscita delle storie di Casty è finalmente aumentata.
Il primo episodio dell'Isola di Quandomai detta benissimo il tono della storia: Casty fa ancora una volta l'autore completo restituendoci il suo stile carezzevole e raffinato, che permette di dare al tutto un aspetto giocoso pur non risparmiando sulla complessità dell'intreccio. E' un contrasto collaudatissimo che non fa che accentuare il senso di cura che il buon Castellan infonde nelle sue sceneggiature, senza però farci dimenticare che sempre di una storia Disney si tratta. L'attenzione alla sceneggiatura è evidente sin dall'inizio: Quandomai infatti pur volendo essere un affettuoso omaggio a Lost non lo ricalca pedissequamente, ma inventa una storia radicalmente diversa mescolando influenze derivate da Jurassic Park e dalla miyazakiana Nausicaa. Di Lost ci sono alcuni spunti basilari come il naufragio iniziale di un gruppo eterogeneo di persone (la nave da crociera si chiama Tristan Oceanic), il fatto che il tutto si svolga all'interno di un isola misteriosa, l'S.O.S. di Pippo che ricorda l'omonimo episodio con Rose e Bernard, l'apparizione/sparizione della vallata e la presenza delle stazioni di ricerca abbandonate che ricordano il Progetto Dharma. Inoltre la struttura della storia con il primo episodio foriero di domande e il secondo con le risposte sembra voler accentuare il collegamento tra le due opere. Di Jurassic Park oltre agli ovvi dinosauri invece troviamo tutta la filippica sullo sfruttamento di quest'ecosistema per accontentare il pubblico pagante, e nel secondo episodio le gabbie ambrate. Insomma un remix di elementi non originali che danno luogo a un cocktail perfetto in cui la sapienza narrativa di Casty e la simpatia dei personaggi Disney trovano nuovamente la perfetta fusione. Il cast è veramente ampio e ben gestito visto che affianca a Topolino la spalla Pippo e persino Pluto, troppo spesso dimenticato nei fumetti. C'è poi un ottimo uso di Gambadilegno e Trudy, che come nell'ultima fase della produzione scarpiana si muovono in coppia, e persino un gruppetto di nuovi personaggi con tanto di sottotrama triangolare per il povero Topolino.