Ragazzi! ( e ragazze naturalmente), su
Topolino e il modo di Tutor ha già detto praticamente tutto quello che penso chi mi ha preceduto. Aggiungo solo che sono rimasto a bocca aperta, anche perché, a differenza di
Topolino e l'isola di Quandomai, non sono arrivato preparato... mi ha letteralmente travolto.
E' da tanti anni che un storia di Topolino non mi regala queste emozioni.
La copertina è fantastica: esprime tutto il senso di sgomento, di epicità e di speranza che ci regalerà la storia.
Tra i momenti che più mi hanno colpito (ma come scegliere in verità?), oltre a quelli già ricordati nei post precedenti, ci sono
le astronavi che "emergono" dal cielo (ho la sensazione che assomiglino a qualcosa che ho già visto in qualche altra storia, ma non ricordo cosa... o forse semplicemente mi sbaglio); le prime due tavole all'inizio del terzo episodio; il colpo di scena (che non avevo assolutamente ipotizzato) di pagina 86.
Potrei dilungarmi a commentare ogni singola vignetta, ma in realtà mi preme esaltare la capacità di Casty di provocare emozioni "a ondate": durante la lettura ho provato sensazioni di angoscia e ineluttabilità che ricordo associate solo a esperienze cinematografiche (p.es. "La guerra dei mondi" nella versione di Spielberg), malinconia, tenerezza e commozione per la vicenda di Pluto e per
i piccoli eroi che si sacrificano partendo soli verso l'ignoto (Frodo e Samvise osservano solidali), e infine speranza, sollievo e consapevolezza nell'epilogo della storia. Uno spettacolo potente insomma, sostenuto dalle grandi scene di massa, dalla visione
dell'intero pianeta Terra rivolto verso Topolino ed Eta Beta.
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... scusate mi sono un po' commosso...
Si ritorna dolcemente con i piedi per terra assieme a
Zio Paperone e l'orto bio, un buon cast paperopolese mette in scena una commedia con un po' di stereotipi ma comunque leggera e divertente, nella quasi
unica location della collina Ammazzamotori. Il finale poco prevedibile è la ciliegina sulla torta. Adeguati i disegni di Gottardo.
Si conclude
Paperino, Paperoga e il grande Mou e putroppo non cambia sostanzialmente l'impressione che ho avuto dalle prime due parti. Ammetto che mi hanno divertito parecchie battute che Vitaliano mette in bocca ai protagonisti, e in generale apprezzo come riesce a far recitare la coppia Paperino/Paperoga. Ma non mi convince per nulla l'operazione nel suo complesso: non riesco a trovare ragioni, se non di marketing, per la lunghezza eccessiva della storia o per la tanto strombazzata presenza sin nel titolo di Mourinho (l'ho scritto giusto stavolta?
), la trovo pretestuosa, abbastanza monotona... avrebbe anche potuto non esserci.
Bah, mi rendo conto che non ho elementi veramante oggettivi per criticare la storia, forse è solo che i temi trattati, in particolare i videogiochi, non mi prendono particolarmente . Mi sono piaciuti molto però i disegni di Gervasio, soprattutto Paperino e Paperoga.
P.S. Mi sono dimenticato di dire rispetto a
Topolino e il modo di Tutor che pur non essendo io un amante delle storie a puntate, avrei visto benissimo i tre episodi divisi su altrettanti albi.