Mi rendo conto di essere una voce dissonante nel coro di encomi, ma devo confessare d'essere rimasto deluso da questo numero 2835 (a dire il vero e' da un bel po' che non trovo motivi d'esultanza!). La prima storia, quella con le parodie di Chuck Berry e di Elvis, che ci azzecca con i lettori bambini? A cosa serve? Dove sta l'arguzia nella trama? Se serviva per strizzare l'occhio ai babbi dei bimbi (o ai loro nonni) mi sembra un'operazione priva di appeal, di efficacia e di interesse (chiarisco che sono un fan del r 'n roll, ma anche dei racconti che mi sorprendono con idee narrative non banali). Ho, poi, la sensazione che la pur brava Ziche stavolta disegni con poca partecipazione, insomma poco convinta Apprezzabile, invece, il servizio sui chitarristi e, soprattutto, sulle chitarre: i ragazzi che si dedicano alla musica sono un'infinita' e usano strumenti di ottima fattura (il figlio del mio vicino di casa mi sfonda i timpani con una Fender Strato!). E passo a Pippo Reporter che ha disegni molto belli, efficaci, eleganti e dinamici come in un cartone animato, ma la sceneggiatura ahi ahi ahi! naviga senza timone, senza una rotta, senza un perche'. Anche se le pagine sono piene di personaggi, di ambientazioni, di eventi (piccolini), il soggetto, ovvero l'idea che regge il racconto, e' assolutamente effimero, ovvio fin dalle prime sequenze. Dove sta il mistero? che fine hanno fatto i colpi di scena e l'emozione? Inoltre, parodie incomprensibili per un bambino (come nella storia d'apertura), ma anche per un lettore attempato (perche' Gillespie e Elligton hanno cambiato sesso ?!). Quando sono arrivato a pagina 86 mi sono detto ''ma non esistono degli editor nel giornale?''. Bah! Vi esento dalla mia valutazione delle successive storie.